Scusate... l'utente ha "firmato" un ordine/contratto a distanza quindi:
1) per legge può recedere (senza costi o penali o penalizzazioni) dal nuovo ordine con una PEC, tornando virtualmente alla condizione di prima, oppure nella "peggiore" delle ipotesi rimanere senza linea, staccato.
2) con un'altra PEC comunicare che nell'eventualità che TIM gli ripristini l'offerta precedente non accetta la rimodulazione del contratto precedente e chiude tutto.
3) nell'eventualità che TIM non gli ripristini l'offerta precedente, lo deve disattivare, ma non può essere penalizzato economicamente per avere esercitato un diritto di legge (il recesso).
Chiaramente è una situazione border line, fuori dagli schemi e magari anche non effettuabile ufficialmente a livello di sistemi di TIM, però merita una eccezione e di essere accolta.