Domotica semplice per nuovo appartamento

Codename47 · 2025-01-15T12:45:43+00:00

Ciao a tutti, ho da poco acquistato un nuovo appartamento sulla carta, la cui costruzione verrà avviata a breve. Dato che avrò parecchio tempo per documentar...

dueeventi

Purtroppo in questo mondo la forma è tutto, ma diciamocelo, questo mondo è tutto sbagliato!

matteoc

dueeventi La forma non è tutto ma vuole la sua parte, perlomeno in questo forum. Si può discutere e argomentare la propria posizione mantenendo dei toni tranquilli e atteggiamnti maturi. Evita quel tono supponente che traspare dai post, grazie.

Ho ripulito la discussione dai messaggi inutili.

Folletto3000

dueeventi Se tu hai messo i "sensori di blocco" sulle tapparelle elettriche sicuramente e' un'ottima cosa ma, sinceramente, non ho mai visto un avvolgibile elettrico fermarsi prima del fine corsa del motore, domotica o non domotica installata, se non ripremendo manualmente il pulsante apposito.
Per evitare cio' non penso servano fotocellule come per i cancelli 😅 ma che rilevi un assorbimento anomalo. Esistono apparecchi cosi'? 🤔

pattagghiu

Folletto3000 Per evitare cio' non penso servano fotocellule come per i cancelli 😅 ma che rilevi un assorbimento anomalo. Esistono apparecchi cosi'?

in realtà esistono di tutti i tipi. Sensori sulla punta della tapparella (mai visti installati) FOTOCELLULE COME I CANCELLI (mi vien da ridere) e, soprattutto, sensori di assorbimento anomalo.
Io vivo tranquillo coi miei shelly 2.5 e sensore di assorbimento anomalo (detto che io per primo non mi fido di far fare movimenti automatici del tutto.. anche perchè se ci pensi IN CHIUSURA - che è quello più importante - l'assorbimento anomalo non viene rilevato subito)
ma io vivo tranquillo anche sapendo che se va via la corrente non posso aprire le tapparelle.. metti caso che mi viene voglia di suicidarmi buttandomi dal sesto piano e non posso?

Folletto3000

pattagghiu dato che sto' "progettando" ora, cerchero' questi sensori anche se, solo col peso dell'avvolgibile, il famoso gatto credo faccia comunque una brutta fine...
Riguardo la mancanza di elettricita', dato che qui capita sovente, anche per 10/12 ore (30km da milano, mica nella foresta), insieme al FV ho messo la batteria, cosi' sono tranquillo e le tapparelle funzionano lo stesso 😁

Codename47 Come funziona il motore con manovra manuale?

io ne avevo visti con un un buco nel cassonetto per infilarvi il perno della maniglia. ma ovviamente, essendo in alto, serve la scala e qualche anno di meno 😅. Penso sia piu' comodo un piccolo ups, con gli ovvi costi di manutenzione.

Codename47

microchip1967

Grazie mille per le risposte. Provo a fare alcune considerazioni su parte dei punti, in modo da sviluppare la discussione:

1) Questo aspetto è molto interessante e non ne ero a conoscenza. Che cosa comporta operativamente? Tieni presente che, da un punto di vista di "sorgenti" di energia, ci sarà un fotovoltaico da 4 KWp (che probabilmente verrà ampliato a 6 in corso d'opera), oltre al "classico" contatore da 3 KW (valuterò poi sulla base dei miei assorbimenti se aumentarlo). A capitolato è riportato che l'impianto elettrico verrà eseguito a norma di legge. Cosa posso chiedere in più, per essere sicuro di questo aspetto?

2) Gli impianti sono ancora in fase di progettazione, così come la redazione della Legge 10. Indicativamente, è prevista una PdC di potenza termica compresa tra 6 ed 8 KW

3) Avrò 3 tapparelle con accesso a balconi, anche su questo aspetto non ne ero a conoscenza. Come funziona il motore con manovra manuale? E' una aspetto obbligatorio o "consigliato"? Mi interessa molto in generale il tema tapparelle elettriche. Al momento in capitolato è riportato solo il motore elettrico in modo generico, e relativi comandi di azionamento. Quali elementi essenziali devo prevedere? Fine corsa? Di che tipo? Blocchi di sicurezza?

