Tutti i contratti di telefonia fissa hanno un vincolo di 24 mesi. Se recedi dal contratto prima dei 24 mesi sono dovute le spese di recesso, che cambiano da operatore ad operatore e ora per legge sono minime. Ad esempio Vodafone, come dicevi, richiede il pagamento di 28€; Tiscali richiede il pagamento del prezzo medio delle fatture degli ultimi 12 mesi, quindi presupponendo che il costo non sia aumentato nell'ultimo anno, sarebbe l'equivalente di una fattura; Tim ancora discrimina migrazione e recesso, per la prima richiede 5€, nel secondo caso 30€ (o 35€, non ricordo bene).
In sintesi sei libero di recedere prima dei 24 mesi, ma paghi queste cifre; se recedi dopo non gli devi alcun costo di recesso o migrazione.
Alcuni operatori, per ovviare al fatto che non possono più applicare penali per recesso, ma devono rifarsi a questi costi minimi di legge, hanno introdotto i costi di attivazione dilazionati in più mesi. Ad esempio Tim, in base al periodo promozionale, applica costi di attivazione che consistono in 120€ dilazionati in 12 mesi o 240€ dilazionati in 24 mesi (in quei primi 12 o 24 mesi il canone viene scontato di 10€ per farti pagare sempre la stessa cifra); Vodafone, se non sbaglio, come avrai visto, ha un costo di attivazione di 5€ al mese per 48 mesi.
Vien da se che se recedi prima di aver finito di pagare le rate di attivazione devi all'operatore le rate mancanti, che una volta richiedevano in unica soluzione, ora puoi continuare a dilazionarle. Altri operatori, come Tiscali, applicano un costo di attivazione una tantum, che però di fatto è azzerato dalle promozioni.
Per il modem, alcuni operatori, come Tiscali, lo offrono in comodato d'uso gratuito, altri, come Tim, di fatto lo vendono e ti propongono sempre di dilazionarne le rate. Nel primo caso, in caso di recesso, va restituito a tue spese, oppure riscattato pagando un forfeit che varia in base al periodo di possesso (più è vecchio, da più tempo lo possiedi, meno paghi); nel secondo caso vanno pagate le rate mancanti, in unica soluzione o continuando con la stessa rateizzazione. Ma questo problema non si pone, per i tuoi usi del modem fornito dall'operatore non te ne faresti nulla, quindi meglio avvalersi della facoltà del modem libero.
Il discorso è ancora diverso in caso di modifiche unilaterali da parte dell'operatore, le famose rimodulazioni. In quel caso non sono dovuti i costi di recesso o migrazione e secondo le ultime delibere e procedimenti non saresti neanche tenuto a pagare le rate residue dei costi di attivazione, dove presenti e del modem, a patto di restituirlo.
Quindi direi che dipende tutto da te, se è un contratto che sai terrai per almeno uno o due anni, puoi valutare anche operatori che applicano costi di attivazione dilazionati in quel lasso di tempo, visto che per quando recederai avrai già azzerato le rate; se prevedi di stipulare un contratto per meno tempo, valuta l'operatore coi costi di recesso inferiori (sempre dovuti entro i 24 mesi, per qualsiasi operatore) e magari senza costi rateizzati.
P.S.: se non sbaglio ci sono contratti appositi per seconde case in cui paghi solo i mesi di effettivo utilizzo, potresti informarti anche su questo, visto che per 4 mesi ti ritroveresti a pagare senza fruire.