Cioè che se tu "piccolo/nuovo" ISP non riesci a mettere nell'offerta base un IPv4 pubblico completo (vedi Iliad/Sky), ma solo un indirizzo IPv6, il tuo cliente (noi) per non spendere ulteriori soldi può voler usare gli indirizzi IPv6 per accedere da remoto ai propri dispositivi (videocamere, nas, ecc ecc). Dopotutto IPv6 è supportato da computer e router da circa un ventennio.
Per poter guardare da fuori casa una telecamera su IPv6, devi usare una connessione IPv6. Visto che nessuna sim italiana te lo fornisce, non puoi usare la rete mobile italiana per accedere alla tua telecamera/nas da remoto tramite IPv6. E molto probabilmente, anche il pc della tua postazione a lavoro o il wifi quando sei dal tuo amico non sono provvisti di IPv6 (strana coincidenza vero?).
Se io "vecchio BIG" mi tengo stretti gli IPv4 e non fornisco ai miei milioni di clienti IPv6, rendo la vita difficile ai "clienti traditori" che si affidano al piccolo ISP, che spesso (sempre se ci riesce) ti offre IPv4 pubblico (non importa se dinamico o statico) a pagamento o condiviso (MAP-T/E di Sky/Iliad).
Praticamente uso la scarsità e costo di una risorsa limitata (IPv4) per tenerti legato alle mie offerte col doppio vantaggio che non devo nemmeno spendere soldi per aggiornare i sistemi.
Se tutti i "vecchi BIG" insieme continuano con la politica di ostacolare/ignorare IPv6 di fatto stanno facendo una sorta di cartello commerciale ai danni della libera scelta degli utenti.