L'articolo e' dietro un paywall, ma il comunicato stampa di AgCom che trovo sul loro sito non dice 'stop'.
Mi sembra sia una proposta di revisione del regolamento in materia di contratti.
In particolare su come vorrebbero regolare questi aumenti indicizzati. E a leggere la proposta, mi sembra proprio l'esatto contrario di uno stop, salvo che quando parlano di 'espressa accettazione' non intendano quello.
a) Per i contratti già in essere che non lo prevedono, una proposta di modifica del
contratto che inserisca un meccanismo di adeguamento periodico all’indice dei
prezzi al consumo dovrà essere espressamente accettata dall’utente.
b) Per i contratti che prevedono già un meccanismo di indicizzazione, il conseguente
aumento del canone non si configura come una modifica unilaterale delle condizioni
contrattuali e quindi non conferisce all’utente il diritto di recedere dal contratto senza
penali solo nel caso in cui l’adeguamento sia dipendente da un indice oggettivo dei
prezzi al consumo stabilito da un istituto pubblico. Una volta prevista
l’indicizzazione nel contratto, l’operatore potrà modificare le tariffe esclusivamente
in misura corrispondente alla variazione dell’indice annuale dei prezzi al consumo.
La proposta prosegue anche con le modalita' da usare per comunicare l'entita' dell'aumento ecc.
Direi nulla di diverso da quello che succede in UK da un paio d'anni a questa parte.
Da quello che capisco, sono proposte sottoposte ad una consultazione pubblica, che durera' i suoi 4 mesi e passa.
Semi OT: in uno degli ultimi comunicati finanziari di Vodafone Group, hanno messo in risalto di avere introdotto una misura simile in 7 paesi europei. Credo che non manchi molto che facciano lo stesso anche in Italia.