03tt4m E' lo stesso problema di alitalia: salviamola perchè se no dci troviamo con decine di migliaia di disoccupati. Poi magari fai due conti e scopri che conviene comunque dargli un assegno di disoccupazione anche fino alla pensione e costerebbe meno che buttare svariati miliardi l'anno ad una compagnia aerea che è fuori mercato da almeno 10 anni.

Nel caso di TIm si trasferiscono le maestranze tecniche (Sparkle e rete secondaria) e l'infrastruttura nella newco e Telecom viene lasciata morire coi debiti e, passatemi il francesismo, [rimosso].

    Emmeci [rimosso]

    Occhio a ciò che scrivi, comunque così verrebbe a meno la già molto scarsa credibilità dell'Italia, diciamo che sarebbe meglio evitare

    • Emmeci ha risposto a questo messaggio
      • [cancellato]

      Riegel Sparkle è un'entità giuridica a sé stante, è un'azienda controllata da TIM.

      davidebissoli97 Nel senso che se in vent'anni l'azienda non si è adeguata alle tecnologie moderne non voglio che lo stato rimedi ai sbagli degli azionisti pagandogli anche buonuscite, premi, assett e comprandogli azioni. Qua ormai in italia c'è sempre sta cosa che i profitti sono privati ma le perdite vengono collettivizzate ogni volta. Mi sta bene, fino ad un certo punto, aiutare e proteggere i posti di lavoro e i lavoratori (non i manager eh), ma non che andiamo pure a pagargli la rete alle valutazione che vuole telecom. Gliela paghiamo giusto il valore del rame da rivendere a chi lo vuole se proprio proprio, non un euro in più.

      Emmeci passatemi il francesismo

      Non è ammesso, non qua, si può dire la stessa cosa in altri modi. Ho rimosso un pezzo della frase

      Pytony98 direi che come soluzione è ottima, quasi vicino a ciò che auspichiamo tutti.
      Se si deve fare la rete unica... che si faccia così🥱.

      • [cancellato]

      03tt4m Tim non ha troppi dipendi, tra pre pensionamenti e altro sono sotto organico ora.

      Più che altro pesano i mancati investimenti e il grande debito accumulato.

        Interessante intervista a Cesa, ex europarlamentare.

        Sul pressing del Mef sulla rete unica:

         Se fosse vero che qualche funzionario del MEF abbia fatto questo, sarebbe un fatto gravissimo. CDP è per legge e per statuto un operatore di mercato, una società che deve decidere i propri investimenti in modo indipendente e il suo Cda è l’organismo che certifica che le operazioni proposte ed approvate abbiano queste caratteristiche cui la cassa depositi e prestiti è vincolata per legge e per statuto.

        Sulla rete unica:

        il dibattito sulla rete unica rischia di essere una chimera. Non esiste un solo Paese al mondo che abbia una rete unica ad eccezione di città stato come Singapore. 

        Su eventuali favori a Vivendi:

        Io sono per il rispetto dei diritti degli azionisti, anche se sono stranieri, ma sono contrario al fatto che il governo Conte possa fare favori a Vivendi facendo mettere soldi a CDP.

        Link dell'articolo: https://www.key4biz.it/no-a-rete-unica-lorenzo-cesa-udc-nessun-regalo-a-vivendi-prima-gli-interessi-del-paese/316582/

        Sta parlando su Rai 1, programma "codice", un'esponente di Cassa depositi e prestiti, ha detto che stanno favorendo la creazione di un soggetto unico per la banda ultralarga.
        Ho sentito di sfuggita l'intervista, quindi aspetto che la caricano su rai play per risentirla tutta.

        EDIT C'è anche la Ripa, da rivedere in toto sta puntata.

        [cancellato] magari non ne ha tanti come azienda, ma tra subappalti e indotto è parecchia gente che "vive grazie a TIM"

          https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/07/28/news/telecom_il_fondo_kkr_offre_1_8_miliardi_per_il_38_della_rete_fissa-263124109/

          Il fondo di investimento americano Kkr ha recapitato a Telecom Italia un’offerta vincolante per rilevare una quota di minoranza della sua rete secondaria (Fibercop), ovvero quella in rame e fibra che dall’armadietto in strada entra nelle case degli italiani.

