Scusate se mi intrometto nella discussione, anche mio padre ha subito un attacco con furto delle credenziali VoIP e il modello del modem è proprio il TP-Link Archer VR1210v. Le modalità sono del tutto simili a quelle descritte da @gdemis. Dalle 20 del 17/07 alle 11 del giorno successivo sono state effettuate 274 chiamate verso il Sud Sudan per un costo totale di 3400 euro, e di conseguenza ho denunciato il tutto alle autorità competenti. L’operatore telefonico di mio padre è Tim, il modem l’ho configurato seguendo la configurazione rapida anche perché non avevo particolare interesse nel modificare i parametri di default visto che la rete è usata da una persona anziana che non naviga praticamente mai in Internet. Non ho ancora avuto modo di controllare se sono state effettuate delle modifiche nella configurazione del modem, come nel caso di @gdemis era abilitata la gestione remota, che può tornare utile nel mio caso per controllare lo stato della rete, cosa che mio padre data l’età avanzata, non riesce a fare. La cosa peggiore è che sono stato costretto a sostituire il modem originale Technicolor non funzionante con questo modem perché Tim, contattata al 187, accedeva alla pagina di gestione remota ma non riusciva a constatare i continui riavvii e reset improvvisi del dispositivo. Le password del WiFi e del modem per quanto non complesse non erano quelle di default. Adesso mi chiedono un intervento tecnico per certificare la sicurezza della rete domestica. Cosa posso fare in questo caso?