Technetium Sì e no. Il carico ce l'hai all'apertura di ogni connessione, perché il router deve analizzare il protocollo L7 (vedasi FTP o SIP che includono i riferimenti degli indirizzi mittente anche nel payload applicativo), trovare una traduzione fattibile e libera, definire la connessione nella tabella connessioni e quant'altro. Poi sì, il grosso del traffico nelle connessioni "lunghe" va via diretto in hardware, ma dire che sia gratis proprio no.
In ogni caso tutto ha un limite, compreso il numero il numero di connessioni gestibili da un apparato border... e resta sempre il nodo della tracciabilità per fini forensi/normativi di eventuali azioni dolose. Alcuni provider risolvono assegnando ad ogni utente un arco di porte sorgente (sulla stregua di quanto farebbe MAP-T, però stateful lato carrier), altri se ne fregano e in caso di richieste da parte della Postale danno tutto l'elenco utenti mascherati e tanti saluti, haivoglia poi a trovare chi è stato. L'alternativa di tracciare tutte le connessioni e tenere il log esplode a volumi ingestibili in brevissimo tempo. Anche questo è un vantaggio enorme degli IP statici, una volta marcato a gestionale chi ha quell'indirizzo con il numero di contratto basta, non serve tracciare nulla.
edofullo Se useranno PPPoE il prefisso dinamico lo vedo quasi assicurato, se dovessero passare a DHCP(v6) potrebbe essere qualcosa alla Sky dove il prefisso è teoricamente dinamico ma un pratica non cambia quasi mai.
Esistono IP statici in PPPoE e IP dinamici in DHCP... è solo un mezzo per identificare il consumer, non un indice sulla volontà di far le cose per bene o meno del provider. Esempio: Aruba e Pianeta Fibra danno IPv6 statici entro PPPoE.