hiei27 Volentieri, però il mio intento è giusto cercare di darti una mano, non mi interessano le bellicose liti da forum. Anche perchè questo forum è sempre stato un posto con utenti molto equilibrati e cortesi ma temo che qui con altri utenti si scivoli nell'effetto Dunning-Kruger.
Venendo alle tue richieste, cerco di entrarci nel merito:
"io mi immagino un contratto col gestore da 4.5 - 6kw (monofase) da usare esclusivamente come backup/integrazione notturna (cioè quando i carichi sono "giusti" per 6kw), ovviamente con inverter ibrido monofase da 10kw collegato (e capace di gestire) 12-16 kwp di pannelli solari (l'eccesso di capacità servirebbe per coprire i tempi di produzione minore, tipo la mattina presto o la sera tardi per capirci)"
--> Ok, vuole dire che quando sei collegato in rete, cioè inverter escluso e commutazione sulla rete Enel il carico massimo è 6 kW, sei oltre scatta il limitatore del contatore e sei a piedi. Ci sta se riesci a limitare i carichi.
per un eventuale accumulo devo vedere quanto mi lasciano "tirare la corda", perchè se parto con un 30kwh di accumulo da 8000 € mi sa che l'unica cosa che ottengo è un TSO XD
--> Se pensi un impianto in isola un minimo accumulo devi averlo, perchè stabilizza il sistema nella gestione delle variazioni di carico. Quanto averne è legato all'opportunità ed al rapporto costo-beneficio del tuo caso.
in generale non conviene quasi mai esagerare, ma un minimo di 10 kWh mi sento di consigliartelo per evitare di superare l'erogazione massima delle batterie.
Per farti un esempio, un modulo Pylontech da 3,55 kWh ha una erogaizone massima di circa 1,5 kW, quindi per fare 10 kWh ipotizzando tre moduli in prelievo arrivi al massimo a 4,5-5,5 kW, poi le batterie ti vanno in allarme. Se sei in parallelo rete ovviamente non te ne accorgi ma se sei in isola diventa un problema.
io non conosco voltronic, per quello ho chiesto, l'unico che sento menzionare spesso è viktron e ne sono tutti soddisfatti, ma essendo "conoscenza di internet" voglio più opinioni per poter giudicare coscientemente una qualsiasi cosa
-> Ti ho citato un marchio perchè lo conosco bene, ma non mi interessa sponsorizzare uno o l'altro, contano le caratteristiche tecniche. Voltronic Power è uno dei più grandi produttori cinesi di inverter anche industriali, cerca in rete e troverai molti cloni e prodotti OEM ottenuti dai loro moduli. In generale devi prima scegliere il tipo di impianto e quindi l'inverter, non è un tema di "marca".
L'omologazione di cui parla l'altro utente è necessaria ed obbligatoria per gli impianti in parallelo rete, perchè è imposta dalla legge italiana, quindi su questo se scegli il grid tied devi per forza scegliere prodotti con questa omologazione.
Puoi anche usare Huawei o ABB, dipende dal tipo di impianto e dal tipo di inverter (grid tied o ibrido-isola).
l'impianto lo immaginavo connesso alla rete ma senza scambio, cioè la rete funzionerebbe solo come backup per quando la batteria fosse scarica o, non avendo proprio batteria, per sopperire quando i pannelli non sono in produzione, ma non vorrei legarmi ad un contratto da 10kw che comporterebbe spese fisse notevoli, quindi in teopria sarebbe come la terza opzione che dici essere costosa e complessa, ma se hai tipo un esempio di componenti e costi pure di quello io un'occhiata la darei, a guardare non si paga niente XD
--> Gl inverter ibridi funzionano o erogando da rete, con un bypass e di fatto spegnendo l'inverter interno, oppure in isola staccando del tutto la rete enel (fisicamente, non possono stare in parallelo per ragioni normative) e alimentando dalle batterie/pannelli. Quindi se hai batterie puoi andare in isola, se non le hai e hai solo i pannelli devi per forza avere un impianto grid tied (quindi con l'allaccio ufficiale e omologazione, pratiche e tutto il resto) e la rete ti fa da polmone per compensare la presenza o assenza dei panelli.
In questo caso però il limite normativo è che la potenza della tua fornitura Enel sia pari a quella del generatore fotovoltaico, non puoi avere un inverter da 10 kW e un contratto da 6. E' un caso non ammesso dalle norme di allaccio.
Quindi per avere un prelievo disaccoppiato dall'erogazione sui carichi devi avere un inverter che alimenti i carichi, una batteria adeguata, e un inverter che funge da caricabatteria per i momenti di magra.
Puoi usare gli stessi prodotti che ti dicevo ma ti servono più componenti, non è una soluzione "consumer".
Devi pensare all'inverter come un nodo di saldo tra:
- pannelli
-rete
-batterie
-carichi
Quindi se entrata da rete è diversa di carichi o i pannelli o le batterie devono compensare.
Spero di essere riuscito a chiarirti alcuni concetti di base.