alexdelprete Ci sono norme nazionali ed europee sul digital divide e la connessione ad alta velocità, non sulla vicinanza dei supermercati.
alexdelprete A Fiano ci sono più supermercati e ipermercati per km2 che a Roma
Lo sapevo che sarebbe finita così, ho detto supermercati, avrei potuto dire qualsiasi altra cosa (e qualsiasi altra cosa avessi detto avrei trovato qualcuno che avrebbe detto "ma a [inserire nome paese] ci sono più [inserire nome servizio] che in centro a Milano!")
Non era questo il concetto che volevo far passare, cercherò di spiegarmi meglio dopo.
Stiamo parlando di 30 Mbps, non di FTTH
Con una buona 50/10 ci puoi fare praticamente tutto, poi certo siamo d'accordo che esistono (troppi) casi sfortunati che si ritrovano coperti in FTTC ma magari sono a 3 km dalla centrale in rigida.
Ma è un altro discorso
alexdelprete Non esistono cittadini di serie A e di serie B
alexdelprete quei servizi ovunque, indipendentemente dalla convenienza del privato
Lo stato deve assicurare i servizi essenziali ovunque.
Siamo d'accordo che una connessione a banda larga sia essenziale, una FTTH 1000/300 è un lusso (e non dovrebbe costare come una ADSL, ma sono conti che si fanno le aziende e vabbè)
alexdelprete Se la premessa è vera, e non lo è, vale anche per le città.
Qui tu stai dicendo visto che io non posso avere una buona connessione, allora nessuno deve averla.
Ma sai qual è la cosa bella?
Il fatto che nelle città non ci sia FTTH non implica il fatto che ci sia da te.
Inoltre il pubblico dovrebbe coprire anche tutte le città e ci metterebbe più tempo ad arrivare nelle campagne.
Le mie lezione online su MS Teams usa la bellezza di 500 kbps
alexdelprete Chiediti perché oggi tutti i media siano in streaming e col tempo i dvd/bluray spariranno.
Uno stream 4k su Netflix usa 25 Mbps, ma lo vuoi davvero reputare un servizio essenziale al pari di acqua e corrente?
alexdelprete Io mi sono trasferito in un paese, dalla città, come fanno moltissime persone oggi, per una scelta di qualità di vita
Esatto, è tutto un compromesso.
In campagna ti puoi permettere una casa più grande e di svegliarti la mattina con il suono degli uccelli.
Io nella periferia di Milano (durante l'università) dalle 17 alle 19:30 devo tenere le cuffie per non sentire il rumore di macchine, camion e autobus dalla finestra.
E non ti dico che odore entra se per caso volessi aprire la finestra.
D'altra parte arrivo in università in 20 minuti e potrei avere una FTTH perchè qualche azienda privata ha ritenuto conveniente coprire la zona.
alexdelprete Le infrastrutture essenziali per la loro natura pubblica devono essere realizzate e gestite dallo Stato
Capisco questo modello, ma rientra sempre nella logica sopra descritta del "se sto male io, devono stare male anche tutti gli altri"
Perchè non si può permettere la concorrenza dove può esistere?
Poi lo stato copre i buchi dove la concorrenza non può esistere, alleviando il lavoro per lo stato e per le aziende private.
Il problema è che in alcuni luoghi è stata dichiarata copertura privata in realtà inesistente.
Però qui sono due ideologie differenti, e possono essere vere entrambe.
alexdelprete Sai perché? Perché TIM non ha risolto i problemi di infrastruttura rame. Il rame deve essere ELIMINATO.
Su questo sono d'accordissimo, regalare una infrastruttura pagata con i soldi di tutti ad una azienda privata è stato un errore che stiamo pagando ancora oggi.
Hai idea di quanto costerebbe rifare tutte le tratte in rame in fibra? La SIP (azienda statale) ci ha messo dalla fine dell'800 fino al 1970 (non ho fonti però, liberi di smentirmi) a fare la rete in rame, con molti pezzi interrati.
E' normale che si vada per gradi: c'è chi la vedrà prima e chi la vedrà dopo. E' impensabile accendere tutto assieme
alexdelprete Eppure le fibre passano per ogni via.
alexdelprete Lo stato qui ha investito milioni per cablare tutte le vie in fibra.
Ed è qui che è il (vostro) vero problema e dove sono d'accordo con te.
Ma probabilmente è colpa prima di tutto di TIM e in secondo luogo di qualche ente che non ha avuto la lungimiranza di imporre di fare l'infrastruttura dopo aver fatto i lavori.