[cancellato] Avranno scoperto la pietra filosofale che converte rame in vetro
Live 15-07-2020 con Elisabetta Ripa, Starace e Gubitosi
La Cina si è sviluppata velocemente perché è una dittatura in cui se il partito dice che si fa qualcosa, si fa punto, e la burocrazia così non è un problema
Benito ma non potrà mica durare all'infinito la deroga per covid
davidebissoli97 Boh, Gubitosi dice che entro fine anno tim attiverà i cabinet nel 50% delle aree bianche.
Ma ci saranno le domande dei giornalisti?
Ciak35 non credo, finisce alle 13
Continuano con questa fttc obsoleta, spero che il mio comune non venga attivato. Preferisco aspettare altri 2/3 anni OF
- Modificato
Elisabetta Ripa, ad di Open Fiber
Quando abbiamo iniziato a lavorare su questo libro bianco si discuteva ancora se effettivamente il paese avesse bisogno di un’infrastruttura in fibra. Oggi sembra surreale questa considerazione. Solo 4 mesi fa si discuteva se fosse necessaria la transizione da rame a fibra e se questo fosse uno degli obiettivi del medio termine. Oggi è chiaro a tutti che non solo è necessario superare e innovare nel pase una rete infrastruttura di accesso che ha più di 70 anni sostituendola con una interamente in fibra. Ma anche che questo debba avvenire in tempi brevi ma accompagnato con un’altrettanta rapida adozione.
Open Fiber è nata sostanzialmente nel 2018 e quindi in tre anni abbiamo portato la fibra in 8mln e mezzo di abitazioni: tutte le città principali, oggi 150, che diventeranno 200 a fine anno, quindi stiamo parlando di un terzo della popolazione italiana. Analogamente stiamo lavorando sulle aree che non erano di interesse da parte degli operatori. Dobbiamo sempre ricordarci che l’ipercompressione non deve portarci alle amnesie selettive. Dobbiamo recuperare anni di ritardi che il nostro paese ha accumulato nel passato. Anni dettati da investimenti limitati, sicuramente inferiori rispetto alla media europea.
Nel 2019 l’Italia è stato terzo paese per accelerazione reti in fibra. Sicuramente c’è da fare moltissimo, il paese deve essere dotato di un infrastruttura nuova e performante, non ci possono essere città di serie A e serie B. Abbiamo bisogno di fare sistema, e di semplificare, rendendo tutto più veloce e facile. E soprattutto arrivare prima al momento in cui le opere sono a disposizione del mercato e del cliente.
Una sfida importante questa sfida non ci vede partire da zero, un terzo del paese l’abbiamo già coperto. Adesso si tratta di accelerare e completare quello che è il piano di sviluppo. In questo OF ha un modello aperto, e in questo nel libro bianco ci sono diversi riferimenti a questo modello e i vantaggi che il modello offre. Noi siamo un operatore che mette a disposizione di tutti gli operatori di telecomunicazioni le infrastrutture che realizziamo. Modello che consente la competizione sui servizi che è poi quello che stimola l’innovazione. Un modello che ci consente come indicato dal codice europeo delle comunicazioni di accelerare sulla penetrazione dei servizi. Penso che questo sia il riferimento più importante nel libro, che ci consente di costruire quella piattaforma di servizi abilitanti della rivoluzione digitale.
La crisi del COVID non ha fatto che rafforzare la nostra determinazione e aumentare il senso dell’urgenza. Chiaramente abbiamo dovuto ampliare lo scope del nostro intervento, abbiamo varato un nuovo piano industriale ampliando le coperture. Io penso che sia necessario ragionare in maniera laica su come definire la copertura e accelerare la copertura. Bisogna farlo in maniera collaborativa mettendo insieme tutto quello che già c’è sul mercato e sul territorio. Per questo noi costruiamo rete in fibra riutilizzando infrastrutture esistenti. Bisogna usare tecnologie che in alcune aree sono più idonee per raggiungere la copertura, faccio riferimento ad esempio alle case sparse che meglio vengono raggiunte con l’FWA. Bisogna farlo con una logica di breve termine che va ad indirizzare l’esigenza contingente in maniera pragmatica, e in maniera poi più duratura e quindi definitiva attraverso le reti in fibra ottica, soluzione che deve durare per i prossimi 70 anni. Approccio tattico però non populista, bisogna entrare nello specifico e capire come e dove far evolvere la tecnologia nella maniera più opportuna.
