La nuova politica commerciale di TIM prevede un riposizionamento dei prezzi verso l'alto. Se il servizio offerto avesse un valore aggiunto, come ad esempio l'assistenza di qualità data da molti piccoli operatori, allora un listino "salato" sarebbe giustificato, ma nel caso di TIM è oggettivo che a dei prezzi che si collocano nella fascia alta del mercato non corrisponde un servizio di pari livello, per non parlare poi della scadente assistenza fornita dal 187.
Quindi il punto è: che senso ha, al giorno d'oggi, scegliere TIM quando il mercato offre alternative migliori a prezzi comparabili se non addirittura inferiori?