4) Su questo sono assolutamente d'accordo, anche perchè vorrei far installare unicamente prese unel

7) Qui mi sono perso, a quale casistica ti riferisci?

8) L'intero impianto sarà monofase, di fatto l'elemento maggiormente energivoro sarà il piano ad induzione, che però al massimo andrò a limitare nell'assorbimento con l'apposita funzionalità. Non è previsto l'arrivo di auto elettriche, per ancora parecchi anni (o comunque, non saranno caricate a casa)

Angix

Codename47 L'intero impianto sarà monofase
Codename47 è prevista una PdC di potenza termica compresa tra 6 ed 8 KW
Codename47 contatore da 3 KW
Codename47 fotovoltaico da 4 KWp
Codename47 piano ad induzione

Non sono assolutamente un esperto per cui posso tranquillamente dire una castroneria, ma non vedo un grande equilibrio tra questi elementi, sbaglio?

Codename47

Angix

Ciao, cosa suggeriresti di verificare tra questi aspetti? Provo a circostanziare un attimo le scelte, così magari ci possiamo ragionare:

Impianto monofase: l'unico carico con assorbimenti importanti sarebbe il piano ad induzione, per cui non ho intravisto necessità di far modificare il capitolato per prevedere un sistema trifase. Ovviamente, evitando di accendere elettrodomestici tutti assieme
La PdC dovrebbe avere un accorbimento massimo, nel caso peggiore, di circa 3 kw (nel caso in cui dovesse subentrare la resistenza elettrica di supporto, ma sarebbero casi estremamente rari). Per il resto, a regime sarebbe intorno ad 1 kw
Il contatore da 3 sono consapevole che è al limite, vorrei vedere in un primo periodo come va e poi se necessario richiederne l'aumento. L'impianto elettrico sarà comunque progettato sui 6 kw come da norma
Fotovoltaico sto valutando se portarlo già a 6 kwp in fase di costruzione, oppure anche in questo caso valutarne le prestazioni ed incrementarlo in un secondo momento (qui alla fine è solo una questione di scelta sui costi)
Piano ad induzione, come dicevo non avrei problemi a limitarlo nella potenza

m1k4bz

Contando che io tratto domotica:
BTICINO, VIMAR, ABB, SNEIDER, KBLUE, NICE (ex Fibaro), mi sento di consigliarti quest'ultima Nice.
Problemi pari a zero, e a confronto di altri brand non mi è mai tornato indietro un difettoso.

ordex

Esperienza personale: acquistato appartamento su carta, di capitolato ci siamo trovati la linea Living Now della BTicino. Non ho avuto voglia/tempo di pensare a soluzioni alternative quindi mi sono affidato alla loro scelta.

Gli interruttori si connettono tutti in wireless (quindi zero necessitá di cablaggio ulteriore) con un gateway centrale BTicino (occupa due moduli una normale scatola) che a sua volta si connette in WiFi classico ad Internet.

Dalla app della BTicino (Home+Control) puoi sia controllare tutto che creare scenari, che schedulare azioni, etc.
A mio avviso molto comodo.

Ultima chicca: agganci il tutto ad Alexa tramite skill BTicino e gli interruttori non li usi neanche piú.

I miei interruttori controllano sia le luci (classiche e dimmerabili) sia le tapparelle.

Nella app puoi dividere i dispositivi controllati per stanze, in modo da accendere/spegnere un'intera stanza in un comando.

Svantaggio: tutto assume internet e cloud BTicino funzionante.
Se qualcosa non va, la domotica non funziona. Ma in quasi due anni ho solo avuto qualche inciampo dovuto ad Internet che aveva problemi.

BTicino offre anche bottoni "Scenari" (come "Giorno", "Notte") in modo che con un click tu possa attivare lo scenario configurato senza ricorrere ala app (comodo all'ingresso per aprire/chiudere tutta casa). Se hai bambini mettilo in alto :-D

Inoltre BTicino ha anche bottoni totalmente wireless (a batteria) che a quel punto puoi mettere dove vuoi..insomma, ci si diverte volendo.

EDIT: li vendono in un sacco di colori e decorazioni, ma attento al budget.

