GdiunG
La fiscalità delle cripto (su exchange, se comprate tramite ETC non bisogna fare praticamente nulla) include 3 aspetti:
1) dichiarazione ai fini del monitoraggio fiscale: è sempre obbligatoria, a prescindere da importo e soglie; si fa compilando i quadri RW o equivalente da quest'anno sul 730, dichiari controvalore in € a inizio e fine anno
2) imposta di bollo: è una tassa sul possesso delle cripto, un po' come quella che si paga sui CC e sui depositi; viene calcolata dal software della dichiarazione dei redditi in automatico o dal CAF; sotto una certa soglia (mi pare 12 o 15€) c'è l'esenzione
3) la tassa sulla plusvalenza (= quando vendi e converti in denaro, da exchange a bonifico sul tuo CC): in precedenza la soglia era di 51K, dall'ultima riforma è stata abbassata a 2K; non penso sia incluso il caso che dici tu (vendo/scambio cripto per altre cripto sempre sull'exchange), ma credo riguardi solo il momento in cui "incassi" il controvalore in €.
Sul punto 3 prendilo un po' con le pinze, io sono sempre stato sotto soglia e non saprei dirti le ultime evoluzioni della normativa.
Andrea786 vero . ma bisogna stare attenti e sapere quando è il momento di incassare e togliere tutto prima di perdere tutto
In realtà dipende, se ti approcci all'azionario con ETF e hai un orizzonte temporale lungo è preferibile la strategia del buy&hold rispetto al cercare di fare market timing entrando e uscendo dal mercato (che statisticamente riesce pochissime volte pure a quelli bravi). È anche per questo che oggi è alla portata di più persone rispetto a qualche decennio fa.
Se invece compri azioni singole devi intanto essere molto bravo a scegliere l'azienda in cui investire, devi individuare i settori in crescita, devi spulciarti i bilanci, le trimestrali e quant'altro; poi devi anche essere bravo a capire i trend, sia in positivo che in negativo, e saperti tirare indietro quando è il caso. Pensa solo a quelli che avevano messo centinaia di milioni di lire sulle fantastiche aziende italiane di fine anni '90...