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  • Migrare definitivamente a Linux: Esperienze?

Marco25 Personalmente non gradii, al tempo, il cambio del sistema di init - che comunque fu relativamente indolore (perché lessi la documentazione). Il problema fu che per motivi personali non potei starci dietro e tornai dopo un bel pezzo... era cambiato pure il package manager (avevo lasciato che c'èra yaourt e mi sono ritrovato yogurt). Insomma, fare dei cambiamenti va bene, ma se li fai pure su strumenti di sistema non ci siamo proprio... e non devo essere stato l'unico a pensarla così visto che dopo l'incendio di OVH, che vide coinvolto pure il forum di arch, nessuno si fece vivo per il ripristino (il forum infatti mi risulta irraggiungibile).

Marco25 Non sarà ogni tre per due, ma se qualche sviluppatore spacca qualcosa a te si spacca sicuro.

L'ultima che mi ricordo è un update di glibc (eh si, siamo ancora lì) che aveva rimosso qualche ABI mezza sconosciuta, che aveva portato qualche anticheat a fallire. Da un giorno all'altro gli utenti Arch si sono ritrovati il 50% dei giochi scassati.

Poi magari la colpa è del produttore del software che non doveva usare robe non documentata, ma intanto tu hai il PC scassato.

Arch ha i suoi pro (soprattutto nel gaming, che è su Linux in molto veloce movimento) però nulla vien gratis ed avere gli ultimi pacchetti vuol dire necessariamente prendersi qualche rischio in più che non sempre ci si può/vuol prendere.

Io personalmente ho trovato una via di mezzo con Fedora, che ha un major update ogni 6 mesi e supporta le ultime 3/4 versioni. E comunque ha dietro Red Hat (che è vero la usa un po' come beta tester per RHEL ma è di certo più stabile rispetto ad Arch)

Se uno vien da Windows, secondo me Ubuntu LTS è il safe-bet per cercare di evitare il più possibile inghippi (seppur non mi piaccia ubuntu, causa snap / netplan).

    edofullo Una domanda su ubuntu lts, come funzionano gli aggiornamenti? Avvengono in automatico ed in modo trasparente? Su Mint per esempio basta mettere aggiornamenti automatici e nemmeno te ne accorgi che li fa

      Navigator Non ti posso dare una risposta perché non uso ubuntu LTS però colgo l'occasione per farti capire quanto segue: quello che stai facendo tu è il ragionamento alla windows ovvero: da qualche parte c'è una checkbox da flaggare, cosa succede dietro le quintie... boh!

      In linux se ragioni così vai poco lontano, nello specifico: ci sarà un demone di sistema che fa le veci di "operazioni pianificate" quindi agendo sui suoi file di configurazione quando e come aggiornare te lo puoi gestire da te e puoi pure inventarti condizioni di aggiornamento "arbitrarie"... il rovescio della medaglia: devi sbattere la testa nel muro, dedicarci non poco tempo e leggere tanta ma tanta ma tanta documentazione.

        • [cancellato]

        Navigator Avvengono in automatico ed in modo trasparente?

        Puoi installare unattended-upgrades.

        xblitz quello che stai facendo tu è il ragionamento alla windows ovvero: da qualche parte c'è una checkbox da flaggare, cosa succede dietro le quintie... boh!

        Ci possono essere molte ragioni per automatizzare gli aggiornamenti - pensi che su flotte di PC ci sia l'omino che li aggiorna a mano uno ad uno? Certo puoi anche automatizzarli con sistemi di gestione remota come Ansible/Puppet/Chef ma per piccole installazioni può anche valer la pena far sì che certi aggiornamenti - specialmente quelli di sicurezza, si installino automaticamente.

        È anche questa mentalità che non aiuta Linux a diventare un sistema desktop diffuso. Per la maggior parte degli utenti l'OS è semplicemente l'ambiente nel quale far girare i programmi che gli servono, non un cucciolo da accudire per diletto, o una divinità da adorare. E sì, vogliono un sistema semplice per abilitare certe funzionalità senza editare a mano quattordici file di configurazione diversi ognuno con la propria sintassi più o meno criptica. Anche per questo persino Apple nonostante i costi ha uno quota di mercato superiore - "it just works".

        xblitz il rovescio della medaglia: devi sbattere la testa nel muro, dedicarci non poco tempo e leggere tanta ma tanta ma tanta documentazione.

        Poi appunto il market share è il 3%...

          [cancellato] Partiamo dal presupposto che pure windows è così: d'altra parte i concetti di programma\processo\macchina a stati negli anni '60 nascono e tali sono rimasti. Solo che su linux ti spiattellano la verità nuda e cruda e ti mettono dei parser grafici dei file di configurazione su windows invece quelle opzioni hai e quelle ti tieni.

          Piccolo anedotto: per fare una snapshot di un disco removibile all'atto del suo inserimento su un sistema linux ci metti un quarto d'ora (se sai dove mettere le mani) su windows è possibile ma devi farti un giropesca assurdo tra "operazioni pianificate" e "registro attività".

