simonebortolin
Lo so che sono in 1:1, tuttavia lo Sky Hub erroneamente continua a dirmi:
Indirizzo IP WAN (IPv4):101.58.x.x (Condiviso utilizzando MAP-T)

simonebortolin
lo so, infatti gli ho detto che o mi abilitano il VOIP oppure mi devono mettere in condizione di usare il mio router anche con IPv6 nativo e, come ho detto prima, giovedì scorso c'ero riuscito.

    GiorgioA Lo so che sono in 1:1, tuttavia lo Sky Hub erroneamente continua a dirmi:
    Indirizzo IP WAN (IPv4):101.58.x.x (Condiviso utilizzando MAP-T)

    Non è errato, è corretto così.
    Torna tutto.

    GiorgioA Lo so che sono in 1:1, tuttavia lo Sky Hub erroneamente continua a dirmi:
    Indirizzo IP WAN (IPv4):101.58.x.x (Condiviso utilizzando MAP-T)

    è tutto corretto, l'IPv4 non è in dual stack, ma è con MAP-T, poi che "condiviso" potrebbe essere furviante concordo.

    GiorgioA lo so, infatti gli ho detto che o mi abilitano il VOIP oppure mi devono mettere in condizione di usare il mio router anche con IPv6 nativo e, come ho detto prima, giovedì scorso c'ero riuscito.

    puoi usare qualsiasi router che supporti MAP-T nativo. Il fritz dovrebbe andare in v6 only senza IPv4, ma dovrebbe andare, e darti la voce. Teoricamente.

    Il requisito MAP-T c'è da sempre, se tu non hai apparati che supportano MAP-T non è compito loro metterti nelle condizioni che vuoi, al massimo puoi chiedere che ti disabilitano la voce sullo sky hub e potrebbero farlo IMHO.

      simonebortolin
      Quando giovedì scorso funzionava il tutto mi ricordo che il MAP-T risultava disabilitato sullo SKY HUB (Dual stack attivo ?)

        GiorgioA Quando giovedì scorso funzionava il tutto mi ricordo che il MAP-T risultava disabilitato sullo SKY HUB (Dual stack attivo ?)

        Evidentemente, strano....

          mark129

          oops. Ho letto molto ma non tutto.

          Scusate per la duplicazione.

            GiorgioA Scusate per la duplicazione.

            Era solo per avvisarti. 😉

            GiorgioA più che altro trovo più utile questo: https://www.ipv6.org.uk/wp-content/uploads/2018/10/UKIPv6Council-2016-Sky-Dickinson-20161031.pdf

            Si parlava già dal 2016 di MAP/IPaaS già in UK....

            Un po' anche iliad, cito questo messaggio letto qualche ora fa:

            LADM Credo che dobbiamo metterci l'animo in pace e iniziare a capire che nel futuro prossimo la presenza di soluzione map-t p map-e saranno sempre più massicce. Le classi ipv4 sono finite dal 2008 e Comunque il ripe non assegna più di una /24. Soluzioni CGNAT sono ormai da mandare in pensione, quindi anche se i tunnel ipv4 in ipv6 non sono simpatici (e non piacciono nemmeno a me) dovremo farcene una ragione.

            Siamo solo all'inizio da questo punto di vista.

              simonebortolin
              Ho sentito AVM a Berlino, naturalmente non fanno promesse o previsioni, ma a quanto pare sembra che abbiano ricevuto moltissime segnalazioni di proprietari FritzBox e ne ho tratto la convinzione, dal tono della conversazione, che stiano valutando il supporto del MAP-T in una prossima release dell'OS.

              Credo sia una necessità per non perdere una buona fetta del mercato italiano e per non avere un danno di immagine troppo grande, SKY sembra stia crescendo molto in fretta.

              Immagino che con l'aumento della digitalizzazione del nostro paese con il PNRR e e peggio ancora con l'avvento massiccio dell'IOT il passaggio a IPv6 sia ormai in fase di forte accelerazione visto che nessuno può più avere una /24 o superiori in IPv4.

                GiorgioA Comunque in tutto ciò c'è pure iliad che usa MAP-E, e MAP-T/E verranno sempre più usati nel prossimo futuro, in quanto gli ipv4 son finiti. Ciò nonostante ho paura che le attuali cpu arrivano al gigabit con map-t, il 7530 di sicuro no.

                  simonebortolin Il requisito MAP-T c'è da sempre, se tu non hai apparati che supportano MAP-T non è compito loro metterti nelle condizioni che vuoi, al massimo puoi chiedere che ti disabilitano la voce sullo sky hub e potrebbero farlo IMHO.

                  Sul sito della IETF.ORG il MAP-T risulta ancora nello stato di proposed standard, cosi come il MAP-E che credo utilizzi ILIAD, di fatto formalmente non è uno standard, quindi non dovremmo essere obbligati ad utilizzarlo.

                  https://datatracker.ietf.org/doc/rfc7599/

                    GiorgioA In realtà NO, non diventano Internet Standard finché non vengono ampiamente utilizzati e rimangono Proposed Standard per un bel po'

                    RFC - Experimental: 4rd
                    RFC - Proposed Standard: MAP-E, MAP-T, DS-LITE, 4in6
                    RFC - Internet Standard: IPv6.

