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Infratel avvierà la copertura di 578 PCN su tutto il territorio nazionale, con concentrazione più elevata nelle regioni del terzo bando, nelle quali il numero di UI da servire era estremamente ridotto rispetto alle altre e, pertanto, ogni PCN copre un numero di UI solitamente inferiore alla massa critica che rendeva il rilegamento privato sostenibile.
Le regioni che non hanno avuto bisogno dell'intervento sono Basilicata, Molise e Provincia di Trento.
Sono stati scartati dall'elenco dei 736 PCN iniziali 158 nodi molto vicini a fibre esistenti o per i quali è già prevista copertura tramite altri bandi:
- PCN entro 50 metri da reti ottiche infratel preesistenti
- PCN entro 50 metri da BTS fibrate grazie al Piano Italia 5G
- PCN entro 50 metri da BTS fibrate da operatori privati
- PCN situati nelle isole del Piano Isole Minori
Non sono stati considerati in principio i PCN in corrispondenza dei quali è prevista l'installazione dei POP del Piano Italia a 1 Giga, per i quali il rilegamento è obbligatorio nel perimetro di quell'intervento, a carico di Open Fiber.
Infratel adotterà la modalità di intervento diretto, ovvero costruirà una rete ottica spenta gestendo in prima persona i cantieri e gli appalti e fornendo, infine, le fibre ottiche a chi le dovrà accendere. Il collegamento avverrà con cavi da 288 fibre e sarà costruito tra i PCN e dei “punti di presenza di backhaul fibra” nei quali avverrà il raccordo con altre reti di backhaul esistenti.
Il piano si concluderà entro il 2026 salvo proroghe per ampliamenti
L'esito della mappatura è stato pubblicato e contiene l'elenco dei PCN oggetto di intervento.
La proposta di piano è soggetta a consultazione pubblica che termina il 24 febbraio. Successivamente conosceremo i dettagli definitivi.