Buonasera a tutti,
sto valutando di mettere i pannelli fotovoltaici sul tetto e vorrei che mi consigliaste se ha senso o no mettere le batterie o se fare l'impianto senza.
Inoltre ho visto che ormai ci sono pochi incentivi disponibili perciò volevo qualche consiglio da voi su quale tipo di pannelli mettere e se ci sono altri aspetti da considerare.
Grazie
Pannelli Fotovoltaici
Tanzo_96
Attendi ancora qualche mese in modo che termini la sbronza del 110% i prezzi si stanno pian pian abbassando, per l'accumulo devi valutare se la spesa vale l'impresa che secondo meno no almeno per il momento.
antonioerpanettone
Terminerà anche l'accesso allo scambio sul posto e ci sarà solo il ritiro dedicato...
Technetium Per quello che pagano il kWh è anche superfluo.
Tanzo_96 io ho due impianti. Uno da 1kwp, montato da capitolato, con pannelli qcell e inverter peimar e un secondo da 3kwp con pannelli maxeon 3 e inverter huawei. Non vedo un grossa differenza in termini percentuali di produzione. Se dovessi fare un impianto oggi starei su pannelli un po’ più economici. L’unico vantaggio dei maxeon rimane la garanzia di 40 anni.
Per lo scambio sul posto, ad oggi, non si sa ancora nulla sulla data e sulle modalità di fine.
Fino a fine anno hai il 50% da recuperare in 10 anni.
Io ho una casa full electric e l’investimento dovrei recuperarlo in meno di 5 anni.
Discorso batterie, fino a quando c’è lo scambio sul posto è dura rientrare della spesa in tempi accettabili, comunque bisogna fare dei conti sulla base dei tuoi consumi
Io ho avuto un impianto SolarEdge da 4,5kWp con pannelli Lg NeOn2 e batteria Lg Chem da 10kW.
Ero molto soddisfatto, con 5 in famiglia e casa mild-electric (no gas, solo riscaldamento a pellet), copriva il fabbisogno giornaliero al 98% per circa 6 mesi (da aprile a settembre). In totale annuale di autoconsumo si attestava su una media del 70%.
Ovviamente esportava poco niente, ma come noto conviene autoconsumarsi l'energia piuttosto che venderla.
Da possessore di un impianto da 6 kWp, pannelli Sunpower Maxeon, ottimizzatori e inverter SolarEdge, posso dire:
- ad oggi le batterie sono soldi buttati, convengono solo se te le hanno regalate (ovvero pagate da altri contrubuenti) col 100%. è dimostrato ogni dove e basta farsi 2 calcoli
- le batterie possono essere aggiunte un domani se e quando converranno, oggi no
- gli ottimizzatori, obbligatori con certi inverter come SolarEdge, sono soldi buttati se non sono necessari
- gli ottimizzatori sono obbligatori se i pannelli sono in ombra parziale per diverso tempo
- i vantaggi derivati dall uso di marchi top \ best in class come appunto SolarEdge e Sunpower sono solo la garanzia lunghissima: un buon pannello \ inverter di da poco meno in termini di prestazioni rispetto al top di mercato ad un costo ampiamente inferiore --> miglior ritorno dell'investimento
- i prezzi sono molto più bassi rispetto al biennio del 110%. Oggi le ditte cercano clienti, prima dovevano rifiutare il lavoro.
- lo scambio sul posto ( SSP ) prima o poi morirà, ma era stato deciso di farlo morire in modo graduale partendo dai contratti più vecchi per permettere di ammortizzare gli impianti più giovani. Oggi il SSP può ancora essere sottoscritto e va fatto al volo
- terminato lo SSP, si ricadrà quasi sicuramente sul ritiro dedicato ( RiD ) che paga lo scambiato in modo identico allo SSP al netto del fatto lo SSP paga il CUSF mentre il RID no.