                    An Internet Standard is characterized by technical maturity and usefulness. The IETF also defines a Proposed Standard as a less mature but stable and well-reviewed specification.

                    Quindì sì possono usarlo. Se fosse come affermi tu allora non si dovrebbe sperimentare nulla. L'unica che non siamo tenuti ad implementarla è 4rd.

                      • [cancellato]

                      GiorgioA

                      Anche QUIC, tanto per fare un esempio, lo è ed è ampiamente utilizzato. Non è l'unico. Il meccanismo di approvazione degli standard è molto lento, e comunque la IETF non ha potere regolatorio.

                      Il fatto comunque che siano standard pubblici documentati nelle RFC - e di standard per la transizione IPv4-IPv6 completamente approvati non c'è molto (forse nulla) - li rende comunque standard non proprietari implementabili da chiunque. L'alternativa sarebbero protocolli completamente proprietari - magari soggetti a brevetto o copyright.

                      L'RFC 7217 chiarisce il significato di "proposed standard":

                      A Proposed Standard specification is stable, has resolved known design choices, has received significant community review, and appears to enjoy enough community interest to be considered valuable.
                      [... ]
                      A Proposed Standard will have no known technical omissions with respect to the requirements placed upon it. Proposed Standards are of such quality that implementations can be deployed in the Internet. However, as with all technical specifications, Proposed Standards may be revised if problems are found or better solutions are identified, when experiences with deploying implementations of such technologies at scale is gathered.

                      simonebortolin

                      Si lo so Simone, la mia osservazione era dal punto di vista strettamente legale.

                      Non essendo ancora uno standard l'adesione a mio sommesso avviso dovrebbe avvenire solo su base volontaria appunto per i motivi che tu correttamente riportavi.

                      Sarebbe interessante sapere se l'AgCOM concorda su questo.

                      In fondo ragionando, per risolvere il problema della scarsità degli IPv4 quale è lo standard legalmente adottabile, MAP-T di Sky o MAP-E di Iliad, una posizione su questo credo debba essere adottata.

                      I provider non penso possano fare ognuno come vuole (vedi esempio di Unidata che ti arriva direttamente con la fibra sul modem ovvero Fastweb che non ti da l'ONT ma l'SFP ).

                      Uno solo dei due dovrebbe essere legale e come dicevo fonte di obbligazione.

                        GiorgioA Sarebbe interessante sapere se l'AgCOM concorda su questo.

                        Punto già dibattuto, con altri accenti, nel thread madre, e menzionato nelle FAQ (Q17).

                        GiorgioA In fondo ragionando, per risolvere il problema della scarsità degli IPv4 quale è lo standard legalmente adottabile, MAP-T di Sky o MAP-E di Iliad, una posizione su questo credo debba essere adottata.

                        E di grazie, come sarebbe risolvibile se non appunto con i meccanismi già citati? Il modem libero è un favore fatto a voi, non esiste nemmeno fuori Italia e si pretende che il settore telecomunicazioni si debba adeguare all'appassionato che vuole mettere il Fritz? È come pretendere che dato che tu fai andare a olio di colza il furgone a gasolio, la Shell debba mettersi a venderlo in Italia al distributore.

                          • [cancellato]

                          GiorgioA Uno solo dei due dovrebbe essere legale e come dicevo fonte di obbligazione.

                          Un po' difficile per l'AGCOM fare una scelta in questo momento. Se ne sceglie uno e lo standard de-facto diventa l'altro? Sarebbe solo un danno per il mercato Italiano. È corretto che per quanto possibile AGCOM sia agnostica rispetto a certe scelte tecnologiche finché non c'è un vero consenso di mercato, se non di standard ufficiali.
                          Sarebbe un po' come se imponesse PPP invece di DHCP, o SLAAC invece di DHCP, o G-PON invece di E-PON (o altro).

                          Attualmente diversi modelli di router offrono diversi protocolli (anch'essi spesso "proposed standard") per trasportare IPv6 in IPv4 - ma non ancora viceversa. Dov'è la differenza tecnica? Si tratta solo di pure scelte di mercato degli OEM, inevitabilmente destinate a cambiare. E se AGCOM vietasse certi "proposed standard", si troverebbe nella posizione di avvantaggiare gli incumbent che hanno a disposizione enormi blocchi IPv4 - e allora chissà quando arriverebbe IPv6. Con il rischio che altrove vadano invece avanti e poi ci si trova in condizione di svantaggio.

                          Diverso è mettere a disposizione dell'utente un'offerta equivalente senza CPE proprietaria, nel rispetto degli standard esistenti. Un ONT SFP con interfacce standard non lo vedo un problema - il problema sarebbe offrire solo dispositivi con un connettore proprietario e/o interfacce o protocolli non standard.

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