Luigi Gubitosi, ad di TIM
Il punto di partenza non può che essere il DESI perché siamo arrivati 28esimi. Però noi pubblico e privato vorremmo fare un patto per superare questo livello e mostrare un ranking più adatto nei prossimi anni a quello che è la posizione industriale dell’Italia.
Connettività è dove siamo andati meglio, abbiamo avuto 50 punti su 100, quindi siamo in linea con la media europea. […] C’è stato un recupero come accennato prima da Elisabetta, e questo continuerà. Anzi approfitto del luogo per dare tre buone notizie. Una la sapete già, la rete ha retto benissimo all’impatto del COVID, sono 70 anni che viene migliorata, competenza e esperienza ovviamente si creano negli anni. Questo ha mostrato un grandissimo risultato che tutti in Europa ci hanno ammirato.
Il secondo, e ringrazio il governo, grazie all’art 82 abbiamo accelerato lo sviluppo dei cabinet in fibra ne sono stati aperti 5mila come sapete all’inizio della crisi, stiamo arrivati a 9mila in agosto e 14-15mila a fine anno, quindi un altro 5 percento di popolazione, tutti nelle aree bianche. Arriveremo a fine anno a metà delle aree bianche coperta con i cabinet. Che non è ancora l’obiettivo finale ma inizia ad essere l’alternativa al nulla.
L’altra notizia che volevo darvi è che ripartiamo da Milano sul 5G. Milano è già coperta al 50%, e lo sarà al 90% a fine anno. Sarà la prima grande città europea ad essere coperta interamente con il 5G. Abbiamo deciso di partire da Milano perché è la città che è il motore della nostra economia […].
La grande difficoltà che abbiamo è sul capitale umano, dove siamo imbarazzantemente ultimi. Abbiamo 7 mln di italiani che mancano le competenze di base. Su questo bisognerà investire tantissimo, un processo che deve partire dalla scuola. Abbiamo creato risorgimento digitale, progetto che mira a far acquisire competenze digitali […].
Uso di internet, c’è soprattutto un problema da parte dei cittadini con l’uso dei sistemi di pagamento, problema che c’è con le carte di credito e si estende anche al digitale. Questo tutto pre-COVID, il nostro centro studi sta facendo uno studio per capire cosa è avvenuto e qual è la situazione al 30 giugno.
Situazione delle imprese anch’essa deficitaria, abbiamo solo il 10% delle imprese che vende online, in EU è il 18%. […]
Il DESI può essere migliorato, abbiamo scoperto che alcuni paesi sono più bravi a presentare i dati. Quindi se alcuni dati vengono presentati meglio possono chiarire meglio la posizione italiana.
Dovremmo approfittare di quanto successo durante il COVID, ovvero un’esplosione dei servizi online, abbiamo avuto una crescita ecommerce tra il 20 e il 30%, e i lettori di news online sono quasi triplicati. Abbiamo una domanda di digitale da parte degli italiani, una domanda sia di infrastrutture ma anche di competenze.
L’obiettivo che dovrà guidare il nostro operato nei prossimi anni dovrà essere “la grande rimonta” se dovessimo usare un titolo cinematografico. Siamo agli ultimi posti delle classifiche dobbiamo essere per lo meno in linea con Spagna Francia Germania i paesi con cui ci misuriamo. […]
L’attività di TIM è tutta volta a promuovere questa grande rimonta.
