[cancellato] ma è anche comprensibile che chi ha passato 25 anni della vita a studiare e finire l'università non voglia passarne altri 40 a scavar strade o metter giù mattoni in cantiere.
Guarda, ci sono zone come la Bergamasca o certe aree del Veneto dove c'è stato l'effetto opposto, un'alta percentuale di giovani che non vanno all'università ma vanno a cercarsi un lavoro appena possibile. Un mio ex collega (bergamasco) andò a lavorare a 15 anni come operaio, poi ha fatto le serali e si è laureato molto più tardi quando dopo aver lavorato per anni decise che lo avrebbe aiutato a far carriera. Il "problema" per chi pensa di trovare manodopera a buon mercato è semmai che il lavoro lo trovano abbastanza rapidamente. Però se il magütt bergamasco andava a lavorare dove il lavoro c'era, di solito lontano, adesso pare che sia impossibile far arrivare lavoratori, anche stranieri, se necessario. Se la fibra la mettono giù i Rumeni o gli Ucraini o i Pakistani o i Peruviani sinceramente non me ne frega nulla.
Le aree con un eccessivo numero di laureati - spesso in settori che non offrono posti di lavoro - lettere, lingue, legge, scienze politiche e tutte quelle lauree nuove e più o meno inutili sono molto di più altre. E difatti in area STEM i laureati mancano - e molti poi se ne vanno dove li pagano anche di più.
matteocontrini Quindi non è che le "lasciano per ultime" perché gli piace farlo, se è così è perché di più non si può fare...
Vabbé, continuiamo così, poi non lamentiamoci che le cose vanno male, che il PIL langue ed il debito esplode, e che l'Europa cattivona non ci dà il reddito di eurocittadinanza... assicuriamo invece con voucher che chi ha il reddito di cittadinanza abbia anche la fibra di cittadinanza per guardare la De Fillippi su Youtube sul divano con il tablet di cittadinanza....