callfan mi sono probabilmente espresso male con le parole, ma ciò che intendevo nella risposta era riferito alla tracciabilità dei pagamenti, non volevo uscire da questo visto che l'oggetto della discussione riguardava ApplePay e GooglePay.
sharkkk Sono della veduta che sia meglio "limitare poco" la privacy (per me e per moltissimi altri non è un limite, rappresenta un piccolo e inevitabile compromesso che ci ritroviamo tutti a pagare) per poter avere grossi benefici in larga scala (su questo si potrebbe aprire un altro discorso), piuttosto che libertà totale di mostrare quello che desidero, con i potenziali - e aggiungo io, sicuri - malefici e sfruttamenti di terzi che, nella loro filosofia, giustamente ricorrono per fare quello che vogliono, credendosi furbi.
Pure qui, intendevo la tracciabilità dei pagamenti, non della privacy, nel primo rigo ho usato il termine "privacy" per intendere comunque l'informazione riservata delle uscite/entrate del tuo conto corrente, argomento privacy non era oggetto della discussione, e non l'ho proprio pensato! 😮
Personalmente parlando però, visto che è uscito fuori, io distinguo: sono per la totale tracciabilità dei pagamenti, e per la completa libertà dell'individuo nell'esporre la propria privacy come meglio ritiene (come si fa oggi).
Totale tracciabilità dei pagamenti perché non sopporto l'idea che vi siano tante persone oneste che giustamente lavorano e fanno ogni volta lo scontrino o esibiscono POS, perché si sentono cittadini della società, e rispettano la legge, e tanti altri esercenti che invece fanno del "nero" intascandosi ciò che non gli è dovuto. Ruba e non ne è consapevole. E' ingiusto. E se per applicare giustizia bisogna rendere elettronici i pagamenti, io sono per renderli obbligatori. Poi distinguiamo ancora: che lo Stato sappia i fatti miei è un conto, che lo sappia Google o Facebook ne è un altro, penso che sia chiaro. E ancora, che ci siano ad oggi serie difficoltà per i negozi per via delle commissioni e tutto, è un problema certo, bisogna combattere per ridurli o renderli del tutto gratuiti - ma si sa, tutto ha un costo.
callfan Però è anche evidente che le aziende coinvolte, ad oggi, unitamente al fornire benefici agli utenti finali (1%), traggono notevoli vantaggi finanziari (99%), unico motore che li porta a continuare la commercializzazione ai servizi.
Per quanto riguarda la privacy, la domanda che ti pongo è: ma sei davvero sicuro di avere più vantaggi che svantaggi a non usare Google? Per quanto sia fastidioso sapere che Google lo usano tutti, e non è una "cosa pubblica" bensì privata, è innegabile che usare l'ecosistema Google sia vantaggioso per l'utente di oggi. Non capisco quel 1% di vantaggi che hai scritto, credo siano un bel po' di più (sempre meno del 50% sicuramente, visto che l'azienda deve guadagnarci, ma non per questo va demonizzata a priori - cioè il servizio che offre non necessariamente è merd4 solo perché pensa prima a sè stessa e a guadagnare, vedi anche i benefici che ti da).
callfan rispetto di un diritto che nelle situazioni reali già esiste ed è sacro
Non è facile regolamentare un settore così complesso come questo. Puoi spiegare per te cosa si intende regolamentare il settore? Cioè quali sono delle alternative di trattamento dei dati più sicure e affidabili? O preferisci che non vi sia proprio il trattamento dei dati? E' un argomento vasto, vastissimo. Bisogna avere chiari questi punti perché per rispondere a questa domanda:
callfan Perché mai alla vita informatica non si dovrebbero applicare gli stessi princìpi?
bisogna capire bene quale soluzione desidereresti avere. Certo, un mondo in cui tutto è gratis, e la tua privacy resta inviolata, è impossibile. Il motivo per cui le principali società di oggi che trattano dati sono gratis è perché riescono a farsi vendere con la pubblicità per l'appunto. Tolto questo, tutto internet cade. Perciò, come intendi combinare la tua privacy (sacrosanta, assolutamente) con l'uso di internet libero? L'unica alternativa che hai è uscire da internet, non usarlo, e stai certo che la tua privacy non verrà mai intaccata, oppure una via di mezzo: usi internet con le dovute cautele, e argini il possibile. Come detto prima, è il compromesso per tutto ciò che ci viene offerto. L'implementazione che deve essere attuata deve in primo luogo non compromettere l'esperienza dell'utente, ma allo stesso tempo ridurre il potere di queste società private. Ma come fare?
Non mi è nemmeno molto chiaro se tu intendi il problema della privacy a livello individuale o collettivo? Perché se dobbiamo dirla tutta, a livello individuale ad oggi non hai seri problemi, domani probabile. A livello collettivo invece, oggi c'è un serio problema (Facebook e la campagna presidenziale americana ne è l'esempio lampante) sul futuro ancora peggio. Dunque va distinta anche questa cosa.
callfan Ti assicuro che si vive bene anche senza i cookies di tracciamento. Credo di non accettarne e di vivere sotto adblock e protezioni varie (a livello di browser e di DNS) da almeno 3/4 anni e la mia esperienza online è stata parimenti soddisfacente.
Contento per te.