callfan Andava bene un tempo ragionare così, forse perché non essendoci i mezzi informatici allora per poter attuare un qualcosa del genere il problema non veniva proprio posto, e dunque tutti felici e contenti di vivere il proprio lavoro e la propria situazione finanziaria con meno stress, preoccupandoti solo di tanto in tanto controlli dei finanzieri (ma che comunque non possono ovviamente sapere tutto, se lavori con contante).
Ma oggi i tempi sono cambiati: viviamo in una società fortemente dipendente dall'informatica e da tutte le sue implicazioni che ha portato nel tempo. Confido molto nella democrazia: siamo tutti cittadini uguali, e proprio per questo è necessario imporre alcune garanzie o tutele verso chi abbiamo intorno. Troppa libertà non va bene, non va assolutamente bene.
Sono della veduta che sia meglio "limitare poco" la privacy (per me e per moltissimi altri non è un limite, rappresenta un piccolo e inevitabile compromesso che ci ritroviamo tutti a pagare) per poter avere grossi benefici in larga scala (su questo si potrebbe aprire un altro discorso), piuttosto che libertà totale di mostrare quello che desidero, con i potenziali - e aggiungo io, sicuri - malefici e sfruttamenti di terzi che, nella loro filosofia, giustamente ricorrono per fare quello che vogliono, credendosi furbi.
E' un compromesso da accettare. Inconsciamente ne accettiamo anche oggi molti altri confermando i cookies dei siti, consegnando i nostri dati a social e piattaforme web varie... Io sono di questo pensiero, ma sono aperto a ricredermi se trovo motivi molto più validi di quelli che ho esposto sopra.