Riporto dal sole 24 ore che intervista TIM..come fare di un'emergenza una soluzione..altro che multa.
Tim chiede ad Agcom ok per connessione aree bianche
Tim, riporta Radiocor, ha chiesto l’autorizzazione ad Agcom e al Ministero per «5mila cabinet attualmente non attivi nelle aree bianche», cioè nelle aree a fallimento di mercato. Risponde così l’ad di Tim, Gubitosi, alla domanda se, alla luce anche dell'emergenza coronavirus, la società abbia pensato a delle soluzioni per quelle aree dove non arriva la connettività.
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«Le aree bianche - ha detto - hanno sofferto del digital divide, Tim non ha potuto investire in quelle aree, e l'ftth non mi risulta essere ancora attivo. Noi intendiamo aprire, non appena ci sarà data autorizzazione, 5mila cabinet attualmente non attivi nelle aree bianche, potranno servire un numero di clienti molto elevato, saranno disponibili da subito, nel giro di un mese». Inoltre «stiamo intensificando programmi di Fwa (fixed wireless access) in quelle aree, la fibra sta arrivando anche in diverse forme nelle aree bianche. Chiaramente questa crisi accelera il processo, il traffico è cresciuto moltissimo, e sta continuando a crescere».
Alla domanda se l'apertura dei cabinet nelle aree bianche, progetto che in passato ha portato alla recente multa Antitrust da 116 milioni a Tim, possa mettere il gruppo a rischio di un nuovo procedimento, Gubitosi ha chiarito: «Non abbiamo alcuna intenzione di essere nuovamente multati». Per Open Fiber «il tempo è scaduto»; oggi «c'è fabbisogno, Open Fiber è in ritardo, come detto da qualche ministro, abbiamo chiesto ad Agcom e ministero l'autorizzazione ad aprire i cabinet, lo faremo una volta autorizzati, e saremmo sorpresi se si negasse ancora una volta a queste persone che vivono nelle aree bianche di collegarsi”. Le condizioni sono nel frattempo cambiate: «Open fiber esiste, è robusto, forte ha fatto i suoi lavori».