JacopoGiubilato Mah, a me la situazione attuale non dispiace. Attualmente quali sarebbero i vantaggi della rete unica?
Sono d'accordo e condivido la tua domanda, che per me è un dubbio con poche, se non una risposta.
In un paese che non ha (per ragioni storico-culturali e geografico-politiche) una rete docsis, in cui per ragioni finanziarie nell'alternativa make or buy la prima è stata sempre sottorappresentata, pensare di tornare ad avere una unica rete d'accesso è un passo indietro politico ed economico, e si da un segnale contrario all'imprenditoria che già zoppica nel proporre iniziative atte a fornire il paese di infrastrutture adeguate (vedi i problemi - diversi tra loro - incontrati da realtà piccole o medie - MyNet o Lenfiber possono essere esempi - nel creare occasioni di sviluppo per i territori). Se ci pensa a tutto la newco, magari pure pubblica, che ti ingegni a fare, prima o poi arriva Pantalone e o ci pensa lui, o ti spazza via.
Cui prodest, quali vantaggi? Come notato pure da altri, a breve termine giova a TIM, che può liberarsi di personale senza licenziarlo (cosa infattibile senza adeguate coperture politiche), scaricare debito sulla collettività (se la rete è pubblica) o sulla newco (con ricadute sulla capacità di investimento, esattamente come è avvenuto per TIM stessa con i suoi leveraged buyout, e quindi in definitiva ancora sulla collettività), e far incassare dei dividendi all'azionariato (incidentalmente straniero, che più difficilmente li reinvestirà in Italia), ed infine liberarsi di un asset non più strategico che ormai è diventato principalmente un centro di costo.
A lungo termine non so se giovi davvero a TIM: non s'è mai visto un ex-incumbent senza rete, e TIM (i management succedutisi negli ultimi 20 anni e la compagine azionaria sempre mutevole) non brilla per capacità di reinventarsi e creare nuovi business redditizi: né carne né pesce una TIM dimidiata avrà sì meno zavorre ma non sarà una garanzia per un futuro roseo (nonostante non avrà più la rete di accesso a drenare risorse da investire).
In ogni caso fatico a capire il ruolo dei fondi di investimento: ritrovarsi forzatamente a braccetto senza capacità di direzione (newco "pubblica"), con personale generico, anziano o non formato e forse in eccesso, senza le prospettive di sviluppo economico che la competizione genera, cosa ci starebbero a fare? Ad aspettare un cavaliere bianco o a tirare il freno sui costi?