- il CUSF nel 2022 era di 0,028 €/kWh, nel 2023 passa a 0.047 €/kWh, il parziale del 2024 è di 0.062 €/kWh
il che non è poco. Tenuto conto che la media del costo al kWh in bolletta tasse e balzelli inclusi per il2024 è di
0.2 €/kWh... un CUSF di 0.062 rappresenta il 30%, che nn è poco - è falso dire che l'energia ceduta alla rete viene pagata poco. alla fine l'energia la paghi al PUN e te la
ricomprano al PUN... ci perdi le tasse e i balzelli, che sono coperti in parte dal CUSF
con la corrente in bolletta a 0.2 €/kWh, comprata dal GSE a 0.1 , tenuto conto del CUSF, significa che porti a casa
per ogni kWh più del 80% del costo, ovvero per scabiare la corrente con la rete ci "perdi" il 20%
Direi che non è malaccio
Per dare 2 numeri, io nel 2023 ho consumato 5000 kWh, non pagato 700€ in bolletta (autoconsumo), ricevuto 750 € dal GSE
Tra tutti gli investimenti che si possono fare finalizzati al risparmio per la casa (cappotto, finestre, caldaia, tende etc etc) i pannelli fotovoltaici sono l'investimento che ha il ritorno più rapido di tutti
- Modificato
Se si comprano i componenti per conto proprio e si trova un buon installatore, con una spesa onesta si fa un bell’impianto ad isola con accumulo, non è necessario spendere il triplo o il quadruplo per immettere in rete e guadagnare relativamente poco perché i rimborsi diminuiranno sempre di più con il passare del tempo, visto l’aumento di impianti FV in Italia. Considerando anche che sulla corrente venduta si devono pagare le tasse inserendo l’importo ricevuto nella dichiarazione dei redditi.
Questa è una batteria da 15kwh venduta tramite magazzini europei da un’azienda molto rinomata nel settore, cioè Basen, ed in teoria si potrebbe accedere alla detrazione del 50% in 10 anni. Dico in teoria perché non ho acquistato personalmente e non posso confermare
https://www.basengreenshop.com/eu-stock-battery-pack/eu-stock-51-2v-300ah-15-36kwh-wallefloor-mounted-lifepo4-battery-pack-for-solar-energy-storage
però non può essere usata in impianti connessi in rete perché non ha la certificazione CEI-021.
Volendo fare un impianto anche per immettere, ecco un esempio a prezzi onesti
Inverter ibrido Deye da 6kw poco più di 1.000 euro
https://www.puntoenergiashop.it/it/deye/inverter-ibrido-monofase-6kw-deye-sg03lp1-accumulo-litio-fotovoltaico.html
pannelli 6 kwp Trinasolar circa 1.000 euro
https://www.puntoenergiashop.it/it/set-pannelli-fotovoltaici/set-di-12-pannelli-fotovoltaici-495w-tot-5940w-mono-trinasolar-vertex-s.html
3 batterie Weco da 5,8 kwh a circa 1.000 euro l’una per un totale di poco più di 3.000 euro e 17,4 kwh di accumulo
https://www.puntoenergiashop.it/it/weco/sistema-di-connessione-box-batterie-weco-5k3-xp-ad-alta-tensione.html
Totale meno di 6.000 euro, a cui vanno ovviamente aggiunti cavi, struttura, lavoro e pratiche burocratiche. Con 10-12.000 euro si fa un impianto di qualità e si recupera il 50% in 10 anni.
Avendo spazio a disposizione è sempre meglio abbondare con i pannelli (compatibilmente con l'inverter), si spende relativamente poco e si ha una bella produzione anche in inverno. Facendo un impianto ad isola, è opportuno inclinare i pannelli in posizione invernale perché è vero che si produrrà di meno in estate, però sempre abbondantemente, ma aumenterà quella nei mesi freddi.
Motivo della modifica: ho inserito il link corretto all'inverter Deye
- Modificato
Flo
Ma gli impianti ad isola si possono fare? Un po di tempo fa mi informai e si leggeva che dove sia presente un contatore enel, il fotovoltaico deve per forza essere connesso alla rete.
Era possibile farli a isola solo dove ci fosse impossibilità di allaccio enel o comunque dove non ci fosse una fornitura.
steff70 ad oggi le batterie sono soldi buttati, convengono solo se te le hanno regalate (ovvero pagate da altri contrubuenti) col 100%. è dimostrato ogni dove e basta farsi 2 calcoli
Finché resiste lo scambio sul posto.
steff70 lo scambio sul posto ( SSP ) prima o poi morirà, ma era stato deciso di farlo morire in modo graduale partendo dai contratti più vecchi per permettere di ammortizzare gli impianti più giovani. Oggi il SSP può ancora essere sottoscritto e va fatto al volo
Non mi risulta. Terminerà per tutti lo stesso giorno, molto probabilmente fra qualche mese.
Flo Se si comprano i componenti per conto proprio e si trova un buon installatore
E dove lo trovi un installatore che installa cose comprate da terzi?
Flo un bell’impianto ad isola con accumulo
Impianto ad isola non è un impianto ad immissione 0. È un impianto senza allaccio ad e-distribuzione. E quelli ad immissione 0 non ha senso farlo e non si può farlo, e-distribuzione ha tutti i mezzi per scoprire chi è che ha l'impianto ad isola e ha manovre per fartelo togliere. E non costano 1/4 di quelli connessi.
