Cuscino concordo

ThomasGallo vero

peccato per queste decisioni, non si mette al primo posto l’utilizzatore. Senza dubbio.

ThomasGallo rete neutrale con piena e completa disaggregazione

Cosa intendi? Il tuo parere è interessantissimo data la tua posizione.

    mb334 la disaggregazione di una rete, per un provider o un operatore che voglia utilizzare reti di terzi è fondamentale.

    Con la disaggregazione completa per un qualsiasi operatore sarebbe possibile utilizzare:

    in rete d'accesso, a livello passivo:

    • la fibra dalla centrale alla borchia in sede utente (sia gpon che p2p, su gpon possibile su rete bul, su rete of solo previo accordi che fanno solo con chi va comodo a loro, e con tim è di fatto irreplicabile, p2p la rende disponibile sia la rete bul, sia tim -con delle ut non giustificabili-, che of con dei canoni assurdi)
    • la fibra sulla sola primaria (non possibile su OF ne su rete bul, possibile su tim)
    • la fibra sulla sola secondaria (non possibile su OF ne su rete bul, possibile su tim)
    • la fibra sulla tratta dal roe all'utente (questa la permettono tutti, solo perché è un obbligo regolamentare)
    • la fibra su tracciati che connettono segmenti in rete d'accesso senza afferire alla centrale (solo nelle aree ex metroweb e comunque non come prima)

    Così è possibile la massima flessibilità per gli operatori presenti nella centrale con i propri apparati attivi.
    Operatori diversi, pur in presenza di una sola rete, se neutrale e pubblica, potrebbero offrire sul gpon diversi livelli di splitting ad esempio, che a sua volta potrebbero aver per propri clienti non direttamente i clienti finali ma altri provider, ed a quel punto il provider X potrebbe decidere se usare il gpon di operatore A che ha un fattore di splitting di 1:32 piuttosto che operatore B che ne ha uno di 1:64, giusto per fare un esempio.

    A quel punto un operatore che ha già propria rete nel territorio, va ad utilizzare solo la parte che gli serve o può completarla realizzando solo ciò che strettamente gli serve.

    Metroweb, quando era nata, faceva solo la parte passiva di rete, demandando ad ogni operatore fornitore di servizi attivi, il design della propria rete.
    A milano, infatti, fastweb, che per buona parte della rete "di primaria" (tra virgolette trattandosi spesso di anelli) si appoggiava a Metroweb per realizzare la propria Metroring (quella coi catalyst, di inizi anni 2000), altri operatori più verticali la utilizzavano per collegamenti p2p anche su percorsi completamente arbitrari, altri -come vodafone e wind- si son costruiti la loro reti gpon.

    Quello era il modo corretto di intendere una rete neutrale.

      DC82 Basta che nello statuto (come faranno) dicano che nel board Tim ha minoranza di consiglieri (anche se maggioranza azioni) e anche UE darà ok.

      La Ue ha già detto che non sono accettati soggetti verticalmente integrati. La governance è una furbata tutta italiana per aggirare i paletti europei. Poi i consiglieri non sono coloro che decidono le strategia di un'azienda; infatti l'AD sarà tim e il presidente Cdp. L'ad essendo il soggetto esecutore, deciderà tutto il management, quindi a controllo tim. Quindi cosa cambia al monopolio? Niente. Finirà come la bolkstein e altre porcate all'italiana.

      DC82 In altri stati è già così, l'ex monopolista ha ancora la maggioranza della società della rete.

      Infatti negli stati dove è presente una struttura del genere la FTTH è un miraggio, e x_term ti ha dato un altro punto molto delicato in sede europea.

      mb334 si salva tim men medio termine ma poi nel lungo saranno dolori; un po' come la vicenda Alitalia. Fino a che non cambiano davvero la potranno salvare 100 volte ma sempre riemergeranno i problemi

      x_term perchè o mentono consapevolmente oppure non capiscono un accidenti della cosa...

      Entrambe, chiaro che sia un salvataggio, ma non possono dirlo perché l'elettorato si ritorcerà contro in quanto ricorda la vicenda Alitalia. Sul secondo elemento sicuro, visto che dalle dichiarazioni sconclusionate e superficiali emerge un totale vuoto sotto ogni aspetto tecnico e regolatorio.

      Benito ridurre il controllo o meno di una società sui componenti del Cda è riduttivo: comanda chi ha la maggioranza delle quote e soprattutto chi nomina l'AD, cioè tim. KKR è una macchietta di tim ed ecco che si ritrovano in maggioranza. La UE potrebbe dare l'ok con una quota massima del 20% non incrementabile.

      ThomasGallo la fibra sulla sola primaria Innanzitutto complimenti per il post; nel caso che ho citato significa che ad esempio Vodafone può utilizzare la fibra stesa per la sua rete FTTC Make, che in caso di presenza di OF non potrebbe riutilizzare?

      Mi chiedo; il problema maggiore nella costruzione di una rete FTTH sono i cavidotti, dove sono necessari investimenti importanti nello scavare e raggiungere le abitazioni, nonché nei ripristini stradali. Non sarebbe un'idea costituire una società in comune con tutti gli operatori per coinvestire un una rete di cavidotti sulla quale ogni operatore può costruire la propria rete indipendente, o appoggiarsi eventualmente ad altri?

        Nikalte Mi chiedo; il problema maggiore nella costruzione di una rete FTTH sono i cavidotti, dove sono necessari investimenti importanti nello scavare e raggiungere le abitazioni, nonché nei ripristini stradali. Non sarebbe un'idea costituire una società in comune con tutti gli operatori per coinvestire un una rete di cavidotti sulla quale ogni operatore può costruire la propria rete indipendente, o appoggiarsi eventualmente ad altri?