EDIT2: se hai induzione suggerisco almeno 4,5KW senza pensarci. Io ho attivato direttamente 6 e non ci penso (quasi)

ordex

Codename47 valuta bene anche in base al modello del piano ad induzione.
2KW (Assumendo PdC attiva), a mio modesto parere, sono troppo pochi per cucinare in comoditá.
A questo si aggiunge che qualunque altro elettrodomestico dovesse poi partire farebbe superare il limite.

EDIT: @Codename47 a tal proposito aggiungo che BTicino ha nella sua linea domotica anche i cosiddetti contattori che monitorano i consumi (in modo che tu possa sapere sempre chi consuma di piú e quando - molto utile a mio avviso) e che possono tagliare l'erogazione di corrente secondo prioritá da te specificate, qualora l'assorbimento complessivo dell'impianto stia per superare la soglia massima.
Per esempio potresti far spegnere l'induzione o la lavatrice se in quel momento parte la PdC senza che te lo aspettassi.
Il tutto gestibile dalla stessa app che ho menzionato sopra.

Melandir

Codename47 Il contatore da 3 sono consapevole che è al limite, vorrei vedere in un primo periodo come va e poi se necessario richiederne l'aumento. L'impianto elettrico sarà comunque progettato sui 6 kw come da norma
Fotovoltaico sto valutando se portarlo già a 6 kwp in fase di costruzione, oppure anche in questo caso valutarne le prestazioni ed incrementarlo in un secondo momento (qui alla fine è solo una questione di scelta sui costi)

Parti direttamente dal 6kW e non ci pensare, regali solo i soldi ad Enel per la pratica di aumento, i kWh costano uguali che tu abbia 3kW o 6kW di potenza impegnata
Il Fotovoltaico a 6kWp è un ottima cosa

Angix

Codename47 Ciao, cosa suggeriresti di verificare tra questi aspetti?

Quello che ti stanno già dicendo: aumenta la fornitura, con 3 kW non ci starai sempre dentro, sicuro come il giorno e la notte.
La pdc non credo che ti consumerà solo 1kW, soprattutto di sera e d'inverno, ossia nei momenti in cui facilmente ci sarà il massimo assorbimento della tua casa.
Il piano ad induzione lo puoi limitare, ma comunque quell'assorbimento massimo che limiti difficilmente lo avresti mai raggiunto (a meno che davvero non utilizzi tutti i fuochi quando cucini); di fatto però con due fuochi accesi potrai tranquillamente superare i 2kW, per cui tra quello e la pompa di calore saresti già al limite e oltre.

Fermo restando che a tutto questo dovresti aggiungerci la base di consumo fisiologico della casa + quello che potrebbe servirti in quel dato momento (=basta accendere un phon per capelli e scatta tutto).

LSan83

Codename47 Cosa suggerite per approcciare la tematica?

Le cose più importanti sono quelle che non puoi fare dopo senza sventrare i muri. Quindi un impianto separato di corrugati (da 30mm meglio, ma non meno di 25mm. Se fosse per quei cialtroni dei muratori ti metterebbero corrugati da 15 o 20 per fare meno fatica a cementarli. Se non ricordo male per il networking si mettono di colore verde) dedicati ai cavi di rete, con un centro stella dove andrà lo switch o meglio un armadio rack (ad esempio il ripostiglio) e da lì fai partire almeno un corrugato diretto per stanza dove in futuro potrebbe servirti (zone TV, scrivanie PC, access point, telecamere poe, assistenti vocali, pannelli touch, modem, ecc) terminandoli in scatole 503 dedicate, completamente separate dagli impianti elettrici/antenna. Per l'impianto elettrico se riesci a farti mettere scatole da 4 frutti è decisamente meglio... Così puoi mettere due prese schuko affiancate... Le 503 classiche son scomode.

Poi se ti avanza budget cominci a pensare a cosa metterci dentro per iniziare 😅 Naturalmente il cavo di rete categoria 6 (o 6A) e non il 5e che risparmi poco nulla. Avendo l'impianto separato non devi nemmeno cercare quello certificato per essere infilato insieme ai cavi della 230v.

Codename47

Grazie a tutti per i consigli, partirò magari al contrario, con contratto da 4 / 4,5 ed andrò eventualmente a rettificare (al ribasso o rialzo) sulla base dei picchi dei primi mesi. Essendo per me la prima casa di proprietà, e sopratutto la prima casa in full electric, non riesco al momento ad avere la giusta percezione di questi aspetti.

