
L'ad di Tim è intervenuto al Forum di Cernobbio a margine della presentazione di uno studio, curato da Ambrosetti, in cui viene presentato l'operatore verticalmente integrato (che loro definiscono operatore completo) come essenziale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo della banda ultralarga e come garanzia di contributo all'innovazione tecnologica. Inoltre rilegano l'esperienza wholesale only come un caso limitato a pochi contesti rurali dell'Europa mentre quello di Open Fiber come unico caso di estensione del modello wholesale only su scala nazionale.
L'intervento di Gubitosi
L'essere agli ultimi posti del DESI è un tema rilevante. La rete di Tim ha retto bene durante la pandemia, purtroppo non ha funzionato dove la rete Tim non c'era, nelle aree bianche. Da marzo noi siamo passati a coprire il 65% di quelle aree dove nei tre anni precedenti Tim non aveva fatto investimenti perchè per motivi regolamentari era stato riservato il diritto a coprire ad altro operatore (ndr palesemente falso 🙂 ) In gran parte questo digital divide si è ridotto. Anzi, colgo l'occasione per ringraziare i nostri tecnici che non hanno fatto ferie ad Agosto dopo non averle fatte durante il covid. Nel 2021 intendiamo chiudere questo digital divide[...] portando tecnologie sempre più efficaci. Le tecnologie in uso a Tim sono tra le migliori in Europa, se non nel mondo. Credo che sia arrivato il momento di superare tutte le polemiche sulla rete e passare ad operare, continuare il lavoro di cablatura e accelerarlo. Sono grato a Cdp e al governo per aver trovato insieme questo accordo. E' il mese di Agosto probabilmente meglio investito della mia età d'adulto. Un tempo avrei detto che avrei fatto vacanze. Invece lavorare sulla rete unica con gli amici di Cdp ne è valso la pena. Il governo ha apprezzato. Adesso bisogna lavorare per trasformare il testo dell MoU in un testo definitivo.
C'è un elemento importante, l'offerta di connettività è importante. Noi abbiamo avuto 50 punti su 100 nel target connettività, in media con l'Europa ma crescerà rapidamente. Vedrete che ci porteremo ai livelli di Francia, Spagna e Germania. Saremo nel gruppo di testa.
Francesco Spini de La Stampa:
Lei ha ribadito più volte che Tim vuole mantenere controllo della rete unica, questo non potrà avere grossi problemi a Bruxelles che potrebbe comunque, al di là dei correttivi di governance da parte di governo, considerare la rete unica come verticalmente integrata con un operatore privato?
Una mia policy, a differenza di altri, è quella di non dare consigli ai regolatori perché non amano farsi dire cosa fare e cosa non fare. I regolatori sono in dipendenti dalle pressioni e opinioni di tutti. Io credo che è un progetto che in un momento di straordinaria difficoltà per l'economia mondiale porta dei vantaggi al paese e quindi ci auguriamo che venga interpretato come tale. Ha detto una cosa non completamente precisa. Lei ha detto "vuole mantenere il controllo" No, l'accordo è che si andrà in funzione degli apporti. Ora, per chi sa fare un po' di conto è abbastanza facile capire chi è più grande tra i due (Tim vs OF) e quindi chi deve mantenere la maggioranza. Poi il controllo sarà condiviso in maniera più condivisa di tutte le altre parti di Europa che abbiamo visto, molto più di Open Reach. Evidentemente quindi ci sarà una presenza molto forte dello stato attraverso la partecipazione di Cdp. Nonostante, come ritengo probabile e auspico, il nostro apporto risulterà significatemene più grande, noi saremo in minoranza in consiglio e accettiamo questo perchè evidentemente capiamo che è strumentale e anche perchè comunque ci saranno poi le autorità indipendenti come Agcom che interverranno nel verificare quanto dovuto. Bruxelles, credo e spero che avrà l'approccio giusto però troverei sbagliato esprimermi su cosa dovrebbe dire o fare il regolatore. Trovo molto sbagliato quando qualcuno dice "il regolatore europeo farà questo o quello" Quindi mi permetto di non commentare ma un po' di argomenti pensiamo di averli.
Sarebbe una presenza scomoda Enel dentro rete unica se non decidesse di cedere il suo posto a Macquaire?
Secondo me è una domanda ipotetica perchè Enel ha sempre detto che se ci fosse stato un partner industriale non gli interessava fare il partner di minoranza. Detto questo, se si interessasse Enel si considererebbe anche quello. Non ci sono chiusure di principio verso nessuno. Evidentemente dobbiamo capire le motivazioni e le condizioni. Io immagino che altri operatori Tlc potranno scegliere sostanzialmente 2 strade: qualcuno che avrà interesse ad essere a bordo, anche nel capitale, in consiglio, etc.. e altre che invece potranno semplicemente voler dire "faccio un modello di coinvestimento, cioè investo con te, mi prendo la mia fibra e condividiamo dei costi semplicemente. Quindi ci sarà la massima flessibilità per permettere a tutti di avere la parte che vogliono, auspicabilmente la parte che vogliono ovviamente poi deve essere dettata da un minimo di coerenza.
