Chiaro, il gestore per semplificare e per addebitare un costo maggiore di quello realmente dovuto dal cliente, prende in considerazione solo l'ultima mensilità di canone, che sarà sicuramente >= di quella iniziale...!
Noi qui però siamo precisi, conosciamo le norme di riferimento, e quindi possiamo permetterci di far sapere al cliente quanto deve realmente pagare.
Una cosa che abbiamo imparato dalle richieste di chiarimento del 21/12/18 che hai postato sopra, è che la base temporale di calcolo per la determinazione del "prezzo implicito" di un contratto a tempo indeterminato, è costituita dalla media dei canoni dei primi 24 mesi: le fluttuazioni di prezzo successive non cambiano il valore del contratto, e quindi il costo di un recesso oneroso.
Ma cosa succede se il canone invece viene modificato da una rimodulazione che interviene nei primi 24 mesi...?