Altra precisazione dell'articolo sul Corriere:
Tra gli indizi raccolti nell’inchiesta condotta dai pubblici ministeri Maria Teresa Gerace e Edmondo De Gregorio c’è quello di un impiegato di Telecom che dalla sua postazione ha effettuato 340 accessi utilizzando le password di un altro dipendente, per evitare che si potesse risalire a lui. E le credenziali di un altro ancora, con le quali in precedenza venivano fatte alla banca dati mediamente 11 interrogazioni al giorno, mentre tra il 25 ottobre e il 7 novembre 2019 quella media è salita a 3.770 accessi. Le successive intercettazioni delle conversazioni dello stesso impiegato di Telecom hanno svelato che quei dati venivano poi venduti in modo da assicurarsi che la fornitura dei files da 70.000 record mensili avvenisse stabilmente.
E' palese che i dati venissero forniti all'esterno da personale dipendente, ancorché infedele.