          L'offerta valuta l'intera infrastruttura 7,7 miliardi. KKR è disposta a "versare 1,8 miliardi, impegnandosi a rilevare circa il 38% di questa rete".

          È una quota inferiore rispetto a quella anticipata (40%), ma valutata sempre 1,8 miliardi perché "l’analisi del fondo Usa ha confermato e superato le attese (Fibercop ha circa 900 milioni di Margine operativo lordo)".

          Confermato anche l'ingresso di Fastweb in Fibercop con il 4,4%.

          Sia Kkr che Fastweb, in proporzioni diverse, dovrebbero poi partecipare al cda di Fibercop, ma il controllo e la gestione operativa resterebbero in capo Tim. L’adesione di Fastweb al progetto è inoltre una garanzia della volontà di gestire Fibercop in modo neutrale rispetto ai suoi soci, a cominciare dalla stessa Telecom.

          Nell'offerta vincolante di KKR ci sarebbe anche l'impegno esplicito a partecipare alla creazione della rete unica unendo Fibercop e Open Fiber. KKR sarebbe disposta a fare un'offerta per il 50% di OF.

          L'articolo dice anche che Enel "potrebbe cambiare idea" e vendere il suo 50%.

          Conclude:

          Una volta che il cda di Tim avrà accettato l’offerta di Kkr, partirà sia il processo di scorporo di Fibercop sia quello autorizzativo ai fini del golden power. I 5 Stelle non sarebbero favorevoli all’operazione, ma visto che l’oggetto è una quota di minoranza, senza diritti di gestione sulla rete, da parte di una società privata come Tim a un fondo Usa, appare difficile che ci possano essere veti governativi.

            ah, quindi vogliono fare una rete statale col 38 di uno ed il 50 dell'altro in mano straniera?? 🤔

            ma perchè ciò? non capisco l'utilità di questi movimenti...

            • [cancellato]

            03tt4m magari non ne ha tanti come azienda, ma tra subappalti e indotto è parecchia gente che "vive grazie a TIM"

            Non è che se TIM fallisce e viene ristrutturata le reti telefoniche spariscono - quelle aziende finiranno per lavorare per qualcun altro. Se invece parliamo dell'indotto "politico", quello è un'altra cosa....

            matteocontrini L'offerta valuta l'intera infrastruttura 7,7 miliardi. KKR è disposta a "versare 1,8 miliardi, impegnandosi a rilevare circa il 38% di questa rete".

            E quindi dovranno impegnarsi a non azzerare il valore di quell'investimento nel giro di pochi anni... cioè c'è chi si troverà il rame nel 2030 e oltre.

            matteocontrini L’adesione di Fastweb al progetto è inoltre una garanzia della volontà di gestire Fibercop in modo neutrale rispetto ai suoi soci, a cominciare dalla stessa Telecom.

            Con il 4.4% che cosa garantisci?

            matteocontrini ma visto che l’oggetto è una quota di minoranza, senza diritti di gestione sulla rete,

            Cioè TIM continua ad avere il totale controllo, alla faccia della "neutralità". Poi la rete unica è strategica, però diventa per quasi il 50% proprietà di un fondo nemmeno EU... peggio di così ci sarebbe solo un fondo Cinese o Russo.

            sempre peggio..se si vuole una rete unica andrebbe fatta con controllo pubblico magari non maggioranza delle aziioni ma comunque avere il potere di decidere
            Con questi investitori speculatori meglio lasciar perdere..io poi dico che il governo ha sbagliato a entrare in tim per mettersi con il fondo elliot contro vivendi

            non ci si capisce più niente, spero solo facciano, e ne dubito, qualcosa di sensato per una volta, visto che a questo punto temo che qualcosa faranno.

            • Emmeci ha risposto a questo messaggio

              Emmeci magari non compra "il rame" ma l'accesso ad esso.

              Emmeci certo che no, ma io mi riferivo al governo. visto che questi rumors cambiano in continuazione spero solo che per una volta non facciano cose a caso.

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