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  • Lettera aperta contro gli eccessi di Piracy Shield

[cancellato] se l'IP è parte di una CDN dovrebbe toccare alla CDN bloccare l'IP di orgine.

Si però potrebbe anche essere una cloudflare pages statica o altre cose...

[cancellato] In pratica state dicendo "mettete i contenuti pirata dietro una CDN e sarete al sicuro".

Lo scopo della lettera non è questo, ma bensì specificare che ci sono falle nell'attuale sistema.

tomotomocacchiocacchio Se riesci a confermarmi che è OK torno a godermi la primvera.

    • [cancellato]

    simonebortolin ma bensì specificare che ci sono falle nell'attuale sistema.

    È ovvio perché nella situazione attuale hai il classico problema della coperta troppo corta. Questi meccanismi possono funzionare solo male nel quadro legale attuale. Occorre cambiare il quadro legale ma nessuno lo vuole fare, la priorità sono le campagne elettorali qua e là, che ci si diverte di più.

    Escludi gli IP "condivisi" e finiranno per passare tutti da lì - i criminali sono molto più "adattivi" di chi dovrebbe contrastarli - probabimente pure incrementando i profitti di chi volentieri si gira dall'altra parte appena vede il colore dei soldi.

    Certo del problema degli hosting condivisi, delle CDN e simili avrebbero dovuto accorgersene prima - ma sicuramente fra chi ha pensato questo sistema non c'erano persone con una sufficiente comprensione di Internet per fare un'analisi dettagliata dell'impatto - probabilmente pensavano di più a quanti biglietti gratis potevano chiedere per le partite di Roma e Napoli (le sedi principali di AGCOM...)

    [cancellato] In ogni caso il blocco degli indirizzi condivisi è esplicitamente contro la legge, quindi sono andati oltre ai limiti (già secondo me esagerati) concessi dalla normativa.

    Legge del 14/07/2023 n. 93

    Articolo 2.1

    L'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, di seguito denominata «Autorita'», con proprio provvedimento,
    ordina ai prestatori di servizi, compresi i prestatori di accesso alla rete, di disabilitare l'accesso a contenuti diffusi abusivamente mediante il blocco della risoluzione DNS dei nomi di dominio e il blocco dell'instradamento del traffico di rete verso gli indirizzi IP univocamente destinati ad attivita' illecite.

    L'ho già scritto altrove lo so, lo metto anche qua.

    • 4ALL
    • Modificato

    ErnyTech ah quindi siete voi i "famosi" M.A. e L.Z. che avete fatto richiesta di accesso civico generalizzato 😁 non pensavo uno fossi te!

      Heavy

      M.A. e L.Z.

      Beh non credo le mie iniziali sono E.C.
      M.A. al 90% credo di sapere chi sia 🤣 L.Z. non lo conosco

        • 4ALL
        • Modificato

        ErnyTech

        Comunque allora significa che non siete gli unici ad avere fatto la richiesta, è evidente che è un tema sentito

        [cancellato] Perché il blocco degli IP è l'unico modo per bloccare efficacemente un accesso, ci sono le VPN. è vero, ma alzano l'asticella, specialmente per gli utonti.

        Si può studiare ben altro. Da qualche parte i pirati prendono il flusso che ritrasmettono e con i watermark moderni se si vuole si può capire dietro quale/i abbonamenti sta il pirata... Gli disattivi l'account e blocchi il flusso senza bloccare nessun ip e senza nemmeno interpellare gli isp. Ma certo costa meno gettare la patata bollente ad altri...

          Appena firmato, sono tra gli utenti ai quali è arrivata la mail da Cloudflare.

          Grazie per questa iniziativa

          LSan83 se il flusso viene ricampionato, queste informazioni le perdi

          ErnyTech Firmata.

          FYI, ho dovuto usare una VPN. Da casa usando NextDNS il sito viene bloccato.

            Bravi bella iniziativa.

            Non si può pinnare la discussione in modo che abbia visibilità su forum?

            • Giann ha risposto a questo messaggio
            • Giann ha messo mi piace.

              ErnyTech Potrebbe essere un blocco basato su keyword, in questo caso "piracy".

              metalxenon Forse ha il blocco per i domini appena registrati

              Vero anche questo

                • [cancellato]

                LSan83

                Dipende da dove catturano il flusso, potrebbe essere fuori dalla tua giurisdizione. Poi usano robaccia di Google che se ne frega della sicurezza altrui... anzi, Google siccome fa i soldi sfruttando materiale altrui, non ha alcun vero interesse a uccidere la sua fonte di contenuti. Chi è in grado di accedere a contenuti illegalmente poi magari fa anche contenuti per YouTube a partire da quelli... segui i soldi e si capisce chi e perché trascina i piedi.

                Per contrastare tutto questo avresti bisogno di cambiare il quadro legale non solo italiano, ma quello internazionale, almeno quelle europeo, ben sapendo che ci sono "nazioni canaglia" che si guardano bene dal bloccare le attività criminali perché gli fanno comodo. E questo va avanti da anni, da ben prima che il problema fossero le partite di calcio. Il sistema più pratico a livello nazionale rimane il blocco degli IP sorgente.

                LSan83 secondo me l'unica strada sostenibile ed efficace è questa: watermark che permettano di identificare l'utente, così puoi bloccare immediatamente l'account, e quindi fermare la condivisione alla sorgente.

                Bloccare gli IP o il DNS ha poco senso, è una pratica che rischia di danneggiare esclusivamente i siti innocenti sulle CDN, perché chi vuole continuare a gestire queste attività di condivisione illegale riesce ad arginare il blocco in modo troppo semplice, banalmente con una VPN, oppure acquistando centinaia/migliaia di domini e indirizzi IP da fare girare.

                  Andrea23 Forse perché contiene la parola "piracy"

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