Frank Premesso che la fibra ottica è una tecnologia non esattamente nuovissima
Il problema - come un laureato in economia dovrebbe sapere - è quando una tecnologia raggiunge costi sostenibili per una installazione/uso di massa. Se esiste ma costa troppo - sia installarla che usarla - la diffusione rimarrà limitata. Basta vedere il tempo che ci ha messo il telefono a diventare disponibile a tutti capillarmente - circa cent'anni.
Frank come quella del progetto Socrate,
"L'ultimo miglio" era coassiale, perché non esisteva la tecnologia point-multipoint usata ora che permette di abbassare i costi. Era un tentativo di imitare quanto fatto all'estero con la TV via cavo. Ma appunto rispetto alla ADSL offriva poco con costi di installazione enormemente più alti. Se avessero puntato tutto su Socrate avremmo avuto una manciata di città con il coassiale e gli altri con il modem a 56k per un pezzo.
Ma già nel 2000 Fastweb cabla Milano in fibra - perché ci vede un'opportunità. Ma quella rete aveva costi alti di installazione e gestione - e difatti non si è diffusa molto. Abbiamo dovuto aspettare altri vent'anni per vedere un progetto su larga scala - grazie anche a nuove tecnologie sia per l'installazione (es. le minitrincee) che per la gestione (i vari standard PON), e il calare di prezzo dei dispositivi necessari.
Frank non devono essere la scusa per concentrare tutte le risorse sulle aree sussidiate e ignorare quelle nelle quali ci può essere un ritorno
Le regole europee prevedono che lo Stato può intervenire solo dove il mercato fallisce. Quindi dove c'è un ritorno per le aziende lo Stato deve lasciar fare alle aziende private. Se invece parli delle aziende, sinceramente non si ha l'impressione che OpenFiber dia la precedenza al piano BUL (anzi) mentre TIM non ha neppure quel problema. Certo OF non può spendere i soldi BUL in area nera.
Comunque l'Italia non ha grandi centri urbani e non ha la popolazione e la produzione concentrata in poche aree. Sarebbe anche un suicidio economico lasciar fuori da una connettività decente aree altamente produttive per concentrarla solo in pochi centri urbani che spesso drenano solo più risorse di quelle che producono. E la pandemia ha dimostrato quanto una buona connettività diffusa sia diventata estremamente necessaria.
Frank vendo già tutti linee con tecnologia mista fibra-rame, il ritorno già c'è e quindi non vi è interesse a cablare
Non è così - è vero che TIM non ha avuto interesse (o ne ha avuto poco) a cablare finché non aveva concorrenti, ma con l'ingresso di OpenFiber ha dovuto cambiare rotta e mettere in piedi in fretta e furia FiberCop. Questa è inevitabilmente una fase di transizione e la fibra non può apparire dappertutto allo stesso tempo. C'è chi deve aspettare ancora anni, in area grigia.
Frank cablare in una certa misura, a spese dell'operatore, anche quelle nere (e/o a coprirle in FWA)
Guarda che lo stanno già facendo senza bisogno di obblighi. Al momento il problema non è neppure la mancanza di soldi, è la mancanza di capacità operativa "sul terreno", assieme ai problemi burocratici. Se poi c'è chi minaccia gli operatori, beh, non so che dire.
Frank nel pieno centro di una metropoli, ne faccio 20 e qualche settimana a stento arrivavo a 2,
Se il problema è che quell'ufficio è collegato in rete rigida e non c'è un ONU in centrale (chissà perché) è appunto uno di quei casi particolari che sono considerati "civici bianchi" - singoli civici che in mezzo ad aree nere e grigie non sono serviti da reti più moderne. Il fatto però che sia un ufficio della PA significa anche che chi di dovere se n'è fregato di farsi portare qualcosa di meglio. Dove abito io la FTTC è arrivata solo nel 2020, ma le scuole erano collegate in fibra ottica (a progetto, ovviamente) già prima. Comunque sono previsti interventi proprio anche per quei casi.
Frank ma hanno detto che attivarmi la DSL era impossibile perché la centrale è troppo lontana
5-6km sono il range massimo per una ADSL. Le "case sparse" sono ovviamente la parte più critica per i progetti di copertura.