Technetium Calma calma calma, stiamo dicendo la stessa cosaaa🤣
I termostati modulanti, facciamo un esempio chiaro il Madoka di Daikin, fa si che viene modulata la velocità pompa, velocità ventola, compressore PDC, fin quà concordi, in modo che all'avvicinarsi della temperatura desiderata e quando essa la si è ottenuta la PDC lavori in modo da reintegrare il calore disperso. Ti torna?
Mentre con un termostato ON-OFF c'è una soglia ON-OFF e la PDC non sa quanto deve modulare affinché si possa ottenere esattamente il calore disperso, ma si accende diciamo quando manca un grado e si spegne al raggiungimento della temperatura, in modo ON-OFF. Ti torna?
Technetium Il generatore "modula" comunque per soddisfare la potenza richiesta a mantenere la mandata alla temperatura data.
La differenza che voglio sottolinerare tra termostati che fanno modulare la PDC e ON-OFF, è semplicemente che i primi fanno si che la PDC (o caldaia) decidano quanto calore inviare ai tubi per evitare ON-OFF del generatore, riducendoli al raggiungimento della temperatura, ad esempio diminuendo il flusso della pompa, riducendo la frequenza del compressore ecc ecc, ti torna?
Technetium Es. In alcune caldaie puoi fare tutto dall'interfaccia della caldaia. Su alcune PDC puoi impostare il tutto sull'interfaccia dell'unità interna.
Esatto. Io sto parlando di loro, il madoka di Daikin, e le unità remote di panasonic, che sono ottimi esempi di termostati modulanti, ora nel secondo caso è possibile mettere 2 unità modulanti sulla stessa PDC, e la potenza della unità esterna sarà ovviamente la somma delle 2 potenze richieste dalle centraline modulanti.
Technetium Quello su cui non siamo d'accordo è che tra tutto ciò che fa variare attivamente ci siano le velocità dei circolatori delle zone. Su questo non ho evidenza.
Mentre il circolatore del generatore di calore è sicuro che vari la velocità, non mi vengono in mente i vantaggi di far variare (da parte del controllo termico) la velocità dei circolatori delle singole zone (che quindi sono allacciate ad un separatore idraulico).
Anche in questo caso puoi tenere i circolatori secondari a potenza fissa o a potenza variabile, in un impianto fatto bene per evitare che nel disgiuntore idraulico ci siano miscelazioni indesiderate devi fare in modo che la potenza della pompa principale sia uguale a quella della pompa secondaria (o alla loro somma). Fino a quì ti torna?
Technetium Poi sulla base di cosa dovrebbero variare ? Sulle portate (che non vengono misurate...) sul delta di temperatura (che mi pare anch'esso non venga misurato...). Magari sono circolatori a velocità variabile che si auto controllano con le solite leggi.
Esatto si auto controllano con le solite leggi in modo che la loro potenza, sommata, dia quella principale, ma se vuoi risparmiare, due circolatori ON-OFF e ci avrai 3-5 gradi di temperatura miscelata