rikyxxx diciamo che il piano sulla carta era quello di:
1) lasciare la rete radio + frequenze + licenze in Linkem rinominata in OpNet per fare da wholesaler di una rete FWA. Modello OpenFiber, ma dell'FWA, per intenderci.
2) prendere tutte le attività retail = marchio Linkem + clienti + operation e fonderla con Tiscali e fare un operatore commerciale che competesse sul mercato rivendendo qualunque tecnologia di qualunque wholesaler, offrendo la migliore tecnologia ad ogni cliente.
L'impressione personale è che nessuna delle due strategie abbia dato risultati attesi.
OpNet di fatto sul mercato wholesale non ha mai sfondato per davvero, né coi player nazionali, né coi player locali (che hanno continuato a preferire la rivendita EOLO per dire), né sugli scenari teorici tipo private network o similari. Ha sempre fatto il wholesaler di Linkem/Tiscali ora Tessellis.
Linkem/Tiscali ora Tessellis -con le ridicole marginalità del mercato residenziale Telco- non è mai esplosa a livello di base clienti. Non è sostanzialmente mai riuscita a migliorare troppo la marginalità spostando la customer base da una tecnologia all'altra (anche perché difficile marginare quando sei in rivendita e continui a pagare un terzo in modo ricorrente tutti i mesi). Ha sicuramente sviluppato un piano di alleanze interessanti per cercare di lanciare prodotti e servizi soprattutto business/PA e lavorare in quel mercato, però i risultati non arrivano da un momento all'altro come nel residenziale.
Aggiungo che, in un momento in cui il settore Telco italiano cerca di trovare un nuovo equilibrio facendo "calciomercato" di asset per ottimizzare costi e investimenti, prima di una (si spera) fase di ricostruzione futura ... nessuno scenario è escluso a priori.
OpNet è una prima operazione "minore" che porterà nelle prossime settimane/mesi all'operazione giallo-rossa che ormai sembra sempre + concreta.
E aggiungo. Con un Soru eletto in regione Sardegna, anche il destino di Linkem/Tiscali potrebbe essere pending. O modello "Melita" ad opera di qualche player energetico nazionale. O cedendo pacchetti di clienti a operatori infrastrutturati che debbano ottimizzare in modo rapido i propri investimenti di rete cablata proprietaria.
Vedremo quali altre operazioni si paleseranno nelle prossime settimane. 🙂
Nota bene: le seguenti riflessioni riguardano una compagnia quotata in borsa e rappresentano esclusivamente mie opinioni personali e congetture, derivanti dal mio ragionamento individuale. Tali considerazioni non sono fondate su informazioni ottenute nell'ambito della mia professione.