@Gladio81
Ti sei mosso bene, sia come tempistica che come sequenza dei vari passaggi.
L'unico appunto che ti muovo, e che già qualcun altro ti ha fatto notare, è l'uso di quella parola "recesso" che, in caso di migrazione, è bene non utilizzare per non innescare possibili fraintendimenti da parte del gestore cedente, TIM.
Fatta questa premessa, per le prossime volte, ti consiglio di usare un testo del tipo
Il sottoscritto XXX XXX (C.F. XXXXXXXX) nato a xxx il xxx e residente a xxx in via xxxx N° xxx, quale titolare della linea fissa TIM N° xxxxx (codice cliente xxx) con la presente
COMUNICA
1) Di non accettare la modifica delle condizioni contrattuali da Voi notificata nella fattura N° xxx del xxxx e decorrente dal 01/04/2025.
2) Il conseguente passaggio ad altro operatore (Dimensione) della suddetta utenza fissa N° xxxx che verrà avviato entro il 31/03/2025 e che, ai sensi dell'art. 98-septies decies comma 5 del Codice delle Comunicazioni Elettriche e delle delibere AGCOM di settore, dovrà avvenire in esenzione di costi.
Technetium A me pare strano... ma la procedura che consigliano e anche qui è sempre consigliata:
Richiesta di migrazione
Aspetti che venga allestita tutta la pratica di migrazione... almeno avere un appuntamento, una data per la migrazione.
Solo dopo inviare comunicazione di migrazione per modifica delle condizioni contrattuali.
La sequenza è errata perchè TIM ti addebiterebbe i costi di migrazione e, in caso di contenzioso presso il Corecom per vederseli restituire/annullare, ti verrebbe dato torto, perchè non potresti dimostrare che la tua volontà di migrare sia sorta a causa della modifica unilaterale: sulla questione ci sono pronunciamenti AGCOM/Corecom di questo tipo a favore del gestore.
Quindi prima si comunica la non accettazione della modifica, poi (1h o 1gg dopo non importa, basta poter provare la cronologia) la richiesta di migrazione al nuovo gestore.