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  • Scoprire indirizzo debitore / responsabile danno

Salve Signori, sono in una situazione strana e vorrei il vostro aiuto, per piacere.

In un mio precedente topic ho scritto che ho un problema grave di infiltrazione di acqua da sopra.

L'amministratore non vuole risolvere allora ho deciso di scrivere al proprietario di sopra, dato che l'appartamento è affittato.

L'amministratore non vuole neanche darmi l'indirizzo di residenza di quello di sopra.

Che cosa devo fare?

Esiste un modo per scoprire dove vive una persona? Io ho lo spid, esiste un sito dove posso trovare questa informazione?

Grazie mille

    Lionheart72 diciamo che la via più semplice è l'amministratore di condominio, ma se non collabora non so se ci sia qualche legge che lo obblighi a fornire i dati.
    Potresti richiedere le visure catastali di tutto l'immobile, dove di solito è riportato anche l'interno e così avresti i dati (CF, Nome, Cognome, data e luogo di nascita) del proprietario/i

    Lionheart72 fatti fare una bella lettera dell'avvocato e vedrai che l'amministratore collabora

    Lionheart72
    Oppure potresti chiedere direttamente agli affittuari, avranno ben un recapito del proprietario, no?

    Lionheart72 ora che ci penso... ma non avete i bilanci annuali che l'amministratore prepara? Li sopra viene riportata l'anagrafe condominiale

    Lionheart72 Il primo passo da fare è una comunicazione a chi attualmente detiene l'immobile, sia esso proprietario, affittuario o occupante abusivo. Stessa copia la manderei all'amministratore.

    Poi sta a loro decidere l'entità/tipo di danno e quindi a chi spetta la riparazione.

    Lionheart72 Bisogna ricordarsi che i condomini titolari di diritti reali (ovvero i possessori degli appartamenti) non sono semplicemente "soggetti che abitano nello stesso palazzo" (se ci abitano), ma partecipanti ad una comunione (come se fosse una società) ed è abbastanza evidente che i condomini debbano conoscersi tra loro e non ci possano essere dei "Mister X" anonimi.

    Bisogna ricordarsi anche l'ultima riforma del condominio ed Il nuovo articolo 1130 n°6 del Codice Civile che impone al mandatario dei condomini (quindi l'amministratore) di : “curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell’edificio."

    Se è vero che il primo che passa per strada non ha diritto ad accedere al RAC, può benissimo farlo chi è titolato in quanto partecipante alla comunione (qualunque condomino), nei tempi e modi stabiliti dall'amministratore (e che egli dovrebbe rendere noti), vedasi in particolare l'art. 1129, 2° comma, c.c., disposizione che fonda il diritto dei condòmini - rectius, di «ogni interessato» - di prendere visione ed estrarre copia non solo del RAC, ma di tutti i Registri obbligatori del Condominio (v. art. 1130, n. 6) e 7), c.c.) e lo speculare dovere dell'Amministratore di indicare, all'accettazione della nomina e ad ogni rinnovo, il luogo ove i 4 Registri sono conservati ed i giorni e le ore in cui può avvenire la consultazione e/o l'estrazione di copia.

    Suggerirei pertanto di:

    • chiedere nuovamente all'amministratore l'accesso al RAC, secondo quando disposto dal c.c.
    • in caso di nuovo diniego, inviare lettera di diffida all'amministratore tramite A/R, reiterando la richiesta di accesso al RAC
    • in caso di ulteriore diniego, avanzare richiesta di decreto ingiuntivo nei confronti dell'amministratore
    • cambiare amministratore, ove possibile, senza se e senza ma

    Questo secondo legge, se poi riesci ad ottenere l'informazione dagli inquilini o in altri modi legali, tanto meglio 😄

    Detto questo, sei sicuro che l'infiltrazione non è stata causata da impianti condominiali? In quel caso dovrebbe intervenire la polizza sul fabbricato. C'è anche una remota possibilità che la polizza possa coprire certi danni derivanti da impianti privati (è raro, perché nei condomini si va sempre al risparmio), ma io comunque chiederei anche di esaminare la polizza fabbricato.

    Roberto ha ragione, ma la soluzione più veloce, se hai lo SPID e conosci il codice fiscale del proprietario, è andare sul sito del Comune di Milano e scaricare il certificato di residenza dall'anagrafe nazionale

    https://servizicdm.comune.milano.it/cdmlogin/?realm=/Servizi&spEntityID=https://www.comune.milano.it&goto=https://ssocdm.comune.milano.it/ciam/SSOPOST/metaAlias/Servizi/IDP_CdM?ReqID%3D_bf0fa0c196b5bde500f18a12e03c20d1f2f215a9%26index%3Dnull%26acsURL%3Dhttps://www.comune.milano.it/c/portal/saml/acs%26spEntityID%3Dhttps://www.comune.milano.it%26binding%3Durn:oasis:names:tc:SAML:2.0:bindings:HTTP-POST

      gmlt Salve, grazie a tutti per le risposte e vi risponderò singolarmente, ma per ora vorrei chiederti...io non vivo a Milano, quindi quello che hai scritto si applica anche a me? Grazie

      • gmlt ha risposto a questo messaggio

        Lionheart72 si, i certificati li può scaricare chiunque, nemmeno io sono di Milano.
        C'è anche il sito dell'anagrafe nazionale ma mi pare che consenta di generare solo i propri certificati e non quelli di terzi.

        Ogni condominio dovrebbe anche avere un'assicurazione che copra dai danni di questo genere.