[chiacchiere]
Gubitosi: "la rete Tim ha retto benissimo al covid"
Questo si chiama tecnicamente un "flame", bannatelo.
70 anni che viene migliorata ad esempio mettendo cabinet nuovi per chi è a più di 300 metri, ah no ahahshahhsh
matteocontrini Vorrei notare l'utilizzo massiccio delle parentesi [...] sul discorso di Gubitosi rispetto al discorso di Ripa, che è stato molto più diretto. Si nota molto la differenza di visione tra i due amministratori delegati, e come TIM stia ancora cercando di dare senso ad una strategia aziendale fallimentare. Da notare che Gubitosi non ha accennato molto alla rete unica, l'unico che la ha citata è stato Patuanelli...
Un articolo sintesi della live può essere trovato sul sito del corriere tecnologia. Link
Aiip, Associazione Italiana Internet Provider, lancia l’allarme proprio su questo secondo aspetto.
“È evidente la necessità di una pluralità di reti in concorrenza per l’accesso alla banda ultralarga e lo sviluppo digitale del Paese – puntualizza il presidente Giuliano Claudio Peritore – Se Internet è diventata in pochi anni quello che tutti abbiamo sotto gli occhi è per i suoi principi fondanti: la semplicità e l’interoperabilità fra una moltitudine di reti in concorrenza tra loro. Reti diverse possono garantire maggiore innovazione, diversificazione di servizi, resilienza anche a fronte di crisi come quella che stiamo vivendo e infine libertà di scelta per gli utenti.
“Riteniamo quindi necessaria ed auspicabile – aggiunge Peritore – la coesistenza di molteplici reti di accesso ad Internet, che non si cancellano con l’unificazione finanziaria di due reti come quella di Tim e di Open Fiber.”
Passaggio interessante, si vede che molti storcono il naso su questa pressione del Governo...
[cancellato]
matteocontrini la rete ha retto benissimo all’impatto del COVID
Sì, perché una buona parte di popolazione accede ancora in ADSL - quindi sai che impatto sulla rete... non è che il traffico sia raddoppiato o triplicato poi. Akamai ha rilevato un aumento del 30%. O basta guardare i dati del MIX. Certo, i picchi sono stati più frequenti e sparsi nell'arco della giornata, ma se non ha capacità spare per un 30%.... È cresciuto sicuramente l'upload - che però è quello automaticamente più castrato.
Non ho visto poi TIM aumentare la banda delle ADSL a 7Mb, ad esempio...
matteocontrini Arriveremo a fine anno a metà delle aree bianche coperto
E allora perché nelle consultazioni le avete dichiarate bianche??? Finché non è apparsa un po' di competizione potevano rimanere in ADSL?
matteocontrini Questo ha mostrato un grandissimo risultato che tutti in Europa ci hanno ammirato.
??? Ammirato che? In nessun paese Europeo le reti hanno ceduto. Un po' hanno anche aiutato gli OTT che hanno diminuito le richieste di banda...
matteocontrini Abbiamo 7 mln di italiani che mancano le competenze di base.
Appunto, sai che uso han fatto della rete durante il periodo COVID...
Sempre più contrario alla rete unica, ma c’è un problema carrozzone TIM, e lo si evince anche dalle dichiarazioni di Gubitosi. Vogliono guidare il treno perché senò il loro rimorchio viene piano piano staccato dalla motrice.
C'è un modo per sapere quando arriverà la fibra nella mia zona?
RiccioF97 apri un'altra discussione e sii più specifico
- Modificato
Molto interessante questa parte:
Ripa (Open Fiber): coperto un terzo della popolazione in FTTH, 200 città attive entro l'anno, priorità "sostituire la rete di accesso in rame che ha più di 70 anni", FWA soluzione di breve termine non definitiva.
Quindi ci si potrà aspettare un aumento della ftth anche in comuni totalmente coperti da fwa? E con pochissime UI cablate?