            • [cancellato]

            • Modificato

            xblitz Solo che su linux ti spiattellano la verità nuda e cruda

            Seguendo questo principio avvieremmo ancora le macchine con la manovella e avremmo ancora le leve della miscela e dell'anticipo sul volante... si vede purtroppo che Linux nasce in ambienti universitari dove non hanno mai capito nulla delle necessità della maggior parte degli utenti. per il quale il computer è un mezzo e non un fine. Apple su questo ci ha costruito un impero - nonostante si possa prendere il lusso di posizionarsi solo sulla fascia alta del mercato. Dire agli utenti che se vogliono usare un sistema devono complicarsi inutilmente la vita è la via migliore per invogliarli ad usare altro.

            edofullo Così tanto? Io ero rimaso appena sopra l'1% 🤨

            StatCounter a oggi dà Windows al 68%, macOS al 21, ChomeOS al 4, Linux al 3, altri/sconosciuti un altro 3%. Quello che è cresciuto parecchio è macOS - gli utenti da Windows vanno là (grazie a Nadella....)

            C'è una certa variazioni regionale fra Windows/macOS/Linux, in Europa siamo 77/15/3, in Nord America 56/32/2

              [cancellato] Sicuramente se Microsoft continua con la stessa politica che sta seguendo attualmente... beh ovviamente chi può andrà altrove.

              [cancellato] Seguendo questo principio avvieremmo ancora le macchine con la manovella e avremmo ancora le leve della miscela e dell'anticipo sul volante...
              Naaa anche perché quando c'erano le macchine a manovella chi le guidava - cioè i facoltosi - erano uomini d'affari e non di certo meccanici.

              si vede purtroppo che Linux nasce in ambienti universitari dove non hanno mai capito nulla delle necessità della maggior parte degli utenti. per il quale il computer è un mezzo e non un fine.

              Questo invece è vero ma il motivo è, appunto, che non c'è un'azienda interessata a farci profitto... infatti nei casi dove questa esiste (Suse, Ubuntu, RedHat) sappiamo che le cose vanno un po' meglio.

              Dire agli utenti che se vogliono usare un sistema devono complicarsi inutilmente la vita è la via migliore per invogliarli ad usare altro.

              Non si tratta di complicarsi la vita, la verità è niente funziona per magia e al mondo non esistono pasti gratis: pure per mettere un tassello nel muro bisogna studiare la procedura corretta.
              Giustamente se uno compra una periferica non vuole sbattimenti ma la situazione è di molto migliorata rispetto ai primi anni 2000.

                [cancellato]

                si vede purtroppo che Linux nasce in ambienti universitari dove non hanno mai capito nulla delle necessità della maggior parte degli utenti.

                Ragioni come se dietro Linux ci fosse un'azienda o una politica, ma non è così. Il kernel è sviluppato da migliaia di contributori spontaneamente o pagati da più aziende (Google, Red Hat, Meta...) che però hanno solo interesse nell'ampliare il supporto a nuovi hardware.

                La maggior parte delle distribuzioni invece sono sviluppate da utenti per altri utenti. Ce ne sono alcune che hanno dietro delle medio-grosse società che potrebbero occuparsi di fare quello che dici, ma purtroppo non ci riescono perché o sono incapaci, o non ne hanno voglia o non ci guadagnano abbastanza.

                A me personalmente non interessa che Linux sia più diffuso o rivolto alle necessità della maggior parte degli utenti. L'importante è che funzioni per le mie necessità. Per il resto bisogna chiedere a Red Hat e Canonical cosa hanno sbagliato in tutti questi anni se non attirano nuovi utenti. Ma non è un mio problema, non uso le loro distribuzioni.

                Poi ci sarebbe un altro capitolo da dedicare agli ambienti desktop (Gnome e KDE), ma lasciamo perdere...

                [cancellato] ChomeOS al 4, Linux al 3,

                ChromeOS alla fine è la distro Linux di Google (basato su Gentoo se non ricordo male)

                La cosa che dispiace è che anche se 3 % alle aziende non frega nulla del desktop quindi software commerciale si vede col lanternino (parlo di adobe...)

                My 2 cents...
                Quest'anno la mia migrazione a linux diventa maggiorenne... Su linux gira il mio piccolo studio professionale e quello di mia moglie (che fa tutt'altro...). Motivi? Sicurezza, stabilità, retrocompatibilità, costi. E nessuno dei due ha bisogno di software particolari.
                Attualmente utenti di linux MInt con Cinnamon. Semplice, solido, facile da usare...

                  Navigator Ovviamente no... Partenza con SuSE linux (9.3? Non ricordo neppure...)

                    Navigator Attivato, nessun problema. E partizione home ovviamente criptata con soluzione relativamente "custom".

                      psychotrain65 Ma durante l'installazione alla richiesta se voglio usare i codec ecc... mi obbliga ad inserire una password e poi al primo avvio esce una schermata blu dove mi chiede di fare enroll key.

                      Ecco... come devo procedere per non fare danni?

                      • Misu ha risposto a questo messaggio

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