Interessante il tema dei cavi di rete, in quanto avevo in realtà ipotizzato (per la connettività Wifi) un sistema mesh, piazzando un paio di apparati nelle zone strategiche da far lavorare assieme al router principale. Non avendo esigenze spinte, ed essendo l'appartamento su un solo piano di superficie non troppo elevata, mi sembrava la soluzione migliore. Quali contro potrei avere rispetto alla rete cablata?

LSan83

Codename47 Interessante il tema dei cavi di rete, in quanto avevo in realtà ipotizzato (per la connettività Wifi) un sistema mesh, piazzando un paio di apparati nelle zone strategiche da far lavorare assieme al router principale. Non avendo esigenze spinte, ed essendo l'appartamento su un solo piano di superficie non troppo elevata, mi sembrava la soluzione migliore. Quali contro potrei avere rispetto alla rete cablata?

Contro? Molti. Fa conto che ogni 4-5 anni esce un nuovo standard WiFi che per aumentare le prestazioni usa canali radio sempre più ampi a frequenze sempre più elevate (siamo passati dai 20mhz a canale sui 2,4 Ghz del wifi 1/2 ai 320mhz a canale del wifi 7 su 6Ghz). Le prestazioni salgono sulla carta, ma incontrano sempre più problemi nella realtà (più disturbi, sempre meno canali disponibili, visto l'aumento dell'ampiezza, copertura sempre più corta ecc ecc). Inoltre raramente non hai guasti nell'arco di 10 anni. Vuol dire che almeno una generazione su due cambi molti componenti.

Se voi essere sicuro di avere le prestazioni buone negli anni a venire ai vari nodi mesh del momento devi portarci il cavo di rete e non collegarli via radio al router centrale. Il collegamento radio è soggetto a disturbi, perdita di prestazioni per distanze/ostacoli e soprattutto va a mangiare le già i pochissimi canali disponibili sprecandoli per dialogare con il router invece che con i dispositivi. I nodi collegati in wifi e le Powerline sono le soluzioni di ripiego, ma in una casa nuova è d'obbligo avere i vari nodi mesh/AP cablati per ottenere le prestazioni massime.
Si arriverà al punto in futuro che ti servirà un AP/nodo cablato per ogni singola stanza "principale" (ovvio che non ti serve nel ripostiglio ad esempio). Magari sarà fra 15 anni, ma ora ti costa poco/nulla predisporre scatole e tubi, poi non lo fai più per i costi per spaccare tutto.
Considera che 15 anni fa non avevamo lampadine smart, ognuna con la sua scheda wifi integrata ad esempio.... E gli AP non professionali cominciano ad avere rallentamenti nella parte radio già a 20/30 dispositivi connessi. Tutto quello che puoi cablare in ethernet fallo (TV, scrivanie, nodi mesh, ecc ecc), che si fa in fretta ad accumulare negli anni ed avere 15-20 dispositivi wireless per stanza fra interruttori intelligenti di lampade, tapparelle, clima, lampadine, assistenti vocali, Tablet, cellulari, smartwatch, cornici digitali, console, Firetv, ecc ecc.
Gli AP professionali possono anche gestire 80-100 dispositivi, ma di norma costando anche come 7-8 AP casalinghi 😅 E sono un bel costo da ammortizzare nella loro non infinita vita utile.
Altro vantaggio dei nodi mesh/AP cablati è che non necessitano di presa della corrente, ma sono alimentati direttamente tramite il cavo di rete che gli arriva dal locale tecnico in cui metti patch panel, switch, alimentatori, ecc ecc (tutta quella roba brutta che non vuoi vedere in salotto).

Alessio_0

Codename47 Quali contro potrei avere rispetto alla rete cablata?

beh, se stai costruendo fai cablato perche' sono molto piu' stabili, io metterei degli access point poe a soffitto o parete, cablati, nella zona giorno e notte. e poi le prese rj45 dietro la tv (magari dove si mettono le consolle) e nelle stanze.

dueeventi

Codename47 Essendo per me la prima casa di proprietà, e sopratutto la prima casa in full electric, non riesco al momento ad avere la giusta percezione di questi aspetti.

