Alessio_0 quelli rigidi sono piu' facili da crimpare.
Per i 26/28/30 si.
La stabilità a lungo termine di contatti sottoposti a trazione (come il caso di un plug con "appesa" la massa di 15 metri di cavo rigido) per me è meno facilmente certa.
Alessio_0 Un patch panel e patch cable servono sostanzialmente dove i cavi vengono mossi e/o tolti frequentemente.
E' una tua supposizione, con elementi di verità.
E' un punto di permutazione che serve a dare flessibilità e maggiore sicurezza. IMO.
Alessio_0 mi sono risparmiato lavori di muratura

E qui invece ci stava benissimo una scatola esterna o da appoggio, che rendeva migliore il lavoro e ti liberava dal vincolo di quella posizione, quella lunghezza, quell'apparecchio, etc... IMHO.
Tra l'altro il lavoro di muratura mi pare fosse già in opera.
Con degli inutili "boa" ed una posizione dello switch opposta che rendono il tuo punto B alquanto opinabile, se mi permetti.
Giusto come nota a latere, sto sperimentando l'uso di patch 6A "slim" (2.8mm, AWG 32, fuori standard anche se molti costruttori - sia di cavi, sia di apparecchiature di test come Fluke - ormai da anni premono per sezioni minori di AWG 28 sugli enti di standardizzazione): consentono estetiche incospiscue e flessibilità d'uso migliori non a scapito della resa (mi manca di sperimentarle a 10Gbit, da 5 in giù fino ad 1mt ad ora mi pare che vadano).
Mai detto che non sia possibile: che performino a 10Gbit o durino un tempo indefinito o comunque paragonabile ad una soluzione con prese correttamente eseguita, lo credo meno probabile (e con me le norme tecniche).