matteoc l'obiettivo è capire le cose con la loro complessità e risolvere i problemi
A mente fredda concordo, però visto il tenore dell'OP di Luca nemmeno mi pare da scartare in toto il ranting, come metodo e come ragioni.
A livello di aneddoto, a me è capitato di interloquire con l'ANAS circa un loro progetto con relativi espropri.
Nel progetto originario l'ingegnere dell'ANAS aveva previsto l'attraversamento di terreni edificabili considerandoli erroneamente non edificabili (era una zona commerciale) e nel fare questo aveva progettato una nuova strada (destinata al traffico pesante) con pendenza dichiarata del 10% (ma calcolata dal consulente di parte nel 12%, oltre i limiti del Codice della strada) che affluiva su una statale ad alto traffico (SS16) in corrispondenza di uno svincolo autostradale (A14), una sorta di ricetta al contrario per il miglioramento del traffico e la sicurezza stradale, a nostro avviso.
Dei rilievi mossi dagli espropriati l'ANAS rigettò la maggior parte, ma tenne conto formalmente della lamentela del Comune che con quel progetto veniva a perdere un consistente gettito IMU, oltre alle prospettive di sviluppo della zona commerciale impattata, anche se il responsabile tecnico non venne sostituito per le criticità rilevate ed accolte in sede di revisione del progetto.
Questo modo di operare (calato dall'alto, sulla carta), comune a tante amministrazioni, esaspera la percezione della gente circa l'agire pubblico e, per quanto deprecabile perché sommario (critica rivolta a me anche da Marco Bellezza tempo fa), il giudizio conseguente non è poco vero solo perché emesso "di pancia".
Per quanto riguarda il BUL, la distanza (che nel caso del mio aneddoto era stata ridotta dalla presenza degli espropriati, Comune compreso, nella procedura) tra stazione appaltante e beneficiari degli obiettivi dell'appalto stesso ha creato una mancaza di feedback, di riscontro fattivo che tante volte (vedi per es. il caso clamoroso della FWA con i numeri oggettivamente ridicoli di attivazioni) ha limitato l'efficacia della spesa pubblica, con conseguente scorno delle popolazioni interessate.
Da non esperto, e credo di averlo già detto, questo mi pare uno dei più grandi limiti del piano BUL 2015, non aver avuto un meccanismo di verifica dei risultati da un punto di vista dell'utenza reale.
Quanto al caso di specie, come avvenuto tante altre volte (per es. da me il BUL copre in FTTH una ottantina di U.I. su forse 3000), probabilmente la copertura di 1/5 delle U.I. è dovuta alle dichiarazioni di copertura o di intenti degli operatori coinvolti, aspetto su cui più di un rimedio è stato pensato da Infratel nel Piano Italia 1Gb, ma che oggettivamente è una tara vera circa gli esiti finali del BUL (come è finita?).
Per tornare al mio rilievo iniziale, a me pare che il fatto che ci siano dei motivi, che giustifichino gli esiti concreti luogo per luogo, non rende per questo detti esiti meno indigesti (visto che si parla di "pancia") ed almeno in questo senso ripeto di non trovare del tutto ingiustificato il ranting degli esclusi.