Hadx Purtroppo se porti via soltanto la fibra non è immediata la cessazione dell'intera linea, tiscali rimane un po' confusa dalle "mezze" migrazioni.
Migrazione da FTTC Tiscali a FTTH Poste Ultraveloce
andreagdipaolo si, probabilmente traslocando solo la linea dati bisognerà effettuare comunque la disdetta. Che è il contrario di quello riportato sulle pagine di Tiscali, dove tra l'altro dicono di non fare richiesta manuale per non creare "doppioni"
Con Tiscali la disdetta è un click dal portale, è solo la rottura di non essere "sincronizzata" alla migrazione e quindi onde evitare danni credo la darò dopo che funziona tutto, ma non sarà qualche giorno in più a svenarmi.
fibrafabri Che è il contrario di quello riportato sulle pagine di Tiscali, dove tra l'altro dicono di non fare richiesta manuale per non creare "doppioni"
Tiscali nelle migrazioni in ingresso suggerisce sempre di inviare disdetta all'ISP successivamente al completamento della portabilità, e un discorso analogo è logicamente applicabile a tutti gli altri casi.
Approfitto ancora del 3d per chiedere un consiglio.
Martedì SDA ha spedito il modem, dal tracking risulta consegnato Mercoledì a dei vicini (anche se col cognome leggermente sbagliato, una I finale al posto di una E).
I vicini dicono di non aver ricevuto nulla.
Con SDA è ovviamente impossibile parlare al telefono per sapere che fine ha fatto veramente il pacco e domani dovrebbe venire il tecnico,
In questi casi come ci si muove? Ho mandato ieri una mail all'assistenza delle Poste Fibra, ma ovviamente verrà gestita chissà quando
fibrafabri In questi casi come ci si muove?
Chiedendo a Poste, che è il mittente, che deve chiedere conto a SDA.
mark129 Grazie, domani provo a mettermi in contatto con loro
andreagdipaolo
Ma così facendo dopo quanto tempo viene cessata la linea? Si andrebbe a pagare un servizio non utilizzato
fibrafabri
Ciao, probabilmente hai già risolto ma rispondo anche se in ritardo sperando di essere di aiuto anche ad altri utenti.
Mi occupo di contenziosi contro gli operatori e la tua casistica è tra le più diffuse.
Il recesso del “vecchio” contratto per legge è SEMPRE a carico del cliente. DIFFIDATE da chi vi dice “facciamo tutto noi”.
Ma allora perché spesso e volentieri il cliente non fa materialmente nulla e non ci sono però problemi?
Perché dipende da come viene fatta la migrazione verso il nuovo operatore.
In pratica, detto in parole semplici, ciò che viene migrato e sovrascritto decade in automatico presso il precedente operatore e quindi non è necessario effettuare il recesso da parte del cliente.
Quindi se per esempio provengo da un operatore che mi offre la fonia su cui è legata la connettività, se migro la fonia automaticamente decadrà l’intero servizio. Se invece provengo da una linea dati su cui è appoggiata la fonia e migro solo i dati allo stesso modo decadrà anche la fonia, ma se il nuovo operatore mi fornisce una nuova linea dati su cui poggerà anche il numero (migrato) allora il vecchio operatore cesserà solo la fonia ma mi terrà in piedi la sua dati, che quindi dovrò disdettare.
Idem se prove di da una sola dati sprovvista di codice di migrazione e richiedo al nuovo operatore sia dati che fonia o solo dati, dovrò cessare la vecchia dati.
E anche importante tenere conto degli eventuali servizi vas presenti nel vecchio contratto.
In poche parole fate sempre e comunque la disdetta con una pec o raccomandata così siete sempre sicuri.
Ricordate infine che generalmente passeranno ulteriori 30gg da quando fate la richiesta fino all’effettiva cessazione in modo da regolarvi con le tempistiche per la nuova attivazione.
In questo modo sarete al sicuro e potrete appellarvi all’agcom nel caso l’operatore faccia il furbo.
zaffagl Ma così facendo dopo quanto tempo viene cessata la linea? Si andrebbe a pagare un servizio non utilizzato
La richiesta di cessazione viene inserita retroattivamente alla data contabile dell'effettiva migrazione, almeno così avviene quando lo faccio io col supporto per i negozi.
