Perché (un po' come per i controlli) sembri non conoscere perfettamente o non tenere bene conto di circostanze e meccanismi reali.
Anche se OT te li racconto: da tempo si sa che c'è un problema di sicurezza alimentare ed ambientale (ed il glifosato di MoMa ci dice degli aspetti più percepiti tra la gente comune), di residui chimici in molte colture in quantità e numero troppo elevati. La UE sta cercando di limitarlo (col SUR) anche individuando quelle produzioni su cui si deve tollerare il rischio o perché comparativamente minore o perché necessarie ed il vino non è tra quelle esentate (al momento).
Causa attacchi dei parassiti favoriti dal cambiamento climatico (funghi che sviluppano a queste temperature e piovosità), da me chi fa biologico in molti casi quest'anno non vendemmia, chi fa tradizionale da maggio ha fatto anche una trentina di trattamenti perdendo sopra il 30% di raccolto e ti figuro i residui nel vino che porteranno.
Come per le tasse, la riscossione, i controlli, la questione è complessa e delicata e non è dicendo che "la UE, lo Stato o mark129 non capisce una sega" o "quella cosa è senz'altro sbagliata" o "si deve fare nella maniera giusta" che si risolverà alcunché, perché ad oggi c'è una sorta di perverso "ottimo paretiano" (in senso lato) per cui dove tocchi, sfasci.
Ti chiedo scusa della sintesi bruta e te lo chiedo diversamente: ci sarà un motivo se l'art. 2 della Costituzione obbliga tutti i cittadini alla solidarietà e l'art. 75 esclude le leggi tributarie e di bilancio dal referendum abrogativo? Se in astratto si propone "paga tu 'st'odiosa tassa per me, perché io non ne beneficio" io penso che quel motivo, costituzionalmente garantito, venga violato e tale richiesta (il "se vogliamo dirla tutta") sia di conseguenza sbagliata.