Quando ho iniziato a lavorare come IT (finta partita IVA che nascondeva collaborazioni esclusive, come era uso e consuetudine al tempo) ho registrato un dominio e mi sono installato il server di posta in casa.
Server basato su scheda madre Supermicro con processore ATOM, 4Gb DDR2, CentOS e due dischi in raid. Mi faceva da nas/gateway/firewall/dhcp/dns/server http ed ftp. Era fisicamente appeso ad una parete di un mobile della mia camera ed è rimasto attivo quasi 8 anni.
La connessione internet era su connettività Wi-Max 7/1Mbit con IP pubblico statico, l'ISP mi ha attivato il reverse DNS e non ho mai avuto problemi con le RBL (ma appunto perchè l'IP era associato ad una connettività "Pro" se non proprio "Business").
Il server ospitava meno di una decina di caselle di posta (dato che il dominio è il mio cognome ho fatto le caselle di posta per me, mio padre e le mie sorelle), i tentativi di violazione erano ovviamente continui e quotidiani, come accede per praticamente ogni host che abbia un IP pubblico, quindi tutti i giorni mi arrivava la mail con i log del server e ogni giorno verificavo che non ci fossero anomalie.
In tempo non sospetti, mi permetteva di avere una rubrica ed un calendario "centralizzati" per il client di posta in quanto avevo la possibilità di usare webdav per collegarci lo smartphone ma anche le diverse installazioni del client di posta sui PC Windows e Linux.
Esperienza interessante, pochi sbattimenti in realtà ma un discreto impegno comunque. Mai avuto grossi problemi.
Quando mi sono trasferito sono passato ad un'abitazione con la fibra di fastweb ma immaginavo che non mi avrebbero dato il reverse e/o avrei avuto problemi con le RBL quindi ho attivato presso Aruba anche il servizio webmail e ho migrato le caselle li sopra.
Ovviamente ho perso il webdav (quindi calendar e rubrica centralizzate) ma le ho passate tutte... sull'account gmail dello smartphone!!