Per chi sostiene che io da un pagamento in natura al 100% di una "ipotetica" attività lavorativa quale si suppone essere quella da recensore che comunque non è configurata nel nostro sistema e dalla quale dovrei corrispondere tasse al fisco, esiste una recente sentenza di corte di cassazione proprio del 2023 che stabilisce che qualora io debba pagare tasse in seguito ad un profitto derivante da una attività lavorativa, questo profitto non può essere corrisposto al 100% in beni o servizi ma una parte deve essere necessariamente corrisposta in LIQUIDI perchè da quei LIQUIDI devono poter detrarre tasse.
I problemi per cui una "improbabile" tassazione sui meccanismi di Vine, nei confronti di chi recensisce, sono molteplici e già in precedenza evidenziati, si manifestano in seguito a numerosissime variabili in gioco per cui occorrerebbe da parte di Amazon un CUD e non una lista con un valore basato sulla stima dei prodotti ricevuti, prodotti che possono non essermi arrivati mai, essersi rotti dopo un giorno, che ho dovuto restituire, il cui ordine è stato cancellato da Amazon.
Io nella mia lista alla fine dell'anno mi sono ritrovato TUTTO, anche ciò che non ho potuto recensire.
Tuttavia se questo non bastasse, questa sentenza di cassazione aggiunge anche quanto vi ho appena riportato.
Se sto svolgendo per Amazon un'attività come recensore "configurabile" come "attività lavorativa", anche questa improbabile, per cui Amazon mi "pagherebbe" al 100% con beni (ed anche qui nel nostro sistema l'attività di recensore come "lavoro" è tutta da regolamentare), questa cosa non è possibile nel momento in cui mi mandi a chiedere tasse perchè il compenso non può essere al 100% pagato con beni perchè io devo avere LIQUIDI per pagare tasse.
In altri paesi, quando questi vengono citati per fare confronti improbabili con la realtà italiana per eventuali conseguenze fiscali con Vine, da noi le cose sono regolate in modo differente con leggi e normative differenti che a volte non regolamentano nulla in modo tale da poter stabilire una tassazione con un valore percentuale preciso in seguito ad un profitto preciso derivante da una attività lavorativa riconosciuta e regolamentata in modo preciso dal nostro sistema e dalle nostre leggi. Pertanto fare paragoni con USA, Spagna o altri paesi non ha alcun senso perchè non possiamo sapere come vengono regolamentate in quei paesi determinate situazioni.
Ma possiamo sapere cosa accade qui in Italia se devo pagare tasse derivanti da un profitto in conseguenza di una attività lavorativa. Questo non può essere corrisposto unicamente in beni e servizi. Servono LIQUIDI per pagare tasse. Lo dovrebbe suggerire il buon senso o il senso logico. Se lavoro per qualcuno e mi paghi solo con pane e mortadella (per fare un esempio brutale), io come faccio a pagarti le tasse? Senza considerare che nel contratto Vine, Amazon non mi attribuisce la proprietà del prodotto ricevuto quindi in teoria non potrei neppure trarre un profitto da una vendita eventuale dello stesso.
Ognuno poi, chiaramente, stabilisce cosa fare in base alle proprie valutazioni ed ipotesi.