        Solitamente in questi frangenti l'assicurazione viene attivata dall'amministratore, ma se lui non fa nulla puoi contattarla tu immagino.
        Sono sicuro che l'assicurazione recupererà senza problemi i proprietari dell'appartamento sopra il tuo, anche solo per rivalersi su di loro (in senso economico).

        gmlt

        cioè quindi davvero si può sapere - in barba alla privacy - così alla leggera un dato personale quale possa essere la residenza di un privato cittadino?

        Non penso,però, sia proprio tanto lecito l'accesso a una tale informazione per chi non sia autorizzato o da autorità preposte

        • gmlt ha risposto a questo messaggio
          • [cancellato]

          1) licenziare l'amministratore 2) denuncia alla polizia municipale se ci sono danni

          gmlt
          Ma quel servizio non serve per scaricare il proprio certificato di residenza ?

          flash80
          non vale per tutti i certificati, ma residenza e stato di famiglia sono dati "pubblici". Altrimenti basterebbe cambiare residenza per diventare praticamente irreperibili.
          Peraltro i certificati venivano rilasciati anche prima che fosse tutto digitalizzato, solo che bisognava sbattersi molto di più.

          DPR 30/05/1989, n. 223
          Art. 33

          1. Fatti salvi i divieti di comunicazione di dati, stabiliti da speciali disposizioni di legge, e quanto previsto dall'articolo 35, l'ufficiale di anagrafe rilascia a chiunque ne faccia richiesta, previa identificazione, i certificati concernenti la residenza, lo stato di famiglia degli iscritti nell'anagrafe nazionale della popolazione residente, nonché ogni altra informazione ivi contenuta.
          1. Al rilascio di cui al comma 1 provvedono anche gli ufficiali d'anagrafe di comuni diversi da quello in cui risiede la persona cui i certificati si riferiscono. Il rilascio di certificati anagrafici in modalità telematica è effettuato mediante i servizi dell'ANPR con le modalità indicate nell'articolo 62, comma 3, del decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82, e si applica a decorrere dall'attivazione del relativo servizio da parte del Ministero dell'interno e di Sogei S.p.a.48 49.

          Sarebbe stato abbastanza assurdo se con due click dal portale dell'anagrafe nazionale si potessero commettere degli illeciti.

          • flash80 ha risposto a questo messaggio

            gmlt

            ho letto cio che dici ma non è logico che un altro privato cittadino chieda ed ottenga questi dati (compresa anche la residenza e lo stato di famiglia)

            Posso capire che - sussistendone motivi legittimi l'autorià pubblica possa accedere a questi dati (ma solo essa); incomprensibile che possa accedervi un altro privato cittadino (che rappresenta un illecito dal mio punto di vista, in quanto antiprivacy)

            irreperibili dal punto di vista giuridico non lo si diventa mai; lo stesso Codice Civile chiarisce che nel caso di irrintracciabilità di un cittadino vale l'ultima residenza conosciuta con le affissioni all'Albo Pretorio del Comune di Residenza ultimo conosciuto

            Heavy precisamente costa 0,90 cent.

            La notifica di cui parli (143 cpc) è l'ultima spiaggia e si può fare solo se si dimostra che è già stata tentata una notifica a mani all'indirizzo di residenza (risultante dai certificati anagrafici), non sono noti altri recapiti, e (sempre dai certificati anagrafici) il destinatario non risulta trasferito altrove.

            Non è che posso notificare un decreto ingiuntivo (o una multa, o qualunque altra cosa) ad un indirizzo in cui il destinatario non risiede più da 30 anni e poi limitarmi a lasciare una copia in comune (e chi si è visto si è visto...). Quando la legge parla di "ultima residenza nota" intende l'ultima residenza che risulta dagli accertamenti anagrafici.

              gmlt

              concordo ma appunto è la possibilità di accesso a tali dati offerta ad un altro privato cittadino che non va bene

              vuoi sapere io dove risiedo? bene “attiva l’autorità pubblica con la motivazione del perché se ne ha necessità ….. poi sarà l’autorità pubblica che “notificherà” gli atti dovuti al convenuto …… sempre però senza far conoscere tali dati all’altro privato cittadino (nel momento in cui io scelgo di tutelante la mia privacy ovviamente quindi negando l’accesso alle mie informazioni a terzi soggetti)

              però beh ormai in questo paese le cose funzionano sempre in modo strano

              fermo restando magari i tuoi legittimi interessi, ma tu privato cittadino non devi avere la possibilità di conoscere tali dati di un altro privato cittadino ….. questo è il punto

                flash80 questo è il punto

                Opinabile: e te l'ha spiegato bene gmit il perché.
                Per far valere un diritto del codice civile (art. 2043 c.c. in questo caso) solo la parte, il privato cittadino, ha titolo per richiedere un adempimento, fino ad arrivare ad adire in giudizio un'altra parte, che sia questa una ben identificata persona fisica o giuridica, e l'autorità non ha funzione né titolo di vaglio preventivo dei diritti di chiunque (tant'è che esiste l'illecito civile della "lite temeraria", art. 96 c.p.c.), non stiamo mica parlando di diritto penale.
                Appunto per richiedere un adempimento, un risarcimento, per diffidare qualcuno o adire qualcuno in giudizio esiste "la possibilità di accesso a tali dati offerta ad un altro privato cittadino": tra l'altro per accedere a quei dati viene richiesto guarda caso SPID / CIE, cioè l'unico vaglio possibile (identificazione del richiedente) che non comprima l'esercitabilità (orrido gergo giuridico) dei diritti delle persone.

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