Franco777 Ma visto che mi dici di cominciare a guardarmi in giro da settembre/ottobre,esiste un modo ,un programma per "capire ,calcolare" la migliore tariffa?
Questa è una bella domanda!
Quali strumenti aiutano fare una scelta ragionata? Sono affidabili? Vediamo un po'...
Il Portale Offerte di Arera è preciso in termini costi inseriti nei contratti, ma ha i suoi limiti.
Le stime per le offerte variabili - c'è poco da fare - non possono predire futuro. Vanno prese con le molle. Il Portale è comunque utile: aiuta a capire quanto incide la quota fissa (commercializzazione) e quanto il costo della materia prima a consumo. Inserendo i propri Smc/anno ognuno troverà una diversa classifica delle offerte. Se ho una reggia allora poco contano 150-180 €/anno di fisso ma col vantaggio di uno spread zero. Se ho un monolocale sarà il contrario: meglio una fissa bassa che può riassorbire i costi di uno spread non nullo.
Il Portale non dice nulla sui fornitori. C'è il rischio di ritrovarsi con società balorde: che non recapitano le bollette e poi applicano penali per ritardato pagamento. Oppure che fatturano su consumi stimati molto più alti del reale, ecc.
Altro limite è che sul Portale alcune offerte proprio non compaiono. Con quelle che compaiono le scadenze per la sottoscrizione possono essere diverse dal reale, ecc.
I comparatori privati campano sulle provvigioni dei fornitori, con gli esiti che ciò può comportare.
Tutti quanti costringono a registrarsi, e non s'ha mai certezza che questi enormi database di utenti non siano rivenduti o trafugati. L'unico a me noto senza registrazione è https://simulatore.copernicoitalia.it/
Spesso le stime di costo dei comparatori privati non dettagliano a sufficienza. Le classifiche di convenienza non sono univoche (uno ti dice una cosa e uno un'altra).
Questo avviene anche perché ognuno di loro espone solo i fornitori che lo sovvenzionano. È un po' come Google: i risultati di ricerca sono quelli di siti dove "girano soldi".
Poi c'è la piaga delle "offerte riservate" che sul Portale Arera non compaiono proprio perché sottoscrivibili solo su questi altri comparatori (e purtroppo ciò è del tutto legale).
Negli ultimi due anni sono venuti fuori Switcho e poi Billoo: due servizi di valutazione offerte personalizzati. C'è chi ne dice bene...
Il foglio Excel che gira qui sul forum è una buona scrematura di alcune offerte pubbliche. Non vi compaioni fornitori "strani" e/o ignoti di cui non si sappia l'affidabilità. Per il resto le stime sono correttissime perché costantemente allineate con quelle del Portale Arera.
Inoltre nell'Excel - alla stregua del Portale - puoi inserire il tuo consumo per avere la tua classifica personalizzata di convenienza.
Io mi terrei lontano - a prescindere da ogni altra considerazione - dai contratti con servizi aggiuntivi. Sono sbandierati come un bonus che dà vantaggi (tipo: tecnico gratis se ti si guasta la caldaia). In realtà sono un contratto aggiuntivo "non rifiutabile" che sta dentro a un contratto energetico, e che non è soggetto al Codice di Condotta Commerciale dei contratti energetici. Anche se all'inizio lo offrono gratis mi sembra un potenziale rischio di future rimodulazioni sotto mentite spoglie.
Non credo esistano siti di valutazione della qualità commerciale delle società energetiche. Come si fa a capire se un fornitore ha un'etica commerciale e un buon servizio utenti (call center, bollette precise e puntuali, assenza di altre sgradevoli sorprese) ?
Ho guardato Trustpilot ma ho il sospetto che alconi fornitori (noti in passato per cattivi comportamenti) tentano di "recuperare stelline" con nuove recensioni tutte (stranamente) positive. Non ci vuol molto a registrarsi su Trustpilot e scrivere qualche riga entusiastica su un'azienda.
Se invece volessimo guardare al pregresso di procedimenti amministrativi (multe) ai fornitori energetici? In sostanza nessuno dei big si salva. Basta guardare i bollettini o i procedimenti di AGCM e di GDPR per rendersene conto. Arera potrebbe fare la sua parte (ma non la fa) rendendo noto quante e quali società si sono trovate coinvolte in reclami-conciliazioni con lo Sportello per il Consumatore nazionale e in quale percentuale hanno "perso la causa" extragiudiziale.
Alla fine non svaluterei il vecchio e sano passaparola. Se qualche conoscente non ha avuto rogne con chi gli vende il gas, se le bollette sono ragionevoli e chiare, si può pensare di passare allo stesso.
Diverse società locali (ex-municipalizzate) guardano ancora alla fidelizzazione dell'utente storico. Magari si spenderà qualche decina di euro/anno in più rispetto al "meglio che c'è sul mercato" ma almeno si dormono sonni tranquilli.