Flo però non può essere usata in impianti connessi in rete perché non ha la certificazione CEI-021.
Quindi neanche negli impianti ad isola... Perché quelli che promuovono gli YouTuber sono impianti connessi in rete ma ad immissione 0,che non sono ad isola.
Flo Totale meno di 6.000 euro, a cui vanno ovviamente aggiunti cavi, struttura, lavoro e pratiche burocratiche. Con 10-12.000 euro si fa un impianto di qualità e si recupera il 50% in 10 anni.
Come un impianto fatto da Installatori professionisti, solo che con materiale di dubbia qualità e dubbia importazione, trinasolar, deye e basen non è che sono marchi di così alta qualità, né sono così buoni come dici.
geppoG1 corretto ed entro qualche anno, quando gli impianti ad immissione 0 detti ad isola, saranno un grosso problema per la sicurezza dei dipendenti e-distributore quando lavorano e per i costi del rifasamento della energia reattiva immessa verranno presi provvedimenti molto elevati.
Inoltre l'assicurazione casa smetterà di coprirla appena ti metti a fare un impianto ad isola.
simonebortolin Per quanto ne so l’impianto ad isola è un impianto che alimenta esclusivamente l’abitazione senza immettere in rete. Ci sono due linee che arrivano in casa, quella del contatore Enel, o di altro distributore, e quella che proviene dall’inverter. Le due linee non sono mai in contatto tra di loro per cui è impossibile immettere e, con un commutatore, si sceglie la fonte energetica che alimenta l’abitazione, cioè Enel oppure FV a isola. Sulla normativa ammetto di non essere informato, io ho un impianto in SSP e non ad isola.
Per l’installatore professionista, se si cerca si trova perché non tutti sono rivenditori.
I prodotti che ho indicato, tranne la batteria Basen, hanno tutti la certificazione cei-021. Se per qualità intendi che si deve spendere il doppio per fare le stesse cose allora hai ragione
https://www.sorgenia.it/guida-energia/costo-impianto-fotovoltaico-6-kw
In ogni caso ecco un impianto in perfetta regola con enelX
https://www.enelxstore.com/it/it/prodotti/fotovoltaico/fotovoltaico-con-accumulo/fotovoltaico-con-accumulo-6kw
15.000 euro mi sembrano un prezzo onesto, la qualità dei componenti però non mi sembra migliore rispetto a Weko, Trinasolar e Deye.
simonebortolin la questione dell'immissione 0 e dell'isola mi è sempre sembrata incompresa, penso che nella stragrande maggioranza dei casi si intenda un impianto a commutazione a 3 vie, dove c'è 0 inverter, 1 tutto spento, 2 enel. Praticamente non c'è mai contatto tra l'inverter fotovoltaico e la rete del gestore, quindi non ci sarebbe mai possibilità di folgorazione del personale del gestore che lavora, sto schematizzando possibile o sto dimenticando qualcosa?
Flo Per quanto ne so l’impianto ad isola è un impianto che alimenta esclusivamente l’abitazione senza immettere in rete. Ci sono due linee che arrivano in casa, quella del contatore Enel, o di altro distributore, e quella che proviene dall’inverter. Le due linee non sono mai in contatto tra di loro per cui è impossibile immettere e, con un commutatore, si sceglie la fonte energetica che alimenta l’abitazione, cioè Enel oppure FV a isola.
hiei27 penso che nella stragrande maggioranza dei casi si intenda un impianto a commutazione a 3 vie, dove c'è 0 inverter, 1 tutto spento, 2 enel.
Se c'è un commutatore a 2 vie: 0,1,2 oltre ad essere illegale perché non c'è la doppia separazione come richiesto dalla CEI 0-21 l'inverter e gli elettrodomestici collegati durano nulla, perché l'inverter produce energia tramite un meeter, e quindi è un controllore in retroazione, il meeter dice ora ho bisogno di X W, ma se ci sono grossi sbalzi, ad esempio l'avvio di un compressore dell'AC che fa da 0 a 1000W poi da 1000W a 400W in un tempo molto ristretto questo controllore non riesce a modulare bene la corrente e lo fa in ritardo e quindi il compressore fa fatica ad avviare e rischia di rompersi, l'inverter si trova ad aver prodotto 1000W quando però ne vengono usati solo 400W e quindi l'energia rimanente se ne va tramite l'inverter sulla terra, rovinando l'inverter. In questo caso devi usare un inverter di tipo Off-grid. Inoltre la betteria dura molto meno per via dei picchi di carica e scarica.
