Che Amazon faccia i soldi veri con AWS (Amazon Web Services) è risaputo ma ormai non è più vero che non guadagna con l'e-commerce.
In Nord America ha buoni utili, in Europa meno, ma si deve notare che i buoni risultati pubblicitari, pure in crescita, provengono quasi del tutto dal sito di ecommerce, quindi sarebbe giusti accorparli se la tesi è "l'ecommerce è in perdita".
Il resto del mondo è poco influente (forse in India non ha volumi così piccoli).
Ma ciò che mi premeva dire è altro.
Infatti ho quotato il link che rimanda a quel vecchio articolo per mettere in guardia dal fidarsi di ciò che si legge sui media in fatto di finanza.
Purtroppo l'informazione finanziaria in generale è di basso livello, sia per quanto riguarda realtà editoriali piccole che grandi, italiane o straniere, ed è raro trovare buone fonti.
Nello specifico mi riferisco nel considerare il P/E (price/earnings) come un buon indicatore per società in forte crescita e che investono pesantemente.
Al contrario se c'è un rapporto da non guardare in questi casi è proprio il P/E, a cui vanno preferiti altri indicatori come il P/S (price/sales) per esempio.
Altrimenti si dovrebbe dire agli azionisti di preferire i titoli le cui società sottostanti non sono in crescita e non investono i ricavi, il che sarebbe paradossale.
(E comunque nessun indicatore da solo può descrivere realtà complesse...)
Purtroppo c'è da ammettere che chi ha investito anni fa in Amazon o Netflix o nVidia (nonostante le valutazioni molto alte) ha fatto bene e in genere non si tratta di gente che si fa "raggirare" (mi riferisco ai big che poi sono quelli che influenzano davvero il prezzo di un titolo).
Il tutto detto in modo freddo e distaccato perchè non ho alcune ammirazione per Bezos... Le gente brava negli affari ha in mano il mondo ma non è migliore ai tanti che hanno altre capacità, anzi a volte è peggiore.
(chi vuole approfondire su questo può leggere Il tallone di ferro di jack London)