Abbiamo costituito un gruppo congiunto con il MiSE, si riunirà la prima volta giovedì 15, e partiremo con le mappature. Le mappature non sono alternative a quelle di Agcom. Agcom fa le mappature in essere, Infratel va le mappature guardando avanti, chiederà impegni a tre anni, stiamo lavorando assieme a Infratel e Agcom per far convergere tutto in un unico sistema di mappatura.
Chiederemo mappature di fibra ma anche di 5G, chiederemo mappatura a tre anni e stiamo valutando come rendere queste mappature - qua devo stare attento alle parole che uso - non dico cogenti ma piuttosto impegnative, molto impegnative. Non credo di poter andare oltre. Cioè vogliamo evitare che ci siano vantaggi o svantaggi a sovradichiarare o sottodichiarare.
Dopodiché queste mappature pensiamo di partire a maggio. Pensiamo che dureranno 30/40 giorni, ovviamente daremo visibilità di cosa sta succedendo e sarà molto importante avere la mappatura 5G.
Più si va avanti e più la distinzione fibra, FWA e 5G tendono a mischiarsi. Perché in alcune zone una capacità 5G FWA sarà sostanzialmente equivalente a quelle della fibra. Non ovunque, altrettanto chiaramente, perché dove c'è molta densità questo non sarà possibile.
Quindi saremo il più possibile tecnologicamente neutrali nel dire quale che sia la maniera per dare una certa prestazione, quella meno costosa per lo Stato, ovviamente. Quindi in questo modo cercheremo di erogare i nostri contributi nella maniera più efficiente, ma è chiaro che sia una zona del Nord montana o dell'appennino modenese, o che sia una pianura nel centro della Sardegna, ovviamente ci potranno essere delle differenze economiche quindi lasciamo semplicemente che siano gli operatori di mercato a definire cosa a loro conviene. Poi se sbaglieranno i conti saranno loro a pagarne le conseguenze.
A valle di questo faremo un piano [...], dobbiamo sicuramente assicurarci che sia coerente soprattutto con le aree grigie con la normativa relativa agli aiuti di Stato. E dovremo essere sicuri di cercare di parallelizzare il più possibile i processi per arrivare entro fine anno ad avere tutto allineato.
In questo modo poi si potrà partire a fare le gare.
Cercheremo di fare aree molto più piccole rispetto alla volta scorsa, perché l'area più piccola permette di essere molto più precisi agli operatori nella definizione dei costi. È chiaro che nella versione precedente con le aree bianche ci sono state delle stime di costo un po' approssimative.
Speriamo di poter presto, inizio 2022, avere il processo terminato. Che dà poi a malapena 5 anni per arrivare alla fine del 2026.
Chiederemo collaborazione a tutte le istituzioni coinvolte per tenere i tempi più corti possibile.