Si parla da anni di diritto alla connessione. Nei fatti esiste e va tutelato.
Il sistema di esecuzione dei lavori permette diverse modifiche in corso d’opera e spesso a chiusura lavori ci si accorge che i lavori non sono stati eseguiti correttamente. Si incarica l’appaltatore che interviene direttamente o per mezzo di una sua sub, diversa di quella che ha eseguito i lavori.
Io noto questo in Italia: lavori stradali pessimi, compreso il successivo stato dell’arte con l’intervento dei delivery, contro centrali fibra che sono ben organizzate. (Sarà forse per le certificazioni ISO ed ESG richieste? ) in Francia le centrali sono indecenti, contro una rete stradale alquanto invisibile.
La corsa che è stata fatta per creare ed inseguire la rete ha creato obbrobri.
Per quanto riguarda il backup io per policy non posso salvare dati sul pc, perché equivarrebbe portare fuori dal luogo di lavoro documenti; accedo ad un gestionale cloud con vpn e quando la fibra non va la connessione con hotspot è complicata. Però ho una certa ridondanza e prevedo il rischio di blackout fibra.
La fibra è un bene fondamentale e l’azienda che fornisce il servizio deve trattarla come un suo bene patrimoniale di grande valore. Arroccarsi dietro clausole contrattuali o calcoli di prestazione è una via secondaria e nei fatti poco utile, quando poi nei fatti per il
Consumatore l’abbonamento fibra è una voce di costo tra i beni di primaria necessità.