Giuseppe Colombo di Huffington Post:
Ritorno sul tema dei tempi in rete unica. In una recente intervista Palermo (ad Cdp) ha parlato di orizzonte temporale di 2 anni.. Oggi Conte ha auspicato che la partita si chiude in 3-4 anni. Visto che il tema si porta un retaggio temporale lunghissimo, vorremmo capire se ci sono dei tempi più certi.
Credo che i 4 anni riferiscano al tempo per concludere la rete (Conte) non per chiudere l'accordo (Palermo) Dunque, quello che posso dire è che parte dell'accordo sarà un business plan condiviso con tempi e modi. Non so se Palermo si riferiva alla chiusura di tutti gli accordi o al completamento della rete. Il business plan sarà duriennale, condiviso che diventa vincolante per la società nel senso che diventa l'obiettivo della società: fare quel tipo di copertura, di ramificazione sul territorio dando degli obiettivi. Questo serve spesso a risolvere 3 tematiche. La prima è il prezzo su cui non c'è molto da dire perchè su questo si esprimerà Agcom.
La seconda è "questi investimenti si faranno veramente?" Premesso che quando c'erano degli impegni vincolanti dal 2012 al 2016 Tim li ha sempre rispettati. Non è mai arrivata in ritardo. Non abbiamo mai fatto ritardi. Dico abbiamo, io non c'ero all'epoca, non è merito mio ma li ha sicuramente sempre rispettati.
(ndr are you sure?? Diversi comuni ne avrebbero da ridire e poi ma non era lui che rispetto ai ritardi, quindi ci sono, degli impegni previsti in coperture dichiarate ma non mantenute...fatte rilevare da un giornalista di Repubblica rispondeva "non rispondo della passata gestione di Tim" ?)
Tuttora noi non siamo francamente tra quelli che si lamentano della pubblica amministrazione. Stiamo ricevendo migliaia di permessi per fare appunto le cose che abbiamo fatto in questi mesi. Evidentemente devi anche saper preparare i permessi, anche saper preparare i progetti. Riuscire a capire come presentare una cosa che sia approvabile rapidamente fa parte del mestiere, non te lo inventi. In agosto abbiamo avuto più di 2000 collaudi. Quindi sul tema "se si faranno i lavori" ci sarà il nostro impegno stabilito nel contratto e evidentemente, saranno fatti, come sono sempre stati fatti. A differenza di altri, noi abbiamo un track record immacolato.
La terza tematica è "ma faranno prima Brindisi o prima Trieste?" Evidentemente quando hai un business duriennale e tu periodicamente dici cosa pensi di fare e cosa farai...permetti a tutti di organizzarsi da un punto di vista marketing competitivo anche sul territorio. Per cui ci sarà grandissima chiarezza e trasparenza. D'altra parte è sulla carta un compito relativamente semplice e ovvio per la società: sviluppare il network e gestirlo. Non è una società complicata. Il farlo bene e semplicemente, perchè un altro aspetto importante è sull'uso dei famosi fondi del Recovery Fund. Questa è la maniera più efficiente ed efficace per dare una rete unica al paese, con meno rischio di dispersione e sperpero di fondi. Oggi noi abbiamo un'unica possibilità, non ci arriveranno un'altra volta 209 miliardi. L'importante è che siano spesi bene, guai a sprechi e ritardi. Le assicuro che, se come credo si andrà avanti con questo progetto, la rete unica sarà estremamente efficiente ed efficace in termini di copertura.
Da La Stampa:
Il tavolo per il coinvestimento è già aperto, qualcuno ha risposto? Quanto prevedete di investire in fibercop?
Mi rendo conto che è una vicenda che desta interesse però ci vorranno parecchi mesi prima di completare il progetto [...] Noi abbiamo già fatto dei calcoli. Chiaramente dobbiamo vedere bene le sinergie con Open Fiber, che ad oggi stimiamo solo sulla carta perchè evidentemente non abbiamo fatto nessun tipo di verifica sul campo però auspicabilmente questi sono dati che si chiariranno man mano che si va avanti con l'operazione.
Sul finire della presentazione dello studio è stata citata una frase di Popper, ripresa successivamente con convinzione da Gubitosi:
"I tempi corrono e se tu non corri con i tempi, i tempi correranno senza di te. Velocità, Velocità, Velocità!"
Sarà davvero il caso di proporre Parole Parole come nuovo brano di Mina per le campagne a venire? 🧐