Se c'è l'ATS (quelli che si trovano su amazon o su altri sono sono anche essi illegali, per di più per due motivi, inanzitutto i contatti dei fili non sono IP4X, come richiesto dalla normativa degli apparecchi modulati nelle utenze residenziali, è un po' un ritorno al passato ai primi modulari siemens installati negli anni 90), esso di fa la stessa cosa del commutatore 0-1-2, e con tempi di swiching tra una rete e l'altra inferiori ai 50ms sono dei pericoli pubblici per gli archi elettrici, e sono anche essi molto pericolosi per la durata degli elettrodomestici, perché gli inverter sono controllori in retroazione, non riescono a bilanciare instante per instante l'energia richiesta.
Spesso (al 90% dei video di scappati di casa che fanno gli impianti fai-da-te su youtube) gli ATS vengono collegati con inverter con uscita off-grid e on-grid, sopra e sotto e quindi diventano come il resto degli impianti fai-da-te degli impianti fai-da-te ad isola sono semplicemente impianti ad immissione 0 (con un apposito meeter), questi sono facilmente sgammabili dal distributore (leggere: https://forum.fibra.click/d/56971-pannelli-fotovoltaici-in-attesa-di-abitabilita/8) per via dell'energia reattiva immessa e prelevata dalla rete.
Per evitare la folgoriazione di chi lavora serve un doppio sezionatore di commutazione, cioè tra la rete in tensione e e-distribuzione ci sono 2 sezionatori, come quello offerto dalle backup box dei principali produttori di inverter (Huawei, SolaX, ...), se c'è un unico sezionatore c'è il rischio che non sganci bene per X motivi, e quindi rimanga in tensione, sto pensando ai MT bticino che dopo 20 anni non staccano più completamente ad esempio.
Flo Se per qualità intendi che si deve spendere il doppio per fare le stesse cose allora hai ragione
https://www.sorgenia.it/guida-energia/costo-impianto-fotovoltaico-6-kw
Guarda che il costo di un fotovoltaico con accumolo di 6kW installato da persone competenti è di 14-15k€, non di 20k€.
Flo In ogni caso ecco un impianto in perfetta regola con enelX
https://www.enelxstore.com/it/it/prodotti/fotovoltaico/fotovoltaico-con-accumulo/fotovoltaico-con-accumulo-6kw
15.000 euro mi sembrano un prezzo onesto, la qualità dei componenti però non mi sembra migliore rispetto a Weko, Trinasolar e Deye.
Già è proprio quì che volevo arrivare.
Ora faccio un recap legistrativo:
- Un impianto completamente ad isola, con un sezionatore doppio (a norma CEI 0-21), come quello offerto nei kit di backup box dei principali produttori di inverter (Huawei, SolaX, ...) e commutazione automatica in off grid se c'è la possibilità di stare separati dalla rete riduce la vita delle batterie, degli elettrodomestici e degli inverter. Come ben chiaro la produzione del FV non riesce a coprire instante per instante la reale domanda della abitazione, ma è sempre un po' in ritardo, e questa energia di differenza, se in eccesso viene mandata a terra, rovinando l'inverter, se in difetto rovina gli apparecchi, per questo in genere questa soluzione viene sconsigliata o disabilitata by software dai produttori di inverter (Huawei, SolaX, ...). Richiede tutte le certificazione CEI, anche la 0-21, se presente la rete. In assenza di queste le assicurazioni di sicuro non rispondono più di guasti elettrici o incendi nella abitazione oltre che folgorazioni di terzi, anche se fatta l'assicurazione contro l'incendio. Ricordo che per essere a norma quando si è sconnessi dalla rete bisogna erogare l'energia a 53Hz e alcuni apparecchi tipo i forni (microonde o forni) che sono senza Quarzo si vede che vanno più veloci... Unico vantaggio economico è che ti puoi risparmiare l'interuttore differnziale da 300mA in quanto quando si è in off-grid si è in un sistema a due fasi (+- 127V) e quindi non serve la protezione differenziale dell'inverter.
- Un impianto ad immissione 0, che è quello che un noto youtuber dice che sia il più duraturo perché l'inverter non lavora mai al 100% (in realtà lavora al 100% per massimo 2-3 ore in meno di un inverter installato con immissione, rapportata alla vita utile di 20 anni forse è un 10%, ma bisogna aggiungere l'energia sprecata/dissipata che riduce la vita utile dell'inverter) ed è quello che conviene e non serve fare pratiche perché è ad immissione 0 è quello più facilmente sgammabile (leggere: https://forum.fibra.click/d/56971-pannelli-fotovoltaici-in-attesa-di-abitabilita/8) per via dell'energia reattiva immessa e prelevata dalla rete ed è quello che avrai più problemi in futuro. Richiede tutte le certificazione CEI sopratutto la 0-21. In assenza di queste le assicurazioni di sicuro non rispondono più di guasti elettrici o incendi nella abitazione oltre che folgorazioni di terzi, anche se fatta l'assicurazione contro l'incendio.
