le ragioni a fondamento dell'intervento pubblico in tali aree sono
ravvisabili nella necessità di realizzare gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea e della Strategia, colmando il divario digitale mediante l'intervento diretto che finanzi una infrastruttura aperta e neutra nella quale gli operatori possano competere per la fornitura dei servizi agli utenti finali.
In sostanza il bando aree bianche serve per creare aree grigie (1 sola rete)
Quanto alla concorrenza tra operatori in aree bianche, se la faranno quindi fornendo servizi sull'unica rete disponibile: quella pubblica, in modo da ridurre il fallimento di mercato.
In presenza di una sola infrastruttura, anche se utilizzata attraverso l'accesso disaggregato alla rete locale (LLU) da diversi operatori del mercato delle comunicazioni elettroniche, l'area è considerata una «area grigia» competitiva, e non una «area nera» ai sensi dei presenti orientamenti.
La situazione della concorrenza è valutata sulla base del numero di operatori di infrastrutture esistenti. Nella decisione N 330/10 - Francia, Programme national Très Haut Débit, è stato precisato che la presenza di diversi fornitori al dettaglio su una sola rete (anche una rete locale disaggregata - LLU) non trasforma la zona in un'area nera, ma che il territorio rimane «area grigia» in quanto esiste soltanto un'infrastruttura. Al tempo stesso, l'esistenza di operatori concorrenti (al dettaglio) sarà considerata un'indicazione del fatto che, benché grigia, l'area in questione può non presentare problemi sotto il profilo del fallimento del mercato. Dovranno essere fornite prove convincenti dei problemi di accesso o di scadente qualità dei servizi.
Dovesse OF avere una posizione dominante a livello nazionale e non locale (cosa ripetuta dall'agcm anche nell'ultima questione Infratel-OF vs. TIM) la limiteranno/puniranno come hanno fatto con TIM.
Il bando delle gare 1 e 2 prevedeva che gli operatori indicassero il loro piano strategico e quindi di copertura, basandosi sulla consultazione aree bianche del 2015 e l'aggiornamento nei primi mesi del 2016 dopo le verifiche delle osservazioni che i provider dovevano mandare entro fine 2015. Anche per le aree bianche, dovevano già dare l'indicazione di massima (modifiche minime sono sempre possibili) su cosa e come dovevano coprire.
TIM ha chiesto la variazione di molte aree a fine 2016, quando la gara 1 ( che aveva perso in favore di OF) non era ancora stata assegnata in maniera definitiva per via dei ricorsi suoi e di altri (vedi fastweb) (lo sarà solo a marzo 2017, anzi a maggio 2017) e nemmeno la gara 2, da cui si era ritirata (assegnata a luglio e settembre 2017). Mi pare che Cassiopea aveva quasi tutte aree di questo bando. In sostanza con quella comunicazione ha iniziato a boicottare il piano BUL.
Sempre nel 2017 c'è stata la nuova consultazione per le aree bianche del terza gara
Nel piano aree grigie (ancora in definizione, quindi non è tutto scontato), invece, sono possibili interventi pubblici in presenza di operatori privati ( anche in aree nere con qualche limite in più), solo se grazie a questo ci sarà un salto tecnologico.
La stessa società può operare distinte reti NGA fisse e senza fili nella stessa regione, ma ciò non modifica il «colore» di tale zona.
TIM non essendo sicura dell'effettiva fattibilità di FWA di altri operatori (vedi EOLO), dove c'era la sua (o di altri operatori in ULL/SLU) FTTC, ha formato con Fastweb Flash Fiber, in una modalità per cui risultano 2 reti di 2 operatori diversi, e questo causa sempre il passaggio da area grigia a nera, anche senza la presenza di OF o di appunto una FWA NGA (tipo Eolo).
Di fatto, nonostante l'agcm abbia consentito l'unione (ponendo alcuni paletti, vedi le 29 città) , con questo ha però anche pianificato il boicotaggio per la futura gara aree grigie. la cosa però si è ritorta, visto che (anche per l'intervento di Vivendi) non poteva continuare la copertura su più fronti e nelle ultime 2 consultazioni ha dovuto per forza annullare/ritardare l'intervento di alcune zone, per andare in altre (le aree bianche del piano cassiopea e fare quelle di Flash Fiber, da fare entro il 2020, con numero di roe minimo da installare in accordo con l'agcm).