Basita non ha(i) ancora chiarito, e non è un aspetto del tutto marginale, se i lavori oggetto di questa contestazione sono avvenuti forzando la porta e la serratura del locale cantina.
Questo, dal mio punto di vista, è eventualmente l'unico aspetto con qualche rilevanza legale.
Per il resto, è già stato ampiamente spiegato che la posa sfruttando o sostituendo i medesimi cavi/apparati esistenti non costituisce nuova servitù. Il cambio di tecnologia, dal rame alla fibra ottica, del rilegamento sino all'unità abitativa normalmente avviene in questa modalità, quindi (salve le regole di buona cortesia) non è previsto richiedere alcun permesso se non vi è ingresso fisico nell'altrui proprietà privata.
Sulle questioni igienico/sanitari sollevate, dando per scontato il rispetto delle comuni raccomandazioni sulla corretta conservazione delle derrate alimentari in cantina, a prescindere dalle (secondo me eccessive) preoccupazioni espresse su i "migliaia di frammenti di fibra ottica, derivanti dalle numerose lavorazioni", ribadendo che in assenza di una puntuale descrizione delle modalità dei lavori contestati risulta difficile determinare e quantificare il reale impatto dei medesimi, posso convenire di massima che non è molto corretto espletare dei lavori che producono eventuali detriti e pulviscoli sopra a degli alimenti. Le normali regole di buon senso, laddove questo è fisicamente possibile, vorrebbero quantomeno che gli stessi venissero - anche temporaneamente - spostati (o quantomeno coperti) per evitare di contaminarli e/o sporcarli durante i lavori.
In tutta onestà, senza addentrarmi in considerazioni sulla veridicità di tutto il racconto, mi sento di suggerire di lasciar perdere gli avvocati per questioni di così poca rilevanza e, se si abita in un condominio, esprimere le proprie rimostranze all'Amministratore che provvederà ad accertare eventuali irregolarità e contestarle a chi di competenza.
Se vi è stata effrazione e/o danneggiamento, invece, la questione cambia radicalmente, ma anche in questo caso (se non sono stati sottratti beni) - prima di coinvolgere le autorità - suggerisco comunque di considerare per prima cosa una soluzione "bonaria", come quella di cui sopra (laddove possibile).