- Un impianto con SSP, con RID o con vendita dell'energia ad un broker del mercato elettrico ti pota un guadagno economico per ogni kW immesso (che altrimenti nell'impianto precedente verrebbe perduto e dissipato e può ridurre la vita utile dell'inverter) che questo guadagno deve ripagare i costi di pratica e di gestione del contatore bidirezionale (30€/anno) e in più porta un guadagno.
- Un impianto con SSP e Bakcupbox ha i vantaggi dell'ultimo e del primo in assenza di rete enel, ha l'unico svantaggio che nei brevi momenti di assenza della rete enel si va a a 53Hz e non 50 Hz.
È evidente che non c'è paragone tra le quattro possibilità in quanto a livello di protezioni ecc sono uguali, e sono sempre da preferire gli ultimi 2.
Riporto la mia esperienza da cui non tornerei indietro assolutamente, impianto a isola cresciuto negli anni, progettato e realizzato completamente da me:
- 12 kW di pannelli suddivisi in 4 stringhe
- 25 kWh di batterie modulari pylontech
- inverter off-grid MPPSolar
Il tutto alimenta 2 abitazioni ed una sala server con un consumo costante di circa 2kw, l'inverter può essere bypassato se guasto in modo automatico da un ATS, a corredo del tutto c'è anche un gruppo elettrogeno per motivi critici legati alla sala server.
Consumo mensile intorno ai 1500 kWh, prima dell'impianto fatture dell'Enel che arrivavano tranquillamente a 5-600 euro, ora la media è 50-60, il costo finale dell'impianto inferiore ai 10000, impianto in servizio da quasi 4 anni.
Le mie considerazioni sono: se c'è un consumo importante continuo la scelta dell'isola è spettacolare, altrimenti i costi delle batterie sono solamente anticipi alle bollette che pagheresti.
simonebortolin steff70 lo scambio sul posto ( SSP ) prima o poi morirà, ma era stato deciso di farlo morire in modo graduale partendo dai contratti più vecchi per permettere di ammortizzare gli impianti più giovani. Oggi il SSP può ancora essere sottoscritto e va fatto al volo
Non mi risulta. Terminerà per tutti lo stesso giorno, molto probabilmente fra qualche mese.
Mi dispiace contraddirti.
Ho seguito personalmente i lavori in commissione e:
- dapprima era stata proposta la fine dello SSP in modo incondizionato al 31 dicembre 2024, dopo di che, a seguito delle varie discussioni in commissione, sono state recepite diverse osservazioni e poste le opportine modifiche.
Era stato posto un termine per le nuove domande di SSP che era antecedente al 31 Dic 2024, subordianato all'uscita dei decreti attuativi, tuttavia tali decreti non mai usciti, per cui viene da desumere che al 31 Dic. 2024 lo SSP non sia più sottoscrivibile per nuovi utenti\impianti.
La domanda sarebbe pertanto: al 31 Dic. 2024 TUTTI gli impianti in essere in SSP cesseranno la convenzione ovvero passerano ad altra forma di incentivo?
La risposta dovrebbe essere NO, perchè del DL numero 181 del 9 Dic. 2023, il cosiddetto Decreto Legge Energia, all'articolo 4-TER punto numero 4 comma a), recita che (cito):
priorita' di uscita dal servizio degli impianti aventi maggiore potenza e anteriorita' della data di entrata in esercizio, nonche' di quelli incentivati in conto esercizio dal medesimo GSE. Al fine di cui al primo periodo, le convenzioni di scambio sul posto in essere alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto non possono, in ogni caso, essere rinnovate per un periodo superiore a quindici anni decorrenti dalla data di prima sottoscrizione delle convenzioni medesime;
Da cui... dovranno stabilire delle modalità uscita GRADUALI, partendo dagli impianti più vecchi e in ogni caso entro anni 15.
steff70 Ho seguito personalmente i lavori in commissione e:
steff70 Da cui... dovranno stabilire delle modalità uscita GRADUALI, partendo dagli impianti più vecchi e in ogni caso entro anni 15.
Boh quello che sento nel panorama è diverso da ciò che dici tu... Non ho motivo di dubitare, ma i soldi per pagare l'SSP il GSE non li ha più.
simonebortolin Risposta molto istruttiva, non ero proprio a conoscenza di tutti questi particolari tecnici.