Buongiorno a tutti.
Spero di non essere troppo fuori tema, ma mi è sorto un dubbio abbastanza importante nell'eventuale passaggio al mercato libero.
Anni fa c'è stata una variazione toponomastica in città, il mio civico è cambiato da 121 a 133. Informando i fornitori di luce (Servizio Elettrico Nazionale) e gas (Enel Energia) essi si sono limitati a cambiare l'indirizzo di fatturazione, ma il contatore in bolletta è rimasto al civico 121 (nonostante avessi ben specificato la situazione).
Ora, volendo cambiare fornitore, oltre ai dati del contatore è ovviamente richiesto l'indirizzo della fornitura. Possono sorgere problemi nella richiesta del cambio fornitore data la discrepanza tra contatore che risulta al momento installato al civico 121 e indirizzo della fornitura che oggi è al civico 133? Oppure il nuovo fornitore, controllati i dati del contatore, si limiterà a prendere atto che l'indirizzo in cui è ubicato è il civico 133?
Lo scorso anno ho vissuto una situazione simile con il passaggio da ADSL a Fibra (anche lì TIM aveva cambiato solo l'indirizzo di fatturazione) e solo il buon senso del tecnico mi ha evitato ritardi e burocrazia.
Grazie a chi vorrà / saprà rispondermi.