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Infratel Italia ha avviato una consultazione pubblica per la mappatura delle reti fisse, con l'obiettivo di raccogliere informazioni aggiornate sulla copertura della banda ultralarga nel Paese e le previsioni di copertura degli operatori privati entro il 2028.
Gli operatori dovranno dichiarare tutti i servizi disponibili, da loro erogati, con velocità superiori ai 30 Mb/s in download. La consultazione riguarda l'intero territorio nazionale, inclusi i civici soggetti a investimenti pubblici.
Le aree che risulteranno prive di reti idonee ai requisiti di velocità, latenza e stabilità prefissati potranno essere soggette a nuovi interventi pubblici.
Si considerano coperti gli indirizzi in cui in almeno un'unità immobiliare la fibra abbia raggiunto i confini della proprietà privata e il servizio sia attivabile entro 4 settimane dalla richiesta senza costi di attivazione straordinari. Per i servizi FWA vale il principio secondo cui il settore radio deve essere in grado di erogare sufficiente capacità per tutti i civici dichiarati in copertura. Ciò evita che un operatore possa dichiarare decine di migliaia di utenze coperte da una singola BTS.
In ogni caso, le reti di backhaul devono essere adeguate a erogare sulla rete di accesso sufficiente banda per mantenere gli standard minimi richiesti dalla consultazione:
- velocità in download ≥ 1000Mbit/s
- velocità in upload ≥ 200Mbit/s
- IP packet error ratio (Y.1540) ≤ 0.05%
- IP packet loss ratio (Y.1540) ≤ 0.0025%
- round trip IP packet delay (RFC 2681) ≤ 10ms
- IP packet delay variation (RFC 3393) ≤ 2ms
- IP service availability (Y.1540) ≥ 99,9% annua
Le dichiarazioni hanno carattere vincolante e gli operatori che non rispetteranno quanto dichiarato potranno essere sanzionati.
Infratel richiede agli operatori che gli interventi siano parte di un piano già finanziato e concretamente attuabile.
Gli ISP dovranno fornire dettagli sugli investimenti e sulle caratteristiche tecniche delle reti, inclusa dimensione, metodo e posizione dei nodi come POP, dorsali, stazioni radio.