denny86 Condivido pienamente.
A mio modo di vedere però il problema del tasso di adozione dell'FTTH ha anche altri problemi:
nei paesi, nelle città, per via dei sub-sub-sub appalti hanno fatto il lavoro più semplice. Invece di partire dall'esterno dei centri abitati, dove oggettivamente c'è né più bisogno hanno lavorato le zone più semplici facendo l'opposto. Il tasso di adozione sarebbe ben diverso.
riguardo al punto sopra, è evidente che nella stragrande maggioranza dei casi è necessario dismettere il rame successivamente al completamento dell’infrastrutturale in fibra per rendere profittevole la posa
quando iniziano i lavori in una determinata zona devono essere completati, dall’inizio alla fine. Ci sono pià ditte che devono fare delle lavorazioni? Bene. Devono essere coordinate in modo tale che il lavoro inizi e finisca nel più breve tempo possibile, poi si passa al paese successivo. Troppo semplice? Beh, si tratta solo di organizzazione e coordinamento.
E come non concordare?
Penso che osserviamo valli somiglianti e simili paesaggi: il paesello deserto e iper- coperto da ogni tecnologia possibile di bandaultralarga , le cinture cittadine senza immediate prospettive di P1G, e FIBERCOP che assicura "STIAMO ARRIVANDO" da 24 mesi e più...
Senz'altro!
Un giorno pubblicherò immagini di ROE attivati nel progetto BUL, poggiati su masserie semidirute, poste in frazioni distanti, allocate in minuscoli paesi.
Alla più lucida "follia organizzatriva" davvero non trovo limte.
P.S. ai soliti che vorranno puntualizzare che trattasi di BUL proprio per le "AREE A FALLIMENTO", chiarisco che quei paesei sono di fatto già falliti: privi di qualunque struttura, di commerci minimi, di forni, di artigiani, di ambulatori medici , etc.; e purtroppo quasi privi di abitanti veri [non i meri residenti sulla carta, certificati ai fini IMU/TARI !!!!].