        Certo, la presenza di cavidotti fruibili aiuta, ma il roll-out completo di una rete ftth anche solo partendo da cavidotti (e pozzetti "comuni" utilizzabili senza doverne fare ogni volta di nuovi) benché aiuti ha comunque un certo costo non indifferente.
        A molti operatori potrebbe far comodo limitarsi a pagare per l'utilizzo di fibre con canoni mensili o con IRU varie (tipicamente da 5, 10, 15 o 20 anni) senza così appensantirli non solo del capex iniziale di progettazione, posa dei cavi, collaudi, ecc ma anche a livello di opex per la sua (continua) manutenzione.

          ThomasGallo riguardo al tuo post precedente quando dici che “la fibra sulla sola primaria”, intendi che ad esempio Vodafone può utilizzare la sua fibra stesa per la sua rete FTTC Make, che in caso di presenza di OF non potrebbe riutilizzare?

            Nikalte nel caso di Vodafone, che io sappia, si è posata la sua fibra ovunque per raggiungere i propri armadi in subloop. Non ho idea se in qualche caso possa aver utilizzato fibre in primaria acquisendole da tim: può essere come no, è comunque una prestazione che tim eroga (perché obbligata a farlo).

            OF può -su base fattibilità- portare la fibra anche a degli armadi, volendo, il fatto è che lo fa' su fattibilità e a prezzi non certi concorrenziali.

            DavidTozzo Purtroppo la governance resterà pubblica perché servono i soldi dell'Europa. Sappiamo benissimo che succederà però come CPD che invece di operare nell'interesse dei risparmiatori postali (non solo loro) sta operando a favore di un privato e del Governo che vuole favorirlo.

            DavidTozzo Ma il piano del Governo prevede che la governance resti pubblica ma TIM abbia la maggioranza delle quote?

            • mb334 ha risposto a questo messaggio

              chissà chi c'è realmente dietro questo fondo di canguri.......non ci capisce perchè dovremmo cedere OF a questo fondo straniero e non lasciarla ad enel cos' come lo è la rete elettrica..ormai una rete in fibra stà diventando ancora più strategica di quella elettrica

              una vera nefandezza di qeusto governo .....è un piano assurdo e dannoso

                • [cancellato]

                AndreaAglietta non lasciarla ad enel cos' come lo è la rete elettrica

                La rete elettrica è in carico a Terna per le linee di alta tensione e e-distribuzione per le media/bassa.. non a Enel.
                Giusto per mettere i puntini sulle "i"...

                  Bowman Il piano del Governo è salvare TIM e per salvarla non può mettere la sua rete senza possederne quote e controllo maggioritari.

                  AndreaAglietta Per il Governo i canguri sono perfetti perché essendo un fondi di investimenti non gli interessa minimamente fare altro che vedere le quote salire di valore. Se tra 2 anni le quote avranno un valore più alto e si presentasse l'occasione venderebbero alla svelta. L'importante è non scendere sotto il 51% con CDP in modo tale da non perderne il controllo e poter fare la stessa cosa che stanno tentando di fare oggi.

                  [cancellato] La rete elettrica è in carico a Terna per le linee di alta tensione e e-distribuzione per le media/bassa.. non a Enel.
                  Giusto per mettere i puntini sulle "i"...

                  si lo so ce c'è terna ed enel distribuzione era per semplificare le cose il senso è lo stesso..poi tutti questi spezzatini sono stati inutili lasciavano solo enel sarebbe stata pure meglio

                  DavidTozzo Il problema non è Macquarie si/no, il problema è il controllo di Telecom in AccessCo per fare un salvataggio stile Alitalia 2, una azienda che non sta sul mercato manco dandogli vagonate di soldi pubblici che li divora come un buco nero. State indicando il dito invece della luna

                    In Italia ci sono -ahimé- una lunga lista di esempi di strutture formalmente pubbliche che poi nei fatti non fanno altro che gli interessi dei privati di turno.
                    Non credo che il solo fatto che debba essere pubblica possa impedire a Telecom di finirci per fare quello che vuole.
                    Sarà importante che il cda, OdV ed in diversi altri strati di controllo, ci sia la possibilità di aver rappresentatività da parte di tutti i soggetti coinvolti, singoli operatori che cubano parecchio, come associazioni rappresentative dei vari interessi degli operatori minori.
                    L'AD, ovviamente, dovrà essere una figura neutrale, con mandato a breve eletto e sottoposto a continua validazione da parte del cda (rappresentativo di tutti gli interessi).
                    Solo così si avrebbe una realtà efficacemente neutrale.
                    (imho)

                      Nikalte Il Carrozzone Politiico non ha mai smesso di lavorare per inciuciarsi le risorse economiche di un Paese depauperato delle pur minime garazie di connettività a scapito di molti per il vantaggio di pochi.

                      ThomasGallo Appunto, per questo quando sento la Meloni che dice "vogliono svendere ai Francesi" mi viene da piangere. Possono anche non svendere e far rimanere il 100% a CDP, me se poi ufficiosamente la concorrenza finisce è ancora peggio. Per questo l'uscita di Enel, in ogni caso, è una sconfitta. Enel non è uno speculatore, è un'azienda che guadagna costruendo qualcosa a lungo termine. Lo ha ampiamente dimostrato in 5 anni.

                      Che poi ci siano anche in questo caso alcuni problemi è innegabile, ma invece di lavorare per limare le piccole cose si vuole fare il salvataggio.

                        mb334 Appunto, per questo quando sento la Meloni che dice "vogliono svendere ai Francesi" mi viene da piangere. Possono anche non svendere e far rimanere il 100% a CDP, me se poi ufficiosamente la concorrenza"

                        Un déjà vu ...mi ricorda tanto l'Alitalia e i capitani coraggiosi.

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