Io resto dell'idea che invece di fare "tutto e subito" uno deve posare tante canaline - anche sulla base dell'idea di massima di che servizi si desidera - e poi fare con calma quello che si vuole\necessario. Purtroppo anche nella domotica ci sono cinesate e cose buone, le cose buone costano moolto di più delle cinesate (vedi KNX p.es.) ma la domotica è una cosa che "ti resta" e deve essere fatta con un minimo di serietà.

LSan83

dueeventi Io resto dell'idea che invece di fare "tutto e subito" uno deve posare tante canaline - anche sulla base dell'idea di massima di che servizi si desidera - e poi fare con calma quello che si vuole\necessario.

Infatti, le canaline aggiungerle dopo è un massacro per spaccare pavimento e muri. Meglio tutte le canaline (anche abbondanti) ora e riempirle man mano che serve.

Codename47

Ciao a tutti,
mi rifaccio vivo a distanza di tempo, in quanto nel frattempo la costruzione dell'appartamento procede. La struttura è quasi completata, ed a breve si inizieranno tramezzi e conseguenti tracce/parte impiantistica.
Raccogliendo alcuni dei vostri consigli, pensavo di fissare i seguenti capisaldi:

fotovoltaico 6 Kwp fin da subito
contratto energia elettrica da 4,5 / 5 Kw
canaline dedicate a collegamento LAN, 1 per ogni stanza "utile" (sala, cucina, 3 camere da letto), legate ad un centro stella in cui ci sarà l'AP principale (i ripetitori mesh li metterò, dove necessario, con collegamento PoE per "risparmiare" l'uso di prese corrente specifiche)
date le scarse esigenze di "domotica", eviterò sicuramente sistemi filari per questione di costo. Mi orienterò sui sistemi proprietari di smart home del marchio che mi proporrà il costruttore (dovrebbe essere Gewiss), quindi con attuatori connessi su rete zigbee sulle componenti che effettivamente mi serviranno (ampliando eventualmente nel tempo sulla base delle necessità)
fare attenzione alle canaline di dimensioni adeguate, cercando anche di restare abbondante sulle predisposizioni, soprattutto in relazione all'antifurto
preferenza alle scatole 504 ed alle prese unel

Di seguito invece i dubbi rimasti:

qualcuno di voi ha attenzionato l'aspetto della scarsa compatibilità dei led rispetto ai dimmer. A cosa dovrei fare attenzione? basta che ne venga dichiarata la compatibilità da scheda tecnica, o ci sono altri elementi da considerare?
non mi è ancora chiarissimo il tema dei relé vs interruttori. In quali casi mi conviene usare il relé? Io avevo ipotizzato, per economia di scala, di inserire un relé multicanale per comandare tutte le tapparelle, mettendo a quel punto un semplice bottone per il comando. In quali altri scenari potrebbe essere utile?

Grazie mille

pattagghiu

Codename47 fotovoltaico 6 Kwp fin da subito
contratto energia elettrica da 4,5 / 5 Kw

sicuro si possa fare sta roba? non c'era vincolo potenza FV <= potenza impianto?

Codename47 qualcuno di voi ha attenzionato l'aspetto della scarsa compatibilità dei led rispetto ai dimmer. A cosa dovrei fare attenzione? basta che ne venga dichiarata la compatibilità da scheda tecnica, o ci sono altri elementi da considerare?

dipende "led" in che senso.
Strisce led -> fa tutto l'alimentatore. Alimentatore dimmerabile ok, alimentatore non dimmerabile non ok
Faretti led -> "fidati" della scheda tecnica, detto che poi l'effettiva usabilità è tutta altra storia. Le mie strisce led sono dimmerabili fino veramente a un filo di luce, i faretti led dimmerabili calano un po' e poi si spengono. Insomma, il solo fatto di essere "dimmerabili" non li rende tutti uguali.

Melandir

Codename47 qualcuno di voi ha attenzionato l'aspetto della scarsa compatibilità dei led rispetto ai dimmer. A cosa dovrei fare attenzione? basta che ne venga dichiarata la compatibilità da scheda tecnica, o ci sono altri elementi da considerare?

Per le strice led:
O usi alimentatori dimmerabili direttamente, altrimenti metti in mezzo un driver per strisce e fai dimmerare a lui

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