- Modificato
zaffagl
Come detto l’operatore per legge non è tenuto a fare nulla ma semplicemente si tratta di un processo automatico derivato dalle procedure di migrazione che fanno si che molto spesso il precedente contratto decada. Ma esso decade come conseguenza, non perché il gestore nuovo si occupa del recesso.
Quindi, come detto, dipende da come e cosa stai migrando. Una pec non costa nulla e una raccomandata credo non più di 6-7 o 8€: fai disdetta tu e sei sicuro di non avere problemi, alla peggio il vecchio gestore riceverà una cosa superflua, ma non è forse meglio fare una cosa in più piuttosto che una in meno?
Ricordati infine di organizzarti a seconda delle tempistiche di attivazione del nuovo contratto.
zaffagl
Se con Tiscali hai un numero geografico su cui è appoggiata la connessione dati (e non viceversa ovvero linea dati con numero appoggiato in voip) allora dovresti avere un unico codice di migrazione della linea voce che si porterà via anche la parte dati.
A questo punto se poste migra a sè la voce allora decadrà in automatico tutto ciò che hai con Tiscali (eventualmente eccetto servizi vas a sè stanti).
Però fai lo stesso pec.
Se non hai una pec a te intestata dovrai fare la disdetta su carta semplice con firma calligrafica autografa allegando documento di identità fronte retro ben leggibile e inserire il tutto come allegato. Non scrivere la disdetta nel corpo testo della mail ma li andrai semplicemente ad utilizzare la dicitura “in nome e per conto di… si invia richiesto di recesso linea … come da documentazione allegata”.
Importante nella lettera devi indicare i tuoi dati (ovvero dell’intestatario), il codice cliente/contratto e il numero della linea.
- Modificato
zaffagl cosa significa numero geografico?
Per numero geografico si intende una numerazione di rete fissa con prefisso di tipo geografico (02 per Milano, 06 per Roma, 081 per Napoli, ecc.) al fine di distinguerla dai prefissi di rete mobile (ad es. 328, 335, 348, ecc.) e dalle numerazioni speciali (199, 848, ecc.).
Non è esattamente come ti hanno risposto.
Non è questione solo di prefisso ma il fatto che il numero viene assegnato seguendo i criteri delle centrali. È un po’ come lo stesso discorso dei cap. Infatti se il prefisso corrisponde ad un distretto, la prima parte del numero corrisponde ad una determinata zona della città a seconda della centrale su cui converge.
I numeri non geografici solitamente iniziano (dopo al prefisso) con 0 (per esempio vodafone) oppure con 1 e hanno una cifra di troppo (telecom), ma possono avere anche altri meccanismi. Per esempio da me se dopo il prefisso trovi un 5 è un numero non geografico nativo Fastweb.
Il problema a dei numeri non geografici è che spesso sono virtuali (appoggiati ad un pilota) e non possono essere migrati presso altri operatori: nascono e muoiono con lo stesso operatore.
Poi ultimamente si riesce a migrare più spesso anche i non geografici ma meglio fare attenzione.
I numeri che invece ti ha indicato l’altro utente nell’altra risposta sono numeri ripartiti (esempio 848), a tariffazione speciale (144, 199, 892…) e numeri solidali (45..)
MarcoYahoo
No, il discorso è più ampio, non è solo questione di prefisso. Vedi la risposta che ho già dato sopra.
memento Ho volutamente cercato di dare una risposta semplice all'utente che non distingueva la differenza tra le varie numerazioni.
- Modificato
zaffagl
Mhhh… mi sa che probabilmente è un virtuale.
Verifica con il nuovo gestore se è effettivamente migrabile o se ti costringono a prendere un numero nuovo. Normalmente dipende dall’ultima parte del codice di migrazione e poi dalla politica del nuovo gestore. Sinceramente non ho ancora capito bene la questione, ultimamente sembra quasi a caso e ne ho viste di ogni. Anche casi identici di loro uno andare e l’altro invece venire respinto.
Se non è migrabile allora dovrai fare una linea nuova e sicuramente dovrai essere tu ad occuparti del recesso dell’altra vecchia.
In ogni anche se fosse migrabile fai molta attenzione. Mi sa di voip quindi occhio al recesso, secondo me il nuovo gestore non darà automatico recesso alla linea dati.
@MarcoYahoo tranquillo, no problem!