Ma accessCo sarà strutturata come whosale only mica vende servizi. Che poi sia partecipata da Tim Cdp Fw ecc è un altra cosa . Basta che nello statuto (come faranno) dicano che nel board Tim ha minoranza di consiglieri (anche se maggioranza azioni) e anche UE darà ok. In altri stati è già così, l'ex monopolista ha ancora la maggioranza della società della rete.

    DC82 FiberCop ad oggi è di fatto controllata da un soggetto SPM. Se la presunta AccessCo avrà natura wholesale only (con tim senza controllo decisionale e con una quota del 20-25%) allora si potrebbe anche occupare della gestione della rete BUL.
    se diversamente AccessCo -come se ne è parlato per mesi- nell'ipotesi di salvataggio di TIM porterebbe il controllo di AccessCo in capo a o ricunducibile a TIM -soggetto verticalmente integrato- non sarà possibile che si occupi pure della rete BUL.
    (questo ovviamente nella teoria)

    DC82 In altri stati è già così, l'ex monopolista ha ancora la maggioranza della società della rete.

    Certo, ma non hanno perso bandi pubblici e adesso cercano di rientrare dalla finestra.

    DC82 Non credo sia così, se non sbaglio in una qualche intervista si diceva che, nell'eventuale AccessCo, TIM non poteva avere più del 20% (circa) delle quote e le sarebbe stato impedito aumentarle. Ma questo è un ostacolo basso per la rete unica, è un'ostacolo altissimo per TIM. Con il 20% massimo perderebbe il controllo ed ogni garanzia sul debito.

    Allora quello che penso io è che procederanno in questo modo:

    1. Pressare Enel per vendere il 40% ai canguri
    2. CDP al 60% e quindi OF sarebbe in mano pubblica
    3. Finire il BUL e prendere altri soldi del "recovery fund" per estendere la copertura dove non c'è ritorno economico
    4. Fare di OF una scatola vuota attiva solo nella gestione della rete
    5. TIM cabla in FTTH dove conviene ed inizia a vendere su OF

    Alla fine il tutto è studiato perché TIM in zona conveniente mantiene il monopolio, in zone non conveniente vende in affitto, non ha concorrenza dato che il controllo pubblico significa controllo tramite lobby e si andrà avanti così fin quando non si aprirà lo spiraglio per completare l'acquisizione a costo 0 o comunque sotto il prezzo di mercato per aumentare la garanzia sul debito. In pratica acquisiranno una rete dal valore di 1000€ a 200€.

    Ho scritto volutamente zone a ritorno economico e non ritorno economico perché sarà ufficiosa, servirà solo per gli intrallazzi. La suddivisione in aree bianche/grigie/nere rimarrà sulla carta, utile solo a poter spendere i soldi europei.

    Aggiungo: in tutto questo mi riesce difficile credere a qualsiasi politico che non dica a chiare lettere/parole che tutto ciò è un salvataggio di TIM e che la stessa non è salvabile. I posti di lavoro andrebbero persi perché non c'è soluzione alla cosa.

      mb334 mi riesce difficile crede a qualsiasi politico che non dica a chiare lettere/parole che tutto ciò è un salvataggio di TIM e che la stessa non è salvabile

      perchè o mentono consapevolmente oppure non capiscono un accidenti della cosa...

        DC82 Ma a me sembra di aver letto che Tim e CdP avranno 5 consiglieri ciascuno e poi ci saranno 2 consiglieri di Kkr.
        Tim è formalmente un minoranza, se così dovesse essere, ma non vi è alcuna certezza che KKr sia interessata a garantire la terzietà ecc.
        Se poi Tim continua a progettare e ad occuparsi della manutenzione della rete è praticamente come se AccesCo sia verticalmente integrata.

        • Nikalte ha risposto a questo messaggio

          comunque, al dilà di tutto, sono deluso e triste per tutto questo

            Masmas Io aspetto e valuterò in futuro, l'importante è che continui lo sviluppo della FTTH e che i bandi Infratel non vadano a ramengo

            • [cancellato]

            non voglio fare il populista, ma enel che esce da OF mi fa sentire un grande odore di FTTC per anni in area bianca.
            Si è vero il bando BUL c'è, e qualcuno lo finirà.. ma quando?

            La rete unica in sé non è neanche una brutta idea, nel senso che se tutti investono su una cosa fatta bene, si evita di essere coperti due o tre volte con compagnie diverse (fortunati quegli utenti!!) o tecnologie diverse quando non c’è l’utilità.
            Il punto è: investiranno? Copriranno più civico possibile anche con perdita economica?

            • Cuscino ha risposto a questo messaggio

              Filippo94 Eppure sarebbe proprio la copertura con compagnie diverse a favorire al massimo la concorrenza. Non la vedo come una cosa negativa che due operatori si facciano concorrenza allo stesso civico con due o più infrastrutture distinte. Alla fine uno dei due offrirà comunque un servizio più stabile/potente/economico dell'altro, a tutto vantaggio del cliente. Certo magari si vede la strada rotta una volta in più, ma sinceramente se serve, serve. Anche perché se una volta stesa una sola infrastruttura poi il gestore l'abbandona a sé stessa, succede nuovamente la questione come con il rame, dove "qualcuno" non ha fatto manutenzione/upgrade per anni perché tanto c'erano solo le sue linee...

              Solitamente chi dice che non serve "duplicare" gli investimenti è chi è in ritardo e sa che gli altri arrivano prima e con un servizio migliore

                Cuscino io sono pienamente d’accordo con te, provavo solo a cambiare prospettiva e guardare dal lato economico (loro): un cavo, tutti gli operatori possono attivarsi.

                  Filippo94 Si lo capisco, ma poi con la stessa infrastruttura tutti offrono tendenzialmente lo stesso servizio a monte... Mentre ad esempio se io fossi coperto sia da OF che FF la differenza nella scelta potrebbe farla l'up molto più consistente di OF

                    Filippo94 avresti ragione se e solo se si trattasse di una rete neutrale con piena e completa disaggregazione.
                    Cosa che ad oggi non è per OF (che non disaggrega) e non è per tim (che non è neutrale)

                      Cuscino concordo

                      ThomasGallo vero

                      peccato per queste decisioni, non si mette al primo posto l’utilizzatore. Senza dubbio.

                      ThomasGallo rete neutrale con piena e completa disaggregazione

                      Cosa intendi? Il tuo parere è interessantissimo data la tua posizione.

                        mb334 la disaggregazione di una rete, per un provider o un operatore che voglia utilizzare reti di terzi è fondamentale.

                        Con la disaggregazione completa per un qualsiasi operatore sarebbe possibile utilizzare:

                        in rete d'accesso, a livello passivo:

                        • la fibra dalla centrale alla borchia in sede utente (sia gpon che p2p, su gpon possibile su rete bul, su rete of solo previo accordi che fanno solo con chi va comodo a loro, e con tim è di fatto irreplicabile, p2p la rende disponibile sia la rete bul, sia tim -con delle ut non giustificabili-, che of con dei canoni assurdi)
                        • la fibra sulla sola primaria (non possibile su OF ne su rete bul, possibile su tim)
                        • la fibra sulla sola secondaria (non possibile su OF ne su rete bul, possibile su tim)
                        • la fibra sulla tratta dal roe all'utente (questa la permettono tutti, solo perché è un obbligo regolamentare)
                        • la fibra su tracciati che connettono segmenti in rete d'accesso senza afferire alla centrale (solo nelle aree ex metroweb e comunque non come prima)

                        Così è possibile la massima flessibilità per gli operatori presenti nella centrale con i propri apparati attivi.
                        Operatori diversi, pur in presenza di una sola rete, se neutrale e pubblica, potrebbero offrire sul gpon diversi livelli di splitting ad esempio, che a sua volta potrebbero aver per propri clienti non direttamente i clienti finali ma altri provider, ed a quel punto il provider X potrebbe decidere se usare il gpon di operatore A che ha un fattore di splitting di 1:32 piuttosto che operatore B che ne ha uno di 1:64, giusto per fare un esempio.

                        A quel punto un operatore che ha già propria rete nel territorio, va ad utilizzare solo la parte che gli serve o può completarla realizzando solo ciò che strettamente gli serve.

                        Metroweb, quando era nata, faceva solo la parte passiva di rete, demandando ad ogni operatore fornitore di servizi attivi, il design della propria rete.
                        A milano, infatti, fastweb, che per buona parte della rete "di primaria" (tra virgolette trattandosi spesso di anelli) si appoggiava a Metroweb per realizzare la propria Metroring (quella coi catalyst, di inizi anni 2000), altri operatori più verticali la utilizzavano per collegamenti p2p anche su percorsi completamente arbitrari, altri -come vodafone e wind- si son costruiti la loro reti gpon.

                        Quello era il modo corretto di intendere una rete neutrale.

                          DC82 Basta che nello statuto (come faranno) dicano che nel board Tim ha minoranza di consiglieri (anche se maggioranza azioni) e anche UE darà ok.

                          La Ue ha già detto che non sono accettati soggetti verticalmente integrati. La governance è una furbata tutta italiana per aggirare i paletti europei. Poi i consiglieri non sono coloro che decidono le strategia di un'azienda; infatti l'AD sarà tim e il presidente Cdp. L'ad essendo il soggetto esecutore, deciderà tutto il management, quindi a controllo tim. Quindi cosa cambia al monopolio? Niente. Finirà come la bolkstein e altre porcate all'italiana.

                          DC82 In altri stati è già così, l'ex monopolista ha ancora la maggioranza della società della rete.

                          Infatti negli stati dove è presente una struttura del genere la FTTH è un miraggio, e x_term ti ha dato un altro punto molto delicato in sede europea.

                          mb334 si salva tim men medio termine ma poi nel lungo saranno dolori; un po' come la vicenda Alitalia. Fino a che non cambiano davvero la potranno salvare 100 volte ma sempre riemergeranno i problemi

                          x_term perchè o mentono consapevolmente oppure non capiscono un accidenti della cosa...

                          Entrambe, chiaro che sia un salvataggio, ma non possono dirlo perché l'elettorato si ritorcerà contro in quanto ricorda la vicenda Alitalia. Sul secondo elemento sicuro, visto che dalle dichiarazioni sconclusionate e superficiali emerge un totale vuoto sotto ogni aspetto tecnico e regolatorio.

                          Benito ridurre il controllo o meno di una società sui componenti del Cda è riduttivo: comanda chi ha la maggioranza delle quote e soprattutto chi nomina l'AD, cioè tim. KKR è una macchietta di tim ed ecco che si ritrovano in maggioranza. La UE potrebbe dare l'ok con una quota massima del 20% non incrementabile.

                          ThomasGallo la fibra sulla sola primaria Innanzitutto complimenti per il post; nel caso che ho citato significa che ad esempio Vodafone può utilizzare la fibra stesa per la sua rete FTTC Make, che in caso di presenza di OF non potrebbe riutilizzare?

                          Mi chiedo; il problema maggiore nella costruzione di una rete FTTH sono i cavidotti, dove sono necessari investimenti importanti nello scavare e raggiungere le abitazioni, nonché nei ripristini stradali. Non sarebbe un'idea costituire una società in comune con tutti gli operatori per coinvestire un una rete di cavidotti sulla quale ogni operatore può costruire la propria rete indipendente, o appoggiarsi eventualmente ad altri?

                            Nikalte Mi chiedo; il problema maggiore nella costruzione di una rete FTTH sono i cavidotti, dove sono necessari investimenti importanti nello scavare e raggiungere le abitazioni, nonché nei ripristini stradali. Non sarebbe un'idea costituire una società in comune con tutti gli operatori per coinvestire un una rete di cavidotti sulla quale ogni operatore può costruire la propria rete indipendente, o appoggiarsi eventualmente ad altri?

                            Certo, la presenza di cavidotti fruibili aiuta, ma il roll-out completo di una rete ftth anche solo partendo da cavidotti (e pozzetti "comuni" utilizzabili senza doverne fare ogni volta di nuovi) benché aiuti ha comunque un certo costo non indifferente.
                            A molti operatori potrebbe far comodo limitarsi a pagare per l'utilizzo di fibre con canoni mensili o con IRU varie (tipicamente da 5, 10, 15 o 20 anni) senza così appensantirli non solo del capex iniziale di progettazione, posa dei cavi, collaudi, ecc ma anche a livello di opex per la sua (continua) manutenzione.

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