DavidTozzo abbiamo un visione completamente diversa ... e perdonami, credo che la Tua sia molto condizionata dall'esperienza utente finale nel risparmio di qualche euro o da qualche "malpractice" subita da qualche operatore. Un punto di vista che ovviamente capisco e rispetto, MA che mi sembra "sopravvalutata" rispetto ad una valutazione complessiva e storica di mercato.
Per me rivoluzione è portare qualcosa che prima non c'era o si faceva in un modo totalmente diverso da prima (da qui gli esempi sicuramente un pò "pompati", ma serviva a esemplificare cosa per me è rivoluzione).
Prima di Iliad telefonavano e navigavamo esattamente come dopo di Iliad. Non è cambiato niente nella timeline del settore Telco dal punto di vista tecnologico o funzionale.
Innovazione (di processi nel caso specifico) è invece fare la stessa cosa che prima faceva qualcun altro prima in un modo + efficiente al fine di essere maggiormente competitivi rispetto alla concorrenza. Che è esattamente ciò che ha fatto Iliad nelle Telco (consumer e mobile in particolare). Oppure ciò che ha fatto la grande distribuzione organizzata vs. commercio al dettaglio tradizionale prima. E il commercio elettronico vs. commercio fisico + di recente.
DavidTozzo Ciò chiaritoti, la valenza di un crollo subitaneo dei costi, che ha dalla sera alla mattina costretto tutti gli operatori d'Italia a invertire la rotta
Poi perdonami, anche su questo punto non sono d'accordo. In Italia l'ARPU era già basso e più basso vs. paesi a cui possiamo paragonarci, anche confrontando con il reddito medio e la stessa cosa vale per i giga erogati per euro. Già prima che arrivasse Iliad. Non stiamo parlando di un ARPU di 40 euro like Francia nel momento in cui Free è uscita con una tariffa a 20.
In sintesi: capisco che lato end user il pagare 1/2/3 euro di meno o non avere sorprese faccia molto presa.
MA IMHO siamo più vicini alla simpatia, tifoseria, dogma o religione se sosteniamo che Iliad in Italia abbia portato una rivoluzione.
Iliad in Italia ha coperto un vuoto di mercato (tant'è che adesso non riesce ad andare oltre a quel perimetro di quota di mercato raggiunta) limando i processi e i costi per essere più competitiva, sfruttando le normative e i regolamenti da ultimo arrivato. Bravi eh, non voglio sminuire. Ma non più di questo.
E non vorrei neanche che qualcuno si illuda che il "divino" Xavier Niel sia un moderno Robin Hood che toglie ai ricchi per dare ai poveri. Ha visto la possibilità di speculare, lo ha fatto... e il momento in cui monetizzerà questa posizione si sta avvicinando, anche perché sa che la posizione di Iliad in Italia in questo modo è insostenibile.
Chiudo la mia riflessione con due citazioni "edotte". Mao Tse Tung vedeva la rivoluzione così:
“La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra.”
Che è probabilmente ciò che Ti "emoziona" dell'operazione di Iliad in Italia.
Ma subito dopo mi viene in mente questa citazione del mio film prefe ever (Giù la testa di Sergio Leone)
https://www.youtube.com/watch?v=4dM3chlIiKk
"Lo sai cosa succede dopo (la fine di una rivoluzione ndr) ? Niente! Tutto torna come prima!".
Niel monetizzerà la Sua posizione o come player attivo o passivo, MA di sicuro con una struttura + grande e complessa dovrà comportarsi come gli altri.
TIM fra xx anni alla fine della Sua operazione di "sale and lease back" riprenderà possesso della rete.
E noi nel frattempo ci emozioneremo umanamente per le tante "rivoluzioni" mascherate che però nella storia verranno ricordate con poche righe e non come un prima e dopo. 🙂