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Buongiorno,
circa ad Agosto 2022 ho sottoscritto l'offerta TIM WiFi Power Smart che ho poi disdetto a Luglio/Agosto 2023 (anche qui non ricordo esattamente il mese, posso ottenere la data esatta se necessario ma non credo sia rilevante per questo thread).
Nonostante la disdetta continuo a ricevere fatture mensili da circa 15 euro di cui 10 di costi di attivazione e 5 per il modem (sarebbero 48 rate da 5 euro).
Riguardo i costi di attivazione nulla da dire, mi pare di capire che siano dovuti e comunque oramai manca meno di un anno (in totale dovrebbero essere 20 o 24 rate mi pare).
Invece siccome del modem non me ne faccio nulla ho deciso di riconsegnarlo a Novembre compilando il modulo che si trova sul sito di Tim e spedendolo all'indirizzo indicato (il pacco risulta consegnato da tracking).
Inutile dire che l'importo delle fatture e' rimasto invariato. Allora ho deciso di inviare una PEC a telecomitalia@pec.telecomitalia.it ma ancora non ho ricevuto risposta (e' passato circa un mese, tra l'altro leggevo che se non rispondono entro 45 giorni ho diritto ad un indennizzo calcolato sui giorni di ritardo).
Nelle mie "Condizioni economiche e contrattuali" letto il seguente:
In applicazione della delibera n. 487/18/CONS, ove sia prevista la possibilità di optare per il pagamento rateale di prodotti/servizi, acquistati
congiuntamente all’Offerta, e tu abbia optato per il pagamento rateale, in caso di recesso anticipato sarà mantenuta attiva la rateizzazione fino alla
scadenza prevista, a meno che con l’esercizio del recesso oppure in un momento successivo, non sia indicata la volontà di pagare le rate residue in
un’unica soluzione. In caso di disdetta e di recesso è altresì possibile restituire il modem integro e funzionante a TIM senza pagare le rate residue.
Quindi mi sembra auspicabile che riesca ad ottenere l'eliminazione delle rate di addebito del modem, confermate?
Ovviamente ho gia' provato a parlare con qualcuno in altro modo ma senza successo. Angie e' completamente inutile e non e' in grado di mettermi in contatto con un operatore vero. Inoltre, l'area personale del sito, che gia' non brillava prima, ora che la mia utenza e' associata ad una linea chiusa, sembra ancora piu' "marcia": link che non vanno, errori quando provo ad accedere a certe funzionalita...come se chi lo avesse sviluppato non abbia considerato la casistica di una ex-utenza come la mia.
Leggevo che c'era un numero Whatsapp, l'ho aggiunto alla rubrica ma non lo vedo da Whatsapp, probabilmente non e' piu' attivo.
C'e' una mail non PEC, in effetti con quella non ho ancora provato ma non se rispondono alla PEC non vedo perche' rispondere alla mail.
Volevo mandare un DM su qualche social ma ho visto per esempio da Twitter (con cui ebbi fortuna con Fastweb anni fa) non si possono mandare DM. Devo davvero fare un post pubblico taggando Tim? Secondo me neanche questa funzionerebbe (oltre che non mi va francamente).
Devo entrare in un centro TIM e sequestrare il commesso? Devo far scrivere all'avvocato per 5 euro al mese? Che poi se non leggono le mie di PEC perche' dovrebbero leggere le sue...
Devo rivolgermi all'Unione dei Consumatori? Immagino abbia dei costi, mi sembra assurdo dover pagare per questo.
Se togliessi la domiciliazione altrimenti? Scommetto che in quel caso Tim mi contatterebbe subito (comunque i 10 euro di costi di attivazione sono dovuti).
Giusto per aggiungere un po' di retorica spiccola: questo e' il motivo per cui oramai tendo ad affidarmi solo a (relativamente) piccoli operatori, nella mia limitata esperienza almeno